F1 ’24: UN ANNO IN ROSSO

F

La bandiera a scacchi di Abu Dhabi sventola sulla stagione della Formula 1, cui dedichiamo un commento conclusivo soffermandoci particolarmente sull’annata della Ferrari, riavvolgendo il nastro sui singoli weekend per una stagione che può considerarsi positiva, vista la capacità di lottare fino all’ultimo Gran Premio per il titolo costruttori come non accadeva da molti anni.
È anche tempo di saluti, arrivederci e addii di piloti alla massima serie automobilistica.

I

l campionato è già un ricordo di cui restano numeri, statistiche e video.
Iniziato con la pronosticata supremazia della Red Bull derivante dal dominio 2023, i valori progressivamente sono stati equilibrati grazie al lavoro (soprattutto) della McLaren, attribuita da Imola come la monoposto più forte tuttavia senza la capacità di legittimare la forza, a dimostrazione di come e quanto ogni componente o qualsiasi dettaglio facciano la differenza.
Verstappen ha vinto il quarto titolo con la capacità di massimizzare il risultato in ogni weekend dopo la partenza di tante vittorie consecutive, forse aiutato anche dall’equilibrio che a fasi alterne, ha visto diversi team e soprattutto piloti vivere dei momenti positivi, che non hanno materializzato un vero e proprio rivale in termini numerici; solamente la McLaren avrebbe potuto impensierirlo, pagando purtroppo con Norris tante partenza a rilento nonostante le pole, scegliendo una linea di rispetto tra i propri piloti senza precisi ordini di scuderia quando sarebbero stati opportuni.
Ad ogni modo, i “papaya” dopo un lungo digiuno di ventisei anni, portano a casa il titolo costruttori frutto della costanza di rendimento, applausi meritatissimi anche per la Ferrari giunta nell’ultimo Gran Premio con la possibilità di giocarsi il campionato come non succedeva da molto tempo, in una stagione dove probabilmente avrà pesato l’annuncio ancor prima dei test pre-stagione, dell’ormai imminente trasferimento di Hamilton che sostituirà Sainz, talvolta con corti-circuiti evidenti nello stesso box soprattutto tra piloti.
Quella di Leclerc è stata la stagione più solida in Formula 1, a Maranello rimane l’amarezza di un lungo passaggio a vuoto dopo la vittoria di Montecarlo che aveva preceduto prestazioni incoraggianti, dovuto a una serie di aggiornamenti che hanno prodotto più involuzioni rispetto alla concorrenza, per una competitività successivamente ritrovata dopo l’estate e tanto lavoro dietro le quinte, portato avanti dal team principal Fred Vasseur per quello l’organigramma che progetterà soprattutto la monoposto del prossimo ciclo regolamentare targato 2026.
La solidità di Verstappen stona col risultato generale della Red Bull, cui ha pesantemente influito Perez letteralmente crollato nelle prestazioni dopo l’attimo avvio di quattro podi nelle prime cinque gare, una negatività proseguita e aumentata tanto da pensare un avvicendamento già prima dell’estate, poi confermato ma adesso al centro dei pensieri a Milton Keynes, dove hanno probabilmente influito anche i pesanti riflessi della situazione interna, con l’addio pesante di Adrian Newey, prese di posizioni e dichiarazioni che hanno palesato il brutto volto del potere.
Da considerare come l’eventuale anticipato addio del messicano, qualora avvenisse per scelta della Red Bull, comporterebbe un esborso di decine di milioni di euro, oltre l’ingaggio del pilota che prenderebbe il suo posto.
Stagione altalenante per la Mercedes, competitiva prima dell’estate e nel recente periodo tra apici di vittorie e risultati sconcertanti, certo una scommessa affidare il sedile di Hamilton al giovanissimo Andrea Kimi Antonelli, per una decisione che farà tifare pure gli italiani per le Frecce d’Argento nella speranza che il tricolore possa tornare protagonista non solo col colore rosso.
Per l’Aston Martin è stata una stagione interlocutoria, in attesa che gli ingenti investimenti possano dare i frutti, dove Alonso ha sempre fatto del proprio meglio, purtroppo Stroll rimane l’anello debole per una scuderia, capace economicamente di vincere la concorrenza per l’ingaggio di Adrian Newey e altre figure tecniche importanti, col chiaro obiettivo di risalire nel minor tempo possibile.
La lotta per il sesto posto, si è accesa soprattutto nelle ultime gare, quando il doppio podio dell’Alpine in Brasile, ha acceso il confronto che fino a quel punto, sembrava conteso da Haas e Racing Bulls.
Ha avuto la meglio proprio la scuderia francese, che ricordiamo durante la stagione, ha annunciato la volontà di passare dal 2026 alle power-unit Mercedes, di fatto auto-retrocedendo a team cliente in dinamiche cinicamente più contestualizzate alla propria attuale forza (anche finanziaria).
Col senno del poi, la Williams ha forse ritardato la scelta di affiancare Albon ad un pilota più competitivo (non c’è ne voglia Sargeant) come Colapinto, autore di un corso accelerato di Formula 1 con risultati inizialmente diventati un fattore talmente inatteso, da generare l’interesse di gran parte dei team essendo chiuso il prossimo anno dalla coppia Albon-Sainz, purtroppo l’argentino negli ultimi appuntamenti ha contribuito in negativo perché i tanti e pesanti incidenti, hanno costretto il team a correre con i pezzi contati, dinamica che forse ha raffreddato alcune piste di trasferimento che potrebbe fare comodo alla scuderia per monetizzare.
Infine la Sauber che in attesa di diventare Audi, ha vissuto una stagione complicatissima, dove la calma è rimasta la virtù dei forti, premiata dal risultato in Qatar con i primi e unici punti del campionato.
Riviviamo adesso i fatti più salienti della Ferrari in ciascun Gran Premio, perchè da oggi è già 2025.

Bahrein (Manama) : nell’alba della nuova stagione, Leclerc manca la pole nonostante il miglior tempo in Q2 ed il fattore, è probabilmente riconducibile per non avere avuto a disposizione un secondo set di gomme soft di gomme nuove, utilizzato precedentemente nel Q1 per eccesso di zelo nel voler evitare l’eliminazione dai primi quindici piloti qualificati alla fase successiva.
In gara è solida la prestazione di Sainz sul podio dietro le Red Bull, rammarico per Leclerc alle prese con problemi di bilanciamento della temperatura dei freni che termina davanti le Mercedes, ma potenzialmente avrebbe potuto dare fastidio al secondo posto di Perez.

Arabia Saudita (Gedda) : tanta curiosità per le diverse caratteristiche del circuito oltre al primo approccio senza sessioni di test, dove la Ferrari si conferma seconda forza in griglia, con una macchina i cui numeri, dicono essere quella migliorata maggiormente tra tutte, stavolta sale Leclerc sul podio facendo registrare il miglior giro in gara, il forfait di Sainz causa appendicite, libera il sedile al 18enne Oliver Bearman che all’esordio coglie un’importante settimo posto mettendo dietro esperti piloti come Norris ed Hamilton.

Australia (Melbourne) : fin dalle libere è chiaro il segnale del potenziale della rossa soprattutto sul passo gara. Sainz ritorna, Leclerc pasticcia l’ultimo giro di qualifica mancando la pole di Verstappen, in gara lo spagnolo supera il campione del mondo poi costretto al ritiro per problemi ai freni, il monegasco risale la classifica per una doppietta che certifica l’ottimo lavoro svolto durante l’inverno.

Giappone (Suzuka) : piedi del terra, perché la Red Bull riprende a fare la voce grossa con l’ennesima doppietta, Ferrari comunque dietro, con Sainz sul podio e Leclerc quarto, dimostrando un ottimo passo gara utilizzato come fattore-strategia per la rimonta, rispetto a posizioni di partenza deficitarie.

Cina (Shanghai) : è il primo weekend col programma della gara sprint ma l’esito non cambia, Verstappen e la Red Bull fanno il vuoto, in difesa la Ferrari ai piedi del podio e in ombra di prestazione.

Miami (Miami) : altro weekend con gara sprint ma l’attenzione, è spostata soprattutto sull’annuncio del divorzio Newey-Red Bull che accende le possibilità di un approdo in rosso, magari calamitato dal fattore Hamilton. L’esito è quello di un Leclerc sul podio della gara sprint e del Gran Premio, il primo vinto dal solito Verstappen mentre l’altro, a sorpresa da Norris che sfrutta una safety-car nel momento perfetto quando non aveva ancora effettuato la sosta. Ferrari consolidata al secondo posto dei costruttori, ma sopravanzata come gerarchia dalla McLaren.

Made in Italy ed Emilia Romagna (Imola) : è il trentennale del tragico fine settimana che portò via Roland Ratzenberger ed Ayrton Senna, segnando il punto di non ritorno per quella Formula 1, che frettolosamente cambiò registro in materia di sicurezza delle monoposto e circuiti. Quasi tutti i team portano aggiornamenti, l’esito del Gran Premio è al fotofinish dove Verstappen mette tanto di suo per vincere davanti Norris, l’olandese scava un’importante divario nella classifica piloti; Ferrari sul podio ma con fiducia visto il limitato divario con Red Bull e McLaren.

Monaco (Montecarlo) : nell’unicum scenario delle strette strade del Principato, Leclerc fa la voce grossa fin dalle libere, conquistando pole e vittoria per una gioia Ferrari completata anche dal terzo posto di Sainz, fortunato nella circostanza di una safety-car dopo la partenza, quando aveva forato a seguito di un contatto con Piastri.
Verstappen solamente sesto, Red Bull che conferma le difficoltà in uno scenario impensabile, soprattutto se paragonato al recente passato di dominio.

Canada (Montreal) : doccia fredda per le Ferrari fuori in qualifica dalla Q2, purtroppo antipasto di un weekend amarissimo a dimostrazione di come sia lontano quel passo decisivo per essere stabilmente in lotta alla vittoria.
La gara condizionata dalla variabile meteo, si rivela un incubo per Leclerc ritirato per problemi al motore, lo stesso Sainz dopo un errore per scarsa tenuta di strada della macchina.
Pesante ko come non accadeva da tempo, soprattutto nel momento forse migliore degli ultimi anni.

Spagna (Montmelò/Barcellona) : dopo la batosta canadese non bastano gli aggiornamenti introdotti alla SF-24, le Ferrari sul più bello e dopo la vittoria di Montecarlo, perdono la rampa di lancio verso obiettivi più ambiziosi. La terza fila nella qualifica del Gp di Spagna fotografa purtroppo il momento, in gara non cambia l’esito col quinto posto di Leclerc ed il sesto di Sainz.
Continua a vincere Verstappen davanti Norris ed una McLaren cresciuta notevolmente cui purtroppo, resta perfetto il binomio del campione olandese con la Red Bull, fattore che continua a fare la differenza nonostante da Imola, non sia la migliore macchina in griglia.

Austria (Spielberg) : il weekend è caratterizzato dalla gara sprint, dopo la caporetto canadese ed i problemi in Spagna, la Ferrari purtroppo continua a faticare risultando la quarta macchina in griglia dietro Red Bull, McLaren e Mercedