Report F1 '19: Haas F1 Team

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Dopo il promettente esordio di Melbourne, sono emerse delle difficoltà che hanno fatto arretrare il team nelle gerarchie fino al nono posto finale, con 28 punti totali, in una stagione problematica su più fronti.

Riepilogando la stagione conclusa, basterebbe riascoltare alcuni team-radio per testimoniare l’impegno, la rabbia e certe volte la frustrazione per i risultati che non soddisfano il team Haas, reduce dal quinto posto del 2018. Una stagione travagliata per tanti motivi, iniziata con buoni auspici ma con la strana situazione di non riscontare in alcuni appuntamenti le prestazioni ottenute in qualifica con quelle in gara, passando al momento più difficile nel weekend di Silverstone a metà luglio, dove si verificò il doppio ritiro dopo poche curve per il contatto tra i propri piloti. Per finire con l’arretramento nella fase finale del campionato Costruttori, solo davanti alla Williams, sintesi del passo indietro rispetto al 2018.

Una monoposto purtroppo complicata, con i successivi aggiornamenti che non hanno dato i risultati sperati, con in più anche l’anticipata interruzione del rapporto col title sponsor, che certo non ha giovato alla serenità del team. Tutte motivazioni che probabilmente hanno consigliato ai vertici del team di confermare entrambi i piloti, Magnussen e Grosjean, anche per il prossimo campionato, il quarto consecutivo come coppia, dopo una stagione da archiviare al più presto. Emblematica, nelle ultime settimane, la dichiarazione di Grosjean, protagonista della sua peggiore stagione in F1, escludendo l’esordio nel 2009 quando in Renault partecipò a soli sette Gran Premi: “Abbiamo sempre fatto funzionare la macchina al meglio di quanto potevamo. Non tirerai mai fuori da un asino un cavallo da corsa, ma noi ci abbiamo provato”.

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Andrea La Rosa

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