
Guidati da un McDavid sempre più incontenibile, gli Oilers tengono ancora aperte le Finals andando a vincere in Florida una memorabile gara 5. I Panthers, sotto 0-3 dopo 25′, lottano come leoni risalendo fino al 3-4, ma la difesa di Edmonton resiste fino a 17″ dalla sirena, quando il suo capitano la chiude in empty net dopo un clamoroso salvataggio in tuffo di Tkachuk (nella foto). Si torna in Canada, per un’attesissima gara 6 in programma domani.
Comunque vadano a finire queste Finals, noi comuni osservatori neutrali dovremo ringraziare la testardaggine degli Oilers per aver riacceso una finale che dopo gara 3 sembrava già morta e sepolta, in attesa solo dell’apparentemente inevitabile trionfo dei Panthers, troppo più concreti dei loro svagati avversari per potersi complicare la vita. E invece le insondabili vie dello sport, ben supportate dalla ritrovata “garra” e dal sempre presente talento di Edmonton, ci hanno portato fino a una gara 6, domani in Canada, che solo una settimana fa sembrava un miraggio irraggiungibile. Dopo una gara 4 senza storia, terminata 8-1 per gli Oilers, in cui però a un certo punto avevamo avuto l’impressione che Florida avesse un po’ “mollato” per poi godersi la vittoria finale davanti al suo pubblico, abbiamo assistito a una gara 5 di un livello tecnico ed emotivo pazzesco, che entrambe le squadre hanno terminato sfinite: i padroni di casa per cercare la rete del pari, gli ospiti per difendere quel piccolo, determinante vantaggio. Alla fine ha resistito il fortino canadese, per una volta attento e senza sbavature, determinato a regalarsi una vittoria che vale davvero la pena di raccontare.
I Panthers partono forte, decisi a mettere in cassaforte il prima possibile la vittoria decisiva per il primo titolo della loro storia; tengono un ritmo molto alto ma, così com’era successo in gara 4, vanno in svantaggio subendo una rete in inferiorità numerica, dopo 5’30”, con Brown che intercetta il puck, s’invola, scarta Bobrovsky e segna. È la prima volta nella storia delle Stanley Cup Finals che due partite consecutive vengono aperte da reti in shorthanded, incredibile. Il primo periodo si conclude senza altre reti e con un sostanziale equilibrio, ma è nel secondo parziale che la partita “esplode”, grazie a ben cinque reti e ad una sequenza incessante di occasioni ed emozioni. Dopo 1’58” Edmonton raddoppia in power play, con una deviazione sottoporta di Hyman su tiro dalla distanza di Bouchard. Al quinto minuto McDavid sfrutta un piccolo errore di piazzamento di Bobrovsky facendogli passare tra le gambe il puck vale il clamoroso 0-3 per gli Oilers. Nel momento più difficile, Florida trova il solito aiutino dalla difesa canadese, con un turnover difensivo che concede a Tkachuk la rete dell’1-3 dopo 6’53”. A metà tempo arriva un power play per Edmonton, ed è nuovamente una sentenza: McDavid si esibisce in un doppio dribbling che manda in vacanza la difesa e serve a Corey Perry un disco che è solo da spingere in porta, ed è 1-4. Qui gli Oilers hanno il torto di guardarsi un po’ allo specchio, abbagliati dal loro stesso spettacolo, e i Panthers colpiscono dopo soli 15″ (Rodrigues), per il 2-4 che riaccende le loro speranze e ridà fiato ai loro tifosi. I minuti finali del tempo sono tutti di marca Panthers, che trovano però in Skinner un ostacolo difficile da superare, che salva tutto fino alla seconda sirena.
Comunque vadano a finire queste Finals, noi comuni osservatori neutrali dovremo ringraziare la testardaggine degli Oilers per aver riacceso una finale che dopo gara 3 sembrava già morta e sepolta…
Nel terzo periodo i Panthers partono ovviamente a tutta, e hanno il merito di trovare la rete del 3-4 dopo soli 4′, con un tiro dalla media distanza di Ekman-Larsson su un bell’assist di Tkachuk. Dopo 6’30” rischiano tantissimo ancora in shorthanded (gran parata di Bobrovsky), ma a parte questo lampo le leve del gioco sono sempre in mano a Florida, che si getta avanti con tutto quel che ha, trovando però una difesa canadese che non concede tiri facili, che non commette sciocchezze come in passato, e con uno Skinner sempre pronto. Da 2’30” i Panthers provano anche l’empty net, costruiscono una bella occasione con Reinhart, fermato ancora da Skinner, ma a 17″ dalla sirena arriva l’epilogo: tiro dalla distanza degli Oilers verso la porta vuota, Tkachuk salva sulla linea con un tuffo prodigioso ma così facendo consegna involontariamente il puck a McDavid che lo spinge in rete per il 3-5 finale. E si riparte, direzione Edmonton, per una gara 6 insperata quanto imperdibile.