F1 ’21: diluvio a Spa, vince il pubblico

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La pioggia di Spa-Francorchamps è stata protagonista in qualifica ma soprattutto in gara, le cui condizioni hanno posticipato fino al limite del previsto il Gran Premio del Belgio, validato per metà del punteggio per i pochi giri percorsi. Tutti gli argomenti del weekend, compresi ulteriori aggiornamenti sul calendario.

Come anticipato dalle previsioni (meteo) è andato in scena un weekend contraddistinto dalla pioggia ma anche importanti variazioni che potranno segnare il corso del campionato.
Infatti il numero di gare calendario è stato ridotto a 22 rispetto alle previste 23, resta ancora vuota una casella nel periodo dove si sarebbe dovuto disputare il Gran Premio d’Australia cui bisogna aggiungere il recente forfait di Suzuka.
I previsti appuntamenti in Turchia, Messico e Brasile sono stati posticipati di una settimana, nello scenario di un compito non facile per gli organizzatori, che devono per coincidere parametri economici, disponibilità dei circuiti secondo le rispettive misure dei governi nazionali, oltre che logistica geografica in tema di contenimenti dei costi di trasferta affrontati dai team.

Tornando a Spa-Francorchamps, la bagnatissima qualifica ha dato saggio del talento di Russell e di una ritrovata Williams che fino a due anni addietro, vedeva un futuro denso di nubi e incertezze, la prima fila ritrovata in Belgio a vent’anni dall’ultima volta, col secondo posto dietro Verstappen e davanti Hamilton ha rappresentato una soddisfazione immensa, oltre che iniezione di fiducia al team e allo stesso pilota facendo ricordare Ayrton Senna quando nel 1984 con la Toleman si mise in mostra a Montecarlo.
Senza dimenticare durante la Q3 il botto di Norris all’Eau Rouge, le cui conseguenze dei lividi al giovane pilota della McLaren così come la sostituzione del cambio e arretramento di cinque posizioni sulla griglia di partenza, hanno rappresentato problemi superficiali rispetto all’importanza degli standard di sicurezza delle attuali monoposto che ancora una volta, hanno svolto egregiamente il proprio lavoro.
Circostanza che ha fatto infuriare l’esperto Vettel che dalla sua Aston Martin via radio, aveva in precedenza chiesto la bandiera rossa (assist non ascoltato dalla direzione gara) recandosi sul luogo dell’incidente affiancando la McLaren danneggiata per sincerarsi delle condizioni del pilota ancora a bordo.

Ma i punti che contano per il campionato si fanno in gara, laddove è stata protagonista l’eccessiva intensità della pioggia che fin dall’inizio aveva messo dei punti di domanda sulle modalità di partenza.
A farne subito i conti è stato Perez, sulle barriere con la sua Red Bull durante il giro di schieramento sulla griglia di partenza.

Sono seguiti alcune brevi posticipazioni e mezz’ora dopo le 15, pochi giri dietro la safety-car con i piloti che nelle comunicazioni in team radio, avevano immediatamente fatto capire le condizioni a dir poco precarie della visibilità e tenuta in pista.
Immediata la bandiera rossa con tutte le monoposto accodate alla safety-car ferme stavolta nella pit-lane.
È proseguita una lunghissima pausa dove i meccanici Red Bull hanno avuto il tempo e soprattutto la possibilità visto il mancato semaforo verde, di riparare la macchina danneggiata pronta per l’eventuale ripartenza.
Tutto questo fino alle ore 17, quando la Federazione per causa di forza maggiore ha diramato un comunicato che di fatto stoppava il limite massimo delle tre ore rispetto all’inizio fissato alle 15, quindi non più fino attesa non più fino alle ore 18 ma alle 19, limite della bandiera a scacchi.
Poi la notizia della partenza alle 18.17 accolta con grande entusiasmo del pubblico quasi come un atto liberatorio, ma soprattutto la difficoltà dei piloti e addetti nuovamente calati nella concentrazione dopo l’enorme attesa.
Infine tutte le monoposto hanno percorso pochi giri dietro alla safety-car, utili per validare la gara prima della definitiva bandiera rossa, assegnando ai piloti della top-ten il 50% dei punti come previsto dal regolamento.
Una decisione destinata a scatenare ulteriori polemiche, perché ad esempio consente a Verstappen di guadagnare punti su Hamilton nella corsa al titolo mondiale, premiando il risultato della qualifica.
La sensazione è stata quella di essere tornati in pista solo per validare la gara, perché altrimenti ad esempio, si sarebbe potuto girare per altro tempo se non tutti i sessanti minuti dietro la safety-car dando il segnale di aver fatto di tutto per correre.
Ad ogni modo un weekend invece da sogno per la Russell e tutta la Williams, incredibilmente sul podio.
Questa la top-ten: 1. Verstappen (Red Bull), 2. Russell (Williams), 3. Hamilton (Mercedes), 4. Ricciardo (McLaren), 5. Vettel (Aston Martin), 6. Gasly (Alpha Tauri), 7. Ocon (Alpine), 8. Leclerc (Ferrari), 9. Latifi (Williams), 10. Sainz (Ferrari).
A vincere è stato soprattutto il pubblico, per moltissimo tempo sotto il diluvio pur di vedere gareggiare i propri beniamini, che tra l’altro essendo stata validata la gara, non dovrebbe avere diritto al rimborso economico.
Si torna in pista tra pochi giorni a Zandvoort per il Gran Premio di Olanda che dopo moltissimi anni, torna in Formula 1.

Classifica Piloti

1. Hamilton (Mercedes) 202,5 pt
2. Verstappen (Red Bull) 199,5 pt
3. Norris (McLaren) 113 pt
4. Bottas (Mercedes) 108 pt
5. Perez (Red Bull) 104 pt
6. Sainz (Ferrari) 83,5 pt
7. Leclerc (Ferrari) 82 pt
8. Ricciardo (McLaren) 56 pt
9. Gasly (Alpha Tauri) 54 pt
10. Ocon (Alpine) 42 pt
11. Alonso (Alpine) 38 pt
12. Vettel (Aston Martin) 35 pt
13. Tsunoda (Alpha Tauri) 18 pt
14. Stroll (Aston Martin) 18 pt
15. Russell (Williams) 13 pt
16. Latifi (Williams) 7 pt
17. Raikkonen (Alfa Romeo) 2 pt
18. Giovinazzi (Alfa Romeo) 1 pt
19. Schumacher (Haas) 0 pt
20. Mazepin (Haas) 0 pt


Classifica Costruttori

1. Mercedes 310,5 pt
2. Red Bull 303,5 pt
3. McLaren 169 pt
4. Ferrari 165,5 pt
5. Alpine 80 pt
6. Alpha Tauri 72 pt
7. Aston Martin 53 pt
8. Williams 20 pt
9. Alfa Romeo 3 pt
10. Haas 0 pt





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Andrea La Rosa

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