F1 ’24: VERSO MIAMI

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Trasferimento in Florida, dove andrà in scena la terza edizione del Gran Premio di Miami col weekend nuovamente contraddistinto dal format della gara sprint che idealmente, chiude la prima parte di stagione verso quella europea. Ulteriori notizie riguardano l’idea modificare il sistema di punteggio oltre l’attuale decimo posto, il nuovo title-sponsor per la Ferrari mentre continua ad evolversi il mercato che non riguarda solamente i piloti.

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esito del Gran Premio d’Australia aveva fatto sperare un diverso proseguimento di stagione, ma la Red Bull nonostante le note crepe interne, resta concentrata sulla pista insieme alla capacità di Verstappen che non sbaglia nulla.
Un pilota giovane (ricordiamo) nonostante il curriculum, di talento fino alla stagione 2021, quando l’estenuante lotta con Hamilton terminata con i veleni dell’ultimo giro di Abu Dhabi, ha innescato un click emotivo tale da renderlo inarrivabile.
Certo, la macchina fa sempre una differenza notevole, ma pure Perez guida una Red Bull e nel suo caso, svolge il ruolo da gregario con linearità, attendendo l’evolversi di un mercato calmo solamente in apparenza, dove fatto il trasferimento di Hamilton in Ferrari e la conferma di Alonso in Aston Martin, potrebbe bastare una sola mossa per scatenare un effetto domino.
Lo sa bene il messicano, che certamente vuole restare in Formula 1, guidando una macchina competitività sulla pista come un treno sui binari.
In una recente intervista, ci ha pensato l’ex pilota Nico Rosberg a chiarire invece l’attuale situazione di Sainz: “Sarebbe la migliore scelta per la Mercedes ma anche per la Red Bull. Ma probabilmente la Red Bull non gli ha offerto tanti soldi e alla Mercedes non vogliono offrirgli più di un anno di contratto perché sperano in Kimi Antonelli e lo vorrebbero in macchina al più tardi nel 2026. Mettere Antonelli in Mercedes nel 2025 secondo me sarebbe troppo presto, non avendo ancora colto risultati di rilievo in Formula 2. Carlos sarebbe perfetto per la Sauber/Audi, ma la Sauber/Audi sarebbe perfetta per lui? Sainz vorrebbe vincere delle gare e là dovrebbe ricominciare tutto daccapo. La decisione sarà molto difficile.”
Tornando all’argomento strettamente legato alla competizione, appare inevitabile come la Red Bull sia logica favorita alla vittoria, di contro la speranza nel vedere maggiore competizione come si auspicava in Cina, dove nemmeno il format della gara sprint ha sparigliato le carte, come invece aveva saputo fare la pioggia nelle qualifiche.
Competitività che resta probabilmente l’unico collante alla stanchezza delle lotte di potere interne, basti pensare che papà Jos Verstappen non si vede in un paddock dalla gara d’esordio, inoltre secondo l’articolo apparso giorni addietro su Auto Motor und Sport (poi confermato da BBC Sport), sembra certo l’addio di Adrian Newey con la Ferrari in pole position, dove l’attrazione è soprattutto chiamata Lewis Hamilton.

Punti ai primi 12? Sono favorevole e venendo dall’Alfa Romeo capisco perfettamente la frustrazione che a volte si prova quando si fa un mega weekend e magari, se non c’è un ritiro davanti a te, finisci 11esimo in quel caso la ricompensa per il tuo duro lavoro è zero.

