L’ottavo posto tra i Costruttori (con 57 punti totali) conferma la presenza stabile nella top-ten della storica casa milanese. Viene però da chiedersi: bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno?

Sembra semplicistico dire che l’Alfa Romeo, confermando la posizione della passata stagione, abbia concluso un buon campionato anche in virtù dell’incremento di punti. Eppure provando a commentare l’attuale campionato si potrebbe fare un passo indietro, partendo dall’analoga posizione conquistata nel 2018 con una monoposto (ex Sauber) proveniente in tempi recenti da tre ultimi posti (’14-’16-’17) ma rinforzata da nuove ed importanti risorse tecniche, oltre che dalla scommessa sul talento di Leclerc, poi bravo a conquistare quattro volte i punti ottenuti dall’allora compagno e pilota ben più esperto Marcuss Ericsson. Quest’anno invece, l’asticella sembrava più alta, con Raikkonen bravo a classificarsi in top ten nelle prime quattro gare, mentre Giovinazzi, all’esordio da pilota titolare (confermato nel 2020), dopo essere partito con qualche titubanza, è sicuramente cresciuto nel corso del campionato, proprio quando l’Alfa Romeo è però arretrata nelle gerarchie.
Purtroppo, dopo le ferie estive, un calo di prestazioni, oltre a qualche errore di strategia, ha segnato l’andamento della stagione, ridimensionando quegli obiettivi che sembravano aver stabilizzato il team a centro gruppo. Caduta all’ottavo posto della classifica, l’Alfa ha comunque concluso il campionato con l’incredibile risultato di Interlagos, quando approfittando del folle finale della gara brasiliana, sia Raikkonen che Giovinazzi hanno concluso ai piedi del podio. Chissà come sarebbe stato il finale di stagione senza il filotto di risultato negativi di sette Gran Premi (dal Belgio agli Stati Uniti) che hanno fruttato il magro bottino di tre punti (tutti di Giovinazzi). D’accordo la conferma nelle gerarchie dei Costruttori rispetto al 2018 ma viene da chiedersi: è stata sopra le aspettative la stagione precedente (esordio di Leclerc) o deludente quella appena conclusa? La stagione è positiva ma la sensazione è che si poteva fare di più, anche considerando i margini nella parte centrale della classifica, per un’esperienza che tornerà utile nel prossimo campionato.

