F1 ’25: A MIAMI SOLO McLAREN

F

Oramai solita superiorità McLaren con Piastri che aumenta il vantaggio sul compagno di squadra Norris, Mercedes seconda forza, Verstappen con onore mentre è una Caporetto per la Ferrari, al centro di una crisi tecnica e nella gestione dei piloti.

P

rima del risultato in pista, non sono passate inosservate le tante livree speciali utilizzate come occasione di pubblicità dei rispettivi brand, scelta che inevitabilmente giustifica un mercato, sempre più proiettato verso America e Asia rispetto ai seppur storici appuntamenti europei.
Alcune apprezzate, altre meno, sicuramente non un caso visto il prolungamento decennale dell’accordo fino al 2041, ad oggi l’evento col contratto più lungo.
Tanta azione con la gara sprint caratterizzata dalla forte pioggia e la dinamica nonostante i pochi giri a disposizione, di montare le gomme di asciutto nella parte finale tale da sovvertire le posizioni.
In generale una trama già vista in questa prima parte di campionato: McLaren superiore, Verstappen a fare da terzo incomodo, la Mercedes cui manca qualcosa per stare costantemente nelle prime posizioni e il flop della Ferrari.

Non è che non ero contento della gestione, ma non era chiaro cosa volesse fare il team. Ne parleremo internamente, sicuramente né io né Leclerc siamo dove vorremmo essere.

Lewis Hamilton al termine del Gp.

La McLaren ha messo il sigillo della superiorità tecnica della monoposto, con una doppia doppietta tra gara sprint e Gran Premio che allinea ogni pensiero e considerati i distacchi, mette a posto ogni velleità avversaria nel provare a recuperare il divario nel breve e lungo termine.
Norris aiutato dalla safety-car ha vinto la gara sprint, posizioni invertite nel Gran Premio dove Piastri ha fatto la voce grossa guadagnando preziosi punti sul (a questo punto) rivale compagno di squadra.
Bravi loro a seguire il lavoro e la crescita palesata già durante la scorsa stagione, una macchina troppo più forte rispetto alla concorrenza, dove la mancata scelta a priori di stabilire delle gerarchie tra piloti, è l’unico motivo capace di mantenere l’interesse.
Mercedes seconda forza.
Miami può essere stata la svolta di Antonelli, capace di andare in pole nella gara sprint poi seppur penalizzato alla partenza da una manovra di Piastri e l’incredibile errore della Red Bull di fare uscire Verstappen dalla piazzola box mentre stava sopraggiungendo l’italiano, costatogli un piazzamento a punti per aver dovuto percorrere un nuovo intero giro dopo essere transitato dalla pit-lane.
Maturità confermata col terzo posto del Gran Premio poi concluso al sesto, mentre il podio di Russell conferma l’attuale valore delle Frecce d’Argento.
Alla Red Bull è un weekend felice a prescindere dal risultato per Verstappen, diventato padre proprio a ridosso dell’unica sessione di libere.
Nella gara sprint il risultato è stato pesantemente penalizzato dal box come sopracitato nell’incidente con Antonelli, in qualifica ha dimostrato essere sempre il migliore nonostante l’attuale Red Bull, nel Gran Premio dopo aver resistito nella prima parte, ha poi dovuto alzare bandiera bianca terminando in quarta posizione, il massimo per l’attuale mezzo a disposizione; decimo Tsunoda.
In Ferrari ci si gratta la testa per capire come migliorare la SF-23 e non solo, perché ha riscosso poco successo la livrea speciale caratterizzata dalla forte presenza del blu e del bianco (colori del marchio title sponsor) posizionati sul posteriore del cofano motore e alettoni, per celebrare un anno dall’inizio della collaborazione col colosso informatico americano.
Tante critiche riportate soprattutto dai tifosi e appassionati italiani, particolarmente legati al rosso con abbinamenti tradizionalmente neri o bianchi, tali da consigliare il reparto della comunicazione a limitare i commenti sotto i post dedicati sulle proprie piattaforme social.
Appare inutile la ricerca di certe livree celebrative quando non si è disposti a rivoluzione il colore, o meglio l’identità, perché dovendo mantenendo il rosso è inevitabile il rischio di accozzaglie cromatiche.
Non un grande weekend, anzi, con le dichiarazioni dei piloti fin dalle libere quasi ad alzare bandiera bianca, dove Leclerc non ha nemmeno iniziato la gara sprint per essere finito sulle barriere nel giro di formazione, in una situazione di pioggia con le intermedie quando era da full-wet senza nemmeno riuscire a sterzare alla staccata della curva 11 tradito dall’acquaplaning, a raddrizzare la situazione ci ha pensato Hamilton rientrato ai box per montare le gomme di asciutto valsa la terza posizione nonostante i pochi giri al termine.
Nelle successive qualifiche la fotografia della Rossa quinta forza, poi nel Gran Premio il settimo posto di Leclerc e l’ottavo di Hamilton entrambi distanti circa un minuto dalle McLaren, risultato che non rappresenta solamente una Caporetto tecnica ma organizzativa, vista la totale impreparazione palesata nella gestione dei piloti costretti a duellare tra loro per pochi miseri punti, tra strategie diverse, infuocati team radio per lo scambio di posizione e battute che dimostrano l’attuale stato di tensione.
Appare chiaro come lavorare sul setting è insufficiente, per un salto di qualità servono degli aggiornamenti con la speranza che quelli dei rivali, non siamo così positivi da far rimanere invariato il distacco.
Festa per una ritrovata Williams con una doppia top-ten consecutiva, col quinto posto di Albon davanti entrambi le Ferrari, ed il nono di Sainz fondamentali per risalire verso la parte centrale della classifica costruttori.
L’Aston Martin muove la classifica facendosi trovare al posto giusto nel momento giusto della gara sprint, dove le sorprese degli ultimi giri e la pioggia anche di penalità dopo quella bandiera a scacchi, ha permesso a Stroll di piazzarsi in quinta posizione cogliendo dei punti per provare a togliersi dalle sabbie mobili delle ultime posizioni.
Livrea magenta per la Racing Bulls ispirata alla nuova bevanda estiva del marchio Red Bull, colorazione molto elegante e vivace considerato il tono tropicale, tra l’altro abbinata con i copri cerchioni dove sono stati disegnati persino le linguette per aprire la lattina, in pista Hadjar ha sfiorato la top-ten ma appare chiaramente in crescita a differenza di Lawson (ritirato), che sembra non essersi più ripreso dopo la retrocessione dalla casa madre.
Deludente prestazione della Haas che per la seconda gara consecutiva manca i punti.
Uno scenario sul futuro dell’Alpine potrebbe essere giunto dall’Argentina, dove recentemente Horacio Marin, presidente della compagnia petrolifera YPF, durante una trasmissione convinto di non essere più in onda, si è sbilanciato sulla possibilità di vedere Colapinto al posto di Doohan già nel prossimo Gran Premio ad Imola: un errore oppure una mossa ad arte per mettere pressione?
Certo il trasferimento dell’argentino dalla Williams ha messo immediatamente molta pressione a Doohan che ricordiamo, è pur sempre un rookie, senza considerare come in questa parte iniziale di campionato non ha sfigurato rispetto al più esperto compagno di squadra Gasly specialmente in qualifica, un po’ peggio sulla distanza.
Tra l’altro durante la qualifica sprint, il box ha commesso una figuraccia tale da penalizzare pesantemente proprio Doohan, con un ritardo di manovre che gli ha impedito d’iniziare il suo ultimo giro veloce partendo dalle retrovie.
A muovere la classifica il compagno di squadra con un punto dopo l’ottavo posto della sprint, utile a lasciare in ultima posizione alla Sauber presentata con una livrea ispirata alla vivacità artistica statunitense, la C45 come se fosse una tela su cui spargere l’ormai tradizionale C45 che ha rievocato l’astrazione gestuale dell’action painting, sotto il profilo prestazionale mai in lotta per la top-ten.
Si torna in pista tra due settimane, per il primo weekend europeo previsto a Imola che il 18 maggio, culminerà col Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia Romagna.

CLASSIFICA PILOTI
1. Piastri (McLaren) _ 131 pt
2. Norris (McLaren) _ 115 pt
3. Verstappen (Red Bull) _ 99 pt
4. Russell (Mercedes) _ 93 pt
5. Leclerc (Ferrari) _ 53 pt
6. Antonelli (Mercedes) _ 48 pt
7. Hamilton (Ferrari) _ 41 pt
8. Albon (Williams) _ 30 pt
9. Ocon (Haas) _ 14 pt
10. Stroll (Aston Martin) _ 14 pt
11. Tsunoda (Racing Bulls/Red Bull) _ 10 pt*
12. Gasly (Alpine) _ 7 pt
13. Sainz (Williams) _ 7 pt
14. Hulkenberg (Sauber) _ 6 pt
15. Bearman (Haas) _ 6 pt
16. Hadjar (Racing Bulls) _ 5 pt
17. Alonso (Aston Martin) _ 0pt
18. Lawson (Red Bull/Racing Bulls) _ 0pt
19. Doohan (Alpine) _ 0pt
20. Bortoleto (Sauber) _ 0pt


* 3pt conquistati con la Racing Bulls prima dello scambio dal Gran Premio di Giappone, con lo stesso Tsunoda in Red Bull e Lawson in Racing Bulls.


CLASSIFICA COSTRUTTORI
1. McLaren _ 246 pt
2. Mercedes _ 141 pt
3. Red Bull _ 105 pt
4. Ferrari _ 94 pt
5. Williams _ 37 pt
6. Haas _ 20 pt
7. Aston Martin _ 14 pt
8. Racing Bulls _ 8 pt
9. Alpine _ 7 pt
10. Sauber _ 6 pt

Autore

Andrea La Rosa

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