PLAYOFF NHL ’24: L’IMPRESA DEGLI OILERS CHIUDE IL 2° TURNO

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Con il successo di Edmonton a Vancouver in gara 7 si è concluso stanotte il secondo turno dei playoff NHL. Da domani via alle finali di Conference, con Rangers-Panthers a Est e Stars-Oilers a Ovest.

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ra sabato e lunedì si sono concluse tutte le restanti serie del secondo turno dei playoff NHL: Dallas e Florida hanno eliminato in sei partite rispettivamente i Colorado Avalanche e i Boston Bruins, mentre è stato necessario arrivare a gara 7 per dirimere il derby canadese tra Vancouver ed Edmonton. Con una prova di grande sostanza l’hanno spuntata gli Oilers, con qualche patimento solo nel finale di fronte al disperato tentativo di rimonta dei Canucks. Due giorni di respiro e da domani è già tempo di Conference Finals, con Dallas-Edmonton a Ovest e Florida-New York a Est.

WESTERN CONFERENCE – 2° TURNO

DALLAS STARS – COLORADO AVALANCHE: 4-2 (3-4 (OT) / 5-3 / 4-1 / 5-1 / 3-5 / 2-1 (OT2))
È servita una maratona durissima in gara 6, addirittura due tempi supplementari, per far staccare a Dallas il biglietto per la Western Conference Final. Una partita per due terzi dominata dagli Avalanche, che hanno avuto a lungo un piede a gara 7, ma che alla lunga ha visto emergere la miglior condizione fisica degli Stars. Dallas deve comunque molto a Oettinger, il suo portiere che, soprattutto nel primo periodo, ha evitato che il dominio territoriale di Colorado si tramutasse in goleada. Agli Avalanche servirà un power play, dopo 5’48” del secondo periodo, per sbloccarla, grazie a una staffilata di Rantanen nel sette. Nel terzo periodo gli Stars si svegliano, costruiscono di più, trovando ben presto il pari con una bella azione corale concretizzata da Benn dopo 1’56”. Da lì in poi la partita si sblocca, regalando occasioni da entrambe le parti ma senza altre segnature. Nel primo overtime c’è ancora Oettinger sugli scudi, ma a 7’29” dalla sirena sono gli Stars a pensare di averla chiusa, prima che la loro rete venga giustamente annullata dagli arbitri. Il secondo supplementare regala un miracolo di Georgiev in tuffo dopo soli 22″, poi è Oettinger a salvarsi in extremis, bloccando per due volte il puck giusto sulla riga di porta. A 8’18” dalla sirena arriva la rete che chiude il match e la serie, realizzata in mischia da Duchene.

VANCOUVER CANUCKS – EDMONTON OILERS: 3-4 (5-4 / 3-4 (OT) / 4-3 / 2-3 / 3-2 / 1-5 / 2-3)
Venerdì scorso vi avevamo lasciati con i Canucks avanti 3-2 nella serie, dopo la vittoria sul filo di lana in gara 5. Tutto cambiato, ora, come nel più classico dei finali da derby, con gli Oilers capaci di vincere sia gara 6 che 7, che eliminano i rivali e si qualificano per la finale della Western Conference, in cui affronteranno Dallas a partire da giovedì. Gara 6 è durata sostanzialmente un tempo, il primo, chiusosi sull’1-1 dopo le reti di Holloway per Edmonton (con un’azione personale pazzesca, condita da dribbling secco sul difensore) e Hoglander, in mischia, per Vancouver. Dal secondo periodo, però, gli Oilers hanno cambiato marcia, volando via con le reti di Hyman, Bouchard e, nel terzo periodo, di Nugent-Hopkins (su splendido assist di McDavid) e Kane.
E veniamo a gara 7, giocata stanotte, dominata per due terzi da Edmonton contro dei Canucks apparsi stanchi e scarichi proprio nella partita più importante della loro stagione. La partenza è tutta degli Oilers, che però sono più cauti del solito, attenti a non scoprirsi nella foga offensiva; la prima, grande occasione del match è però per Vancouver, un doppio power play che viene però sprecato malamente dai padroni di casa, che in 4′ di superiorità numerica tireranno in porta solo una volta. In apertura di secondo periodo, dopo 1’16”, Edmonton la sblocca, con Ceci; segue un power play per gli Oilers di tutt’altra caratura (7 tiri in 2′) rispetto a quello degli avversari, che si salvano solo grazie a un superlativo Silovs (2 volte su Draisaitl, poi su Evander Kane). La partita è a senso unico, e gli Oilers ne raccolgono i frutti: raddoppio di Bouchard dopo 5’49”, 3-0 di Nugent-Hopkins su rebound a 4’40” dalla seconda sirena. Pubblico ammutolito e Canucks storditi anche nel terzo periodo, quando si buttano avanti più per onor di firma che per reale convinzione. Edmonton commette però l’errore di abbassarsi troppo, rinunciando sostanzialmente ad attaccare, e così incassa prima la rete di Garland (sull’immancabile, orrendo turnover difensivo) e poi il 2-3 di Hronek. In quel momento mancano ancora 4’36” alla fine, quindi il tempo per tentare l’impresa per i Canuncks ci sarebbe, ma il serbatoio delle energie ormai è in rosso e gli Oilers conducono in porto la qualificazione senza patemi.

Due giorni di respiro e da domani è già tempo di Conference Finals, con Dallas-Edmonton a Ovest e Florida-New York a Est.

EASTERN CONFERENCE – 2° TURNO

FLORIDA PANTHERS – BOSTON BRUINS: 4-2 (1-5 / 6-1 / 6-2 / 3-2 / 1-2 / 2-1)
Escono amareggiati ma a testa altissima, i Bruins, consapevoli di aver dato fondo a tutte le loro energie, soprattutto nelle ultime tre partite. Gara 6 non offre un grande spettacolo tecnico, ma è una battaglia innanzitutto fisica, con scontri ripetuti sfociati, in un paio di occasioni, in vere e proprie risse. E dopo le ruggini dello scorso anno, in cui vinsero sempre i Panthers in sette partite, non poteva essere altrimenti, a pensarci bene. La partenza è dei padroni di casa, che costringono subito Swayman a un paio di grandi interventi; nel finale di parziale, però, Boston viene fuori, sfruttando i maggiori spazi di un 4-contro-4: prima Bobrovsky salva su Pastrnak, poi Zacha s’invola da solo, anche grazie a un errore di piazzamento di Barkov, siglando l’1-0 a 52″ dalla prima sirena. Il secondo periodo è splendido, con i Panthers che si fermano due volte sul palo e, dall’altra parte, Bobrovky che prosegue il suo duello personale contro Pastrnak; a 7’16” dalla seconda sirena, su rebound, arriva il pari per Florida, con Lundell. Nel terzo i Bruins partono meglio, ma alla lunga i Panthers sembrano averne di più; a 4’30” dalla fine Boston sembra sul punto di cedere durante un penalty killing, ma resiste. Finirà per capitolare a -1’33”, per un tiro molto fortunato di Forsling che passa tra le gambe di un difensore e il blocker di Swayman. Boston crea ancora una mischia pericolosa, ma ormai non c’è più nulla da fare.

NEW YORK RANGERS – CAROLINA HURRICANES: 4-2 (4-3 / 4-3 (OT2) / 3-2 (OT) / 3-4 / 1-4 / 5-3)

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Gianluca Puzzo

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