Fred Vasseur, team principal Ferrari

Dopo i punti interrogativi lasciati a Shanghai, la Ferrari si presenta per riscattare l’amarezza di un podio mancato e la consapevolezza che bisogna lavorare duramente, un ritorno alla realtà fisiologico cui ribadiamo, peseranno gli sviluppi che verranno progressivamente introdotti, ma resta l’incognita piloti, compagni di squadra sulla carta, ma inevitabilmente con umori e sensazioni diverse sfociate proprio in Cina.
Duello interno che alimenta una fetta di stampa spagnola, spesso poco tenera con la Ferrari accusata di avere un occhio di riguardo verso il monegasco cresciuto in casa, fondamentale all’interno del box mantenere la lucidità nella consapevolezza del reale potenziale e obiettivi stagionali.
Ferrari che nel frattempo, ha annunciato un’importantissimo accordo che riguarda un nuovo title sponsor che rinomina il team come “Scuderia Ferrari HP”, accordo di collaborazione pluriennale con il marchio tecnologico che conferma la crescita della rossa che si sta profilando come unica antagonista alla Red Bull, idem il peso specifico di Hamilton nel 2025 che vestirebbe lo stesso marchio.
A Maranello mancava da quattro anni l’accostamento ad un marchio principale nella denominazione del team, come attualmente per Red Bull (Oracle) e Aston Martin (Aramco), marchio che inevitabilmente, modificherà l’area della livrea dove verrà posizionato.
Curiosità intorno alla McLaren dopo l’exploit di Norris, per confermarsi terza forza e quanto sia diminuito il margine per avvicinarsi alla Ferrari, Aston Martin nelle mani di Alonso che tutto dimostra, tranne gli anni sulla carta d’identità.
Lo spagnolo fresco di conferma dopo essere stato corteggiato da Red Bull e Mercedes, resta il perno della squadra dove per Stroll, il confronto è al momento impietoso cui un maggiore supporto, sarebbe un fattore per rimanere davanti la Mercedes nella classifica costruttori, alla ricerca della propria identità nel momento più buio dal rientro in Formula 1, una macchina poco competitiva, difficoltà e problemi di ogni tipo, ma c’è un motivo egoisticamente facciamo il tifo: si chiama Antonelli e non ha compiuto la maggiore età.
Per le Frecce d’Argento conteranno gli aggiornamenti, la dimostrazione che Hamilton sia un pilota competitivo è arrivata dalle qualifiche sprint cinesi, quando in condizioni impreviste di bagnato, il sette volte campione del mondo ha fatto la differenza.
Un lungo addio quello di Hamilton, che probabilmente meriterebbe più rispetto dopo aver scritto la storia della Mercedes e segnando un’era della Formula 1, anche rapportando il contesto al mezzo a disposizione, così il team principal Wolff ha dedicato un ragionamento al termine dell’ultima gara cinese, sulla possibile esclusione del sette volte campione del mondo dalle riunioni tecniche: “il ruolo del pilota nello sviluppo della vettura è sempre sopravvalutato. Una volta all’anno si dà un input sul prossimo sviluppo della monoposto e durante la stagione c’è semplicemente un feedback sulla guidabilità della macchina, da questo punto di vista è peggio perdere un ingegnere che va in un’altra squadra dopo 12 mesi, che un pilota che cambia squadra. Non c’è una grande perdita di competenze”.
A questo proposito, è apparso il clamoroso rumors che darebbe lo stesso Antonelli vicinissimo a esordire già nel successivo Gran Premio di Imola (19 maggio), a fargli spazio potrebbe essere la Williams al posto di Sargeant.
Il problema resta la giovane (fin troppa) età, ma considerato quanto avvenne per Verstappen anni addietro, la scuderia potrebbe chiedere una deroga alla FIA, lasciando correre lo statunitense Sargeant davanti al pubblico di casa, per l’ultima volta, un’aspetto brutale se consideriamo anche la scarsa considerazione tanto da costringerlo a non gareggiare in Australia dopo aver trasferito il suo telaio nella monoposto danneggiato di Albon perchè il team non disponeva di quello a riserva.
Una mossa che attesterebbe l’intenzione di promuovere Antonelli, temendo che il passo direttamente in Mercedes possa essere troppo grande, preferendo la prima esperienza in una squadra anche senza eccessive pressioni mediatiche, prima di unirsi a Brackley nel 2026 quando sarà entrerà in vigore il nuovo ciclo regolamentare.
Aspetto che indirettamente, aprirebbe la disponibilità del sedile Mercedes 2025 per un solo anno, animando complessità verso quale pilota sarebbe disponibile ad accettare una tale candidatura, tra l’altro con una macchina al momento lontana persino dal podio.
In Racing Bulls potrebbe essere una fase decisiva per Ricciardo (e la sua carriera), perché a secco di punti e proveniente da due ritiri consecutivi, necessita di una prestazione per convincere i vertici (Red Bull) a non cambiare sedile in corso di campionato.
Come se non bastasse, il pilota australiano si porterà gli strascichi di quanto avvenuto giorni addietro in Cina (oltre al danno la beffa), infatti ritiratosi dopo essere stato tamponato da Stroll, al termine di quel Gran Premio è stato penalizzato per aver superato in regime di safety-car la Haas di Hulkenberg, pertanto a Miami partirà con tre posizioni di penalità sulla griglia secondo quello che sarà il risultato in qualifica, oltre la decurtazione di due punti sulla patente.
La Haas si presente con la leggerezza e consapevolezza di assolvere appieno il proprio dovere, i cinque punti fin qui raccolti sono quasi la metà di tutta l’intera precedente stagione, un buon viatico nei confronti di Williams, Alpine e Sauber che cercano la top-ten per muovere la classifica a secco di punti dopo cinque gare.
Circostanza dove la netta divisione emersa tra le prime cinque del campionato rispetto alle scuderie al momento posizionate nella parte medio-bassa della classifica costruttori, in futuro potrebbe modificare il sistema di punteggio allargato dall’attuale decima posizione fino alla dodicesima, scenario che i responsabili delle scuderie starebbero valutando.
Quanto alla Sauber, prossima a divenire Audi dopo la progressiva acquisizione delle quote di maggioranza, dopo l’ufficializzazione di Hulkenberg dalla Haas, è tracciata la strada di sostituire entrambi gli attuali piloti titolari (in attesa di Sainz), tutti aspetti che meritano un prossimo focus.
In tutto questo c’è un weekend di corsa, di seguito il programma.
Venerdì 3 Maggio
Prove libere – ore 18;30
Qualifiche gara sprint – ore 22;30
Sabato 4 Maggio
Gara sprint – ore 18:00
Qualifiche – ore 22:00
Domenica 5 Maggio
Gran Premio – ore 22:00

Autore

Andrea La Rosa

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