
Due vittorie esterne nei match di apertura delle finali di Conference, semifinali per la Stanley Cup: i Panthers passano a New York con un 3-0 più largo del dovuto, mentre gli Oilers superano Dallas dopo due tempi supplementari grazie alla rete decisiva di Connor McDavid.
Le Conference Finals 2024 si fanno subito in salita per Stars e Rangers, che cedono in casa le rispettive gare 1 contro Oilers e Panthers. Partite uguali nell’esito ma profondamente diverse nello svolgimento, con una New York brillante ma davvero troppo sprecona che finisce per soccombere alle ripartenze dei Panthers. Molto più equilibrata gara 1 a Ovest, con Dallas capace di rimontare due reti a Edmonton ma che è costretta ad arrendersi al secondo overtime. Da stanotte si riparte con gara 2 al Madison Square Garden.
WESTERN CONFERENCE FINALS
DALLAS STARS – EDMONTON OILERS: 0-1 (2-3 (OT2))
Gli Oilers partono come meglio non si potrebbe, andando a vincere gara 1 della finale Ovest a Dallas; ne escono vincitori dopo una maratona giunta al secondo tempo supplementare e dopo aver sciorinato tutto il meglio e il peggio del loro repertorio, fatto di sensazionali giocate offensive e di incredibili amnesie difensive. Gli Oilers devono così vincerla due volte, ringraziando anche il loro portiere Skinner per diverse parate decisive, ma ad onor del vero va detto che anche gli Stars sarebbero capitolati prima, senza la prestazione di altissimo livello di Oettinger.
Il primo periodo è a reti bianche, con un inizio certamente favorevole agli Stars ma con un finale da mangiarsi le mani per i tifosi dei Panthers, visto il brutto errore di Foegele, a 2’09” dalla sirena, che in un breakaway solitario non trova di meglio che sparare a lato. Il punteggio si sblocca dopo soli 58″ del secondo parziale, quando Draisaitl, al termine di un’azione confusa, si ritrova il disco sul bastone a porta spalancata e realizza così l’1-0 per i canadesi. Dallas reagisce subito, ma Skinner è sempre pronto a bloccare ogni sua velleità, ed è proprio al termine di una transizione successiva ad una sua parata che Edmonton raddoppia con Hyman dopo 4’17”. A riaprire il match dopo neppure due minuti è la difesa degli ospiti, che con un incredibile turnover nel proprio terzo difensivo serve il gol su un piatto d’argento a Seguin. Il terzo periodo inizia a ritmi altissimi, con occasioni da entrambe le parti, ma 3’23” dalla fine gli Stars trovano la zampata del 2-2, ancora con Seguin, reattivo su un rebound. Giusto il tempo del faceoff a metà campo e Dallas rischia di vanificare tutta la sua rimonta, lasciando solo Holloway davanti a Oettinger, che però si supera e salva il pari. Nel primo overtime, gli Stars hanno un’occasione d’oro dopo soli 49″, con una doppia penalità da 4′, ma il loro power play non va oltre un disco sul palo. A 5’21” dalla quarta sirena Connor McDavid si ritrova davanti la porta avversaria spalancata, ma non riesce ad alzare la traiettoria del puck e sul suo tiro rasoterra arriva, miracolosamente, il bastone di Oettinger a sventare tutto. È necessario quindi un secondo tempo supplementare, che dura però solo 32″, il tempo necessario a McDavid per farsi perdonare con una fulminante deviazione al volo che insacca il puck e chiude il match.
Partite uguali nell’esito ma profondamente diverse nello svolgimento, con una New York brillante ma davvero troppo sprecona che finisce per soccombere alle ripartenze dei Panthers.
EASTERN CONFERENCE FINALS
NEW YORK RANGERS – FLORIDA PANTHERS: 0-1 (0-3)
Non fatevi ingannare troppo dalle dimensioni del punteggio: NY è stata a lungo ben in partita e se avesse evitato di sprecare tanto (e se non ci fosse stato tra i pali il solito Bobrovsky sovrumano), ora staremmo facendo tutt’altri discorsi. Ciò premesso, la vittoria dei Panthers è però meritata, perché alla fine conta quante volte butti dentro il puck, non quante volte vai vicino a farlo, e in questo Florida è stata efficientissima, al limite della spietatezza.
A partire forte sono i Panthers, che costringono Shesterkin a tre parate già nei primi 2′, ma col passare dei minuti NY prende le redini del gioco e inizia contemporaneamente lo show personale Bobrovsky, che prima ferma un breakaway e poi vanifica un bel contropiede dei Rangers. A 3’34” dalla prima sirena, passa sorprendentemente in vantaggio Florida, con un tiro di Tkachuk che coglie un po’ fuori posizione Shesterkin. Dopo un minuto i Rangers avrebbero già un’ottima occasione per pareggiare, un altro breakaway solitario, ma lo sprecano tirando a lato. Secondo periodo senza reti, ma sembre con Sergej Bobrovsky decisivo in almeno tre occasioni, l’ultima delle quali, con un prodigioso allungo su Zibanejad, arriva a soli 6 decimi di secondo dalla sirena. Dopo 5’45” del terzo periodo Florida raddoppia, ma la rete viene annullata per interferenza sul portiere. I Rangers sembrano scuotersi dallo scampato pericolo e riprendono ad attaccare con veemenza, ma finiscono ancora per fermarsi davanti a Bobrovsky, che in due occasioni si salva perfino in tuffo. A 3’48” dalla fine arriva il raddoppio dei Panthers, con una sfortunatissima autorete di Lafreniere; la terza rete la segna invece Bennett, a 1’19” dalla sirena, in empty net.