La lista dei piloti e dei team che comporranno il mosaico del campionato 2017 è quasi pronta dopo il work in progress iniziato già dalla scorsa estate ma, a conclusione di questo mondiale, ecco le pagelle dei Team, in ordine di classifica finale:
1. MERCEDES (Voto 10)_765 pt: Monopolizzare per tre anni consecutivi il Mondiale vuol dire scrivere la storia e in fondo, se la Formula 1 degli ultimi anni è diventata noiosa, una parte del merito o demerito è anche loro.
Non solo la migliore power-unit ma è tutto il pacchetto, in maniera netta e schiacciante, a risultare il miglior team.
Numeri da capogiro: diciannove gare vinte su ventuno.
Sentire Rosberg esultare in lingua italiana per il mondiale vinto ci fa sentire meno estranei.
2. REDBULL-TAG HEUGER (Voto 9)_468 pt: La ricerca di una power unit affidabile, poi conclusasi con la conferma della fornitura Renault “brandizzata” per ragioni commerciali, è un lontanissimo ricordo.
La sostituzione di Kvyat col giovanissimo Verstappen (staffetta in Toro Rosso) rimarrà impressa tra le pagine di questo sport, sia per coraggio che per risultati. In pochi avrebbero scommesso, ad inizio 2016, che sarebbe stato l’unico team a dare un seppur minimo fastidio alle Mercedes.
3. FERRARI (Voto 5)_398 pt: Vedere il cavallino rampante lontano dai migliori è proprio una frecciata alle emozioni.
Sono trascorsi quasi dieci anni dall’ultimo mondiale e nonostante i buoni auspici di inizio stagione, un’altra stagione dai tanti bocconi amari.
Nessuna vittoria e mai in prima fila nelle qualifiche. Tra problemi di affidabilità, strategie a volte discutibili e mancanza di prestazioni, la stagione del definitivo assalto al titolo mondiale si è trasformata in quella dell’anonimato.
4. FORCE INDIA-MERCEDES (Voto 7)_173 pt: il team indiano continua il suo percorso di crescita, mettendosi dietro anche la Williams. Dopo un inizio di stagione difficile, la costanza di rendimento, solidamente in zona punti dietro i top team, ha fruttato il miglior piazzamento nella storia della scuderia.
5. WILLIAMS-MERCEDES (Voto 5)_138 pt: per i nostalgici vedere un team storico come quello di Frank Williams (vincitore nel passato di nove titoli costruttori e sei piloti) battagliare nelle retrovie è dura da digerire.
Tre anni fa l’avvento delle nuove power unit, fornite dalla Mercedes, aveva fatto risalire la china al team britannico che oggi deve accontentarsi della bassa zona punti.
6. McLAREN-HONDA (Voto 5)_76 pt: il giudizio non può che essere d’incoraggiamento, in considerazione della recente storia fatta di successi, contrapposta ai piccoli passi avanti mostrati dalla power unit Honda dopo il disastroso 2015.
La dura verità è quella che attualmente la zona podio appare irraggiungibile.
7. TORO ROSSO-FERRARI (Voto 6 ½)_63 pt: la scuderia nata dalla mai dimenticata Minardi, continua senza clamori a stupire e far crescere i giovani talentuosi piloti di scuola RedBull.
Positive le prestazioni, anche in considerazione della disponibilità della power unit Ferrari dello scorso anno.
8. HAAS-FERRARI(Voto 7)_29 pt: il team americano all’esordio ha stupito tutti soprattutto nelle prime gare del campionato, mancando poi nello sviluppo delle monoposto. Il voto ad ogni modo, non può che essere positivo.
9. RENAULT (Voto 5)_8 pt: la scuderia francese, tornata in Formula 1 al posto della Lotus, ha fatto quel che ha potuto, affidandosi a due giovani piloti come Magnussen e Palmer. Raramente in zona punti, ma durante l’anno si sono poste le basi per il futuro.
10. SAUBER-FERRARI (Voto 6)_2 pt: senza il miracolo di Nasr sotto la pioggia di Interlagos la stagione sarebbe stata disastrosa, poichè quei punti hanno permesso alla scuderia elvetica di artigliare il decimo posto proprio alla penultima gara, garantendosi un minimo premio economico, che fa sempre comodo al budget dei piccoli team.
11. MANOR-MERCEDES (Voto 6)_1 pt: la sua esistenza è legata a Jules Bianchi, che poco prima della sua morte nell’infausto Gran Premio del Giappone del 2014, riuscì a conquistare quei punti che fruttarono quei premi utili alla partecipazione dell’anno successivo. Dal 2016 l’ingresso di nuovi finanziatori ha permesso la collaborazione tecnica con tecnici di spessore, così come la fornitura della power unit Mercedes.
Un solo punto e purtroppo la perdita del decimo posto ma, da quest’anno si è scrollato il ruolo di cuscinetto del gruppo.
Classifica finale piloti:
1. Nico Rosberg (Mercedes) 385 pt;
2. Lewis Hamilton (Mercedes) 380 pt;
3. Daniel Ricciardo (RedBull-Tag Heuger) 256 pt;
4. Sebastian Vettel (Ferrari) 212 pt;
5. Max Verstappen (RedBull-Tag Heuger) 204 pt;
6. Kimi Raikkonen (Ferrari) 186 pt;
7. Sergio Perez (Force India-Mercedes) 101 pt;
8. Valtteri Bottas (Williams-Mercedes) 85 pt;
9. Nico Hulkenberg (Force India-Mercedes) 72 pt;
10. Fernando Alonso (Mclaren-Honda) 54 pt;
11. Felipe Massa (Williams-Mercedes) 53 pt;
12. Carlos Sainz (Toro Rosso-Ferrari) 46 pt;
13. Romain Grosjean (Williams-Mercedes) 29 pt;
14. Daniil Kyvat (Toro Rosso-Ferrari) 25 pt;
15. Jenson Button (Mclaren-Honda) 21 pt;
16. Kevin Magnussen (Renault) 7 pt;
17. Felipe Nasr (Sauber-Ferrari) 2 pt;
18. Jolyon Palmer (Renault) 1 pt;
19. Pascal Wehrlein (Manor-Mercedes) 1 pt;
20. Stoffel Vandoorne (Mclaren-Honda) 1 pt;
21. Esteban Gutierrez (Haas-Ferrari) 0 pt;
22. Marcus Ericsson (Sauber-Ferrari) 0 pt;
23. Rio Haryanto (Manor-Mercedes) 0 pt;
24. Esteban Ocon (Manor-Mercedes) 0 pt.