F1 ’21: Zona Arancione

F

Grande entusiasmo a Zandvoort dove la vittoria di Verstappen permette al pilota olandese di tornare in vetta alla classifica piloti. In Olanda è andato in scena un vero e proprio spettacolo di pubblico, protagonista anche molto tempo dopo la bandiera a scacchi.

Un tracciato senza dubbio difficile quello di Zandvoort, rientrato dopo molti anni in Formula 1 grazie soprattutto alle prestazioni di Max Verstappen che ha spinto il popolo olandese verso l’emozione di tifare in casa per il proprio beniamino.
Un mix innovativo che mantenendo in parte un carattere old style, gioca anche sulla terza dimensione visto che delle quattordici curve solamente due sono piatte, cioè senza alcun grado di inclinazione.
Il tratto distintivo della nuova Zandvoort vista in questi giorni, sono state soprattutto le curve sopraelevate nate per l’impossibilità di estendere il circuito per la vicinanza di una riserva vincolata dal punto di vista ambientale, tra queste la 3 e la 14 (vera novità del tracciato) caratterizzate da pendenze di circa 18 gradi, praticamente il doppio rispetto a quelle di Indianapolis.
Quindi se da un lato, i piloti hanno dovuto studiare ognuno a modo proprio come interpretare il tracciato, purtroppo sono mancati i sorpassi visto l’impossibilità di effettuarne tranne che nel rettilineo della griglia di partenza.

Nell’esito della gara essendo complicati i sorpassi, hanno avuto un ruolo chiave le qualifiche e la partenza, poi il passo gara e la gestione delle gomme, infine la strategia della Mercedes che ha giocato a due punte come in una partita a scacchi contro Verstappen che vincendo a casa sua, torna in vetta al mondiale di tre punti davanti ad Hamilton.
Un vantaggio minimo, ma comunque utile per rendere interessante il finale di campionato rispetto agli ultimi anni.
Tra i costruttori allunga la Mercedes perchè pesa il risultato di Perez, malissimo in qualifica nelle retrovie tanto da indurre a partire direttamente dalla pit-lane introducendo nuove unità meccaniche, così da smarcare quelle che sarebbero state penalità in situazioni migliori di partenza, di fatto una maniera per cercare di sfruttare la situazione deficitaria.
Il messicano è stato abile nella rimonta votato pilota del giorno, ma sono mancati i punti oltre alla possibilità di tenere dietro Hamilton nel confronto diretto del Red Bull qui dimostratasi superiore.

C’è da dire che le Frecce d’Argento negli ultimi giri sono andate in tilt, perché a seguito del secondo pit-stop di Bottas lo stesso pilota con le gomme più nuove aveva segnato il giro più veloce in gara, togliendo il punto addizionale che in quel momento era di Hamilton, per questo motivo richiamato dal box per l’analogo pit-stop e quindi costretto a fare gli straordinari nell’ultimo giro per non perdere proprio quel punto che in campionato così equilibrato, potrebbe rivelarsi importantissimo.
Alla Ferrari la somma dei punti della quinta e settima posizione di Leclerc e Sainz, permette il sorpasso al terzo posto dei costruttori sulla McLaren in difficoltà (decimo Norris), doppia zona punti per l’Alpine dove si è contraddistinto Alonso autore di una grande prestazione sia in partenza che nel derby spagnolo all’ultimo giro con Sainz, nono Ocon.
Brillante la prestazione di Gasly quarto al traguardo con l’Alpha Tauri che prende margine rispetto all’Aston Martin fuori dalla zona punti con entrambi i piloti, non riesce il tris di top-ten alla Williams.
E’ stato un weekend con i fari puntati per l’Alfa Romeo, dapprima per l’annuncio del ritiro dalle corse di Raikkonen, poi purtroppo positivo al Covid e quindi sostituito dal terzo pilota Kubica.
E’ stata una qualifica capolavoro quella di Giovinazzi, col settimo tempo nonostante la palpitazione dei minuti precedenti vista la difficoltà dei meccanici nello svitare una gomma.
Il pilota italiano è stato sfortunatissimo in gara a causa di una foratura che ha penalizzato il risultato finale.
Infine la Haas con Mazepin ritirato e Schumacher in ultima posizione.
Nota di merito al pubblico e la macchina organizzativa che ha mostrato grande entusiasmo per tutto il weekend, in ultimo l’esibizione del Dj Tiesto che ha fatto ballare l’euforico pubblico anche nelle ore dopo la bandiera a scacchi.
Zandvoort è stata soprattutto la zona arancione per eccellenza, più bella rispetta a quella che da mesi abbiamo imparato a chiamare per le restrizioni sociali, se volete chiamatelo muro orange.
Nessuna pausa perché si torna in pista tra pochi giorni, si viaggia in direzione Monza per il Gran Premio d’Italia.

Classifica Piloti

1. Verstappen (Red Bull) 224,5 pt
2. Hamilton (Mercedes) 221,5 pt
3. Bottas (Mercedes) 123 pt
4. Norris (McLaren) 114 pt
5. Perez (Red Bull) 108 pt
6. Leclerc (Ferrari) 92 pt
7. Sainz (Ferrari) 89,5 pt
8. Gasly (Alpha Tauri) 66 pt
9. Ricciardo (McLaren) 56 pt
10. Alonso (Alpine) 46 pt
11. Ocon (Alpine) 44 pt
12. Vettel (Aston Martin) 35 pt
13. Stroll (Aston Martin) 18 pt
14. Tsunoda (Alpha Tauri) 18 pt
15. Russell (Williams) 13 pt
16. Latifi (Williams) 7 pt
17. Raikkonen (Alfa Romeo) 2 pt*
18. Giovinazzi (Alfa Romeo) 1 pt
19. Schumacher (Haas) 0 pt
20. Mazepin (Haas) 0 pt
21. Kubica (Alfa Romeo) 0 pt**

* 12 gare
** 1 gara

Classifica Costruttori

1. Mercedes 343,5 pt
2. Red Bull 330,5 pt
3. Ferrari 183,5 pt
4. McLaren 170 pt
5. Alpine 90 pt
6. Alpha Tauri 84 pt
7. Aston Martin 53 pt
8. Williams 20 pt
9. Alfa Romeo 3 pt
10. Haas 0 pt





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Andrea La Rosa

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