
Nel Gran Premio del Giappone vince Verstappen seguito da Perez, terzo Sainz. Completano la top-ten Leclerc, Norris, Alonso, Russell, Piastri, Hamilton e Tsunoda. Da segnalare la bandiera rossa che nei primi giri ha fermato la gara per l’incidente Ricciardo-Albon, seguita da una seconda ripartenza.
Red Bull imprendibile, Ferrari in rimonta sulla McLaren e notte fonda Mercedes, dentro una gara ricca di sorpassi dove l’efficacia delle tre mescole di gomme a disposizione, ha permesso strategie differenti.
Come previsto si ritorna con i piedi per terra, a Suzuka le Red Bull hanno ripreso quel margine che riscatta il flop australiano, una voce grossa fatta già in qualifica, monopolizzando la prima fila ed una gara condotta senza particolari problemi, frutto di una forma ritrovata e dei risolti problemi di affidabilità lavorando (per esempio) sul sistema di raffreddamento per trovare il migliore compromesso con l’efficienza aerodinamica.
La Ferrari si conferma seconda forza, sul podio con Sainz in rimonta dopo molti sorpassi, davanti a Leclerc partito dalla quarta fila, risalito col passo gara e conseguente strategie ad una sola sosta, bello l’omaggio del monegasco che nel weekend, ha ricordato il decennale del tragico incidente costato la vita a Jules Bianchi, entrambi uniti da un rapporto molto stretto.
Di contro, strategie da rivedere per la McLaren che pur confermando i progressi, ha accarezzato il podio ma fatto i conti con la Ferrari capace di fare meglio.
Per i Papaya è stata una settimana turbolente considerata la sorprendente separazione con effetto immediato da David Sanchez, ex aerodinamico della Ferrari cui si ricorda l’anno scorso durante i test, il colloquio con un perplesso Leclerc dopo aver provato quella vettura, infatti dopo il periodo di gardening, era diventato operativo lo scorso gennaio fino all’inatteso passo, dove il comunicato parla di un disallineamento di ruolo, probabilmente ingaggiato in un settore poi trovato a occuparne un altro, addio che indirettamente testimonia la riorganizzazione dei compiti sui tavoli del team di Woking, come pure i saluti con Emanuele Pirro dopo un solo anno a capo della Academy.
Frecce d’Argento impegnate su più fronti, perché se da un lato vanno apportate delle correzioni per non trasformare l’attuale stagione in un calvario, dall’altro ci sarà il vuoto (anche emotivo) che lascerà Hamilton.
Incoraggiante il risultato dell’Aston Martin, ma nel box diventa impietoso il confronto tra Alonso e Stroll, a dimostrazione di quanto lo spagnolo nonostante l’anagrafica, sia un valore aggiunto e non per caso, ambito nel mercato-piloti.
Importante lavoro del team, con novità riguardanti un nuovo fondo e diversa carrozzeria, anticipando dunque gli aggiornamenti magari con un approccio aggressivo viste le gerarchie dopo le prime gare.
Della scuderia si continua a parlare molto, per una presenta offerta a Verstappen insieme al progettista Newey, qualora entrambi volessero rimanere non solo insieme, ma soddisfare soprattutto per Newey, la volontà di non volersi trasferire in Italia (direzione Ferrari) rimanendo quindi vicino alla famiglia.
Senza considerare che proprio Aston Martin, dal 2026 collaborerà con la stessa Honda protagonista dei recenti successi Red Bull, oltre importanti investimenti del team dotata di una nuova galleria del vento, arruolando nello staff anche un ex Red Bull di primo livello come Dan Fallows.
Resta lontanissima la Mercedes, in questo momento retrocessa come quinta forza sulla griglia, problemi di correlazione dati (a quanto sembra) ma anche in ritardo di comprensione delle vetture, Frecce d’Argento impegnate su più fronti, perché se da un lato vanno apportate delle correzioni per non trasformare l’attuale stagione in un calvario, dall’altro ci sarà il vuoto (anche emotivo) che lascerà Hamilton.
Non è un mistero la corte nei confronti di Verstappen, con un occhio in casa alle prestazioni di Antonelli, infatti dopo il buon esordio in Formula 2, ricordiamo saltando la gavetta della Formula 3 direttamente dalle categorie minori, il 16 aprile debutterà a Spielberg sulla macchina utilizzata nel campionato 2021, per il giovanissimo pilota italiano, sarà la prima tappa in una serie di test che a questo punto, dimostra la volontà di accelerare il percorso verso la Formula 1, magari dalla Williams qualora si concretizzasse l’affare Verstappen.
E’ soprattutto la Racing Bulls a regalare la gioia probabilmente maggiore del popolo giapponese, perché l’idolo Tsunoda conclude in decima posizione, l’ultima valida per la zona punti, in un percorso che il beniamino di casa sta maturando soprattutto in questa stagione.
Tanto lavoro per la squadra di Faenza, nella prima sessione di libere sono state notate delle telecamere sulla monoposto per monitorare le oscillazioni sulla parte del marciapiede del fondo, una vera e propria novità considerato che solitamente, si controllano le ali anteriori, inoltre è stato apportato un nuovo fondo promosso per entrambi i piloti.
Di contro, è un momento complicatissimo per Ricciardo, già alle prese con i dubbi di un’eventuale sostituzione a campionato in corso, fuori dopo pochi giri a seguito di un’incidente con Albon.
Fuori dalla zona punti entrambe le Haas, a ridosso della top-ten comunque vicine all’obiettivo qualora ci fossero stati ritiri altrui.
Prosegue il momento negativo della Sauber, ancora ferma senza nessun punto, a questo punto sotto le aspettative in un contesto già di medio-bassa classifica, con Zhou anche ritirato per un problema al cambio, in attesa del passaggio verso Audi, era programmato un periodo di transizione non così negativo come allo stato attuale.
I rumors dicono che ad Imola nel weekend di metà maggio, dovrebbe debuttare un’evoluzione che si ispirerà alla Red Bull nella ricerca della competitività, nel frattempo è un colpo importante quello di Lee Stevenson, ormai ex capomeccanico della stessa Red Bull.
Trasferta da incubo per la Williams, ancora legata alla limitata disponibilità dei pezzi di ricambio.
Alla vigilia sulla macchina di Sargeant, era stato confermato il telaio riparato in precedentemente danneggiato in Australia da Albon, motivo per cui lo statunitense per scelta del team, fu costretto a non schierarsi per cedere il suo telaio non avendo il team, quello di riserva.
Non essendoci fine al peggio, proprio Sargeant durante la prima sessione di libere, è andato fuori pista costringendo i meccanici a svolgere lavoro extra di ulteriori riparazioni, non prendendo parte alla seconda sessione e la disponibilità di parti già utilizzate, poi la pioggia del venerdì pomeriggio nipponico, aveva aiutato in considerazione della scarsa attività in pista, mentre in gara il ritiro come abbiamo detto di Albon e l’ultimo posto dello stesso Sargeant, rendono durissimo l’esito del weekend.
Non solo Williams, perché anche l’Alpine è stata sprovvista di un altro telaio col rischio di dovere rinunciare alla partecipazione di una macchina nel caso di danneggiamento della scocca.
Doverosa una riflessione, perché spesso su queste pagine siamo stati critici sull’attuale Formula 1 circa complessità e contraddizioni, però bisogna dare merito che attualmente senza il budget cap, ovvero quel limite di spesa che ogni scuderia non può superare durante la stagione, avremmo probabilmente la metà delle macchine che attualmente partecipano ai Gran Premi.
Sul piano della competizione, come già ribadito, per l’Alpine sarà un duro campionato alla ricerca soprattutto della propria linearità, vedere due piloti importanti come Ocon e Gasly ampiamente doppiati impegnati a gareggiare nelle retrovie, è sicuramente un colpo inaspettato alla vigilia del campionato.
Si rimane in Asia, prossimo appuntamento a Shanghai il 21 aprile, che dopo quattro anni per i fatti legati alla pandemia, torna ad ospitare il Gran Premio di Cina.
CLASSIFICA PILOTI
1. Verstappen (Red Bull) 77pt
2. Perez (Red Bull) 64pt
3. Leclerc (Ferrari) 59pt
4. Sainz (Ferrari) 55pt*
5. Norris (McLaren) 37pt
6. Piastri (McLaren) 32pt
7. Alonso (Aston Martin) 24pt
8. Russell (Mercedes) 24pt
9. Hamilton (Mercedes) 10pt
10. Stroll (Aston Martin) 9pt
11. Tsunoda (Racing Bulls) 7pt
12. Bearman (Ferrari) 6pt
13. Hulkenberg (Haas) 3pt
14. Magnussen (Haas) 1pt
* Assente nel Gp d’Arabia Saudita causa appendicite, sostituito da Bearman.
CLASSIFICA COSTRUTTORI
1. Red Bull 141pt
2. Ferrari 120pt
3. McLaren 69pt
4. Mercedes 34pt
5. Aston Martin 33pt
6. Racing Bulls 7pt
7. Haas 4pt
Nulla di nuovo all’orizzonte. Purtroppo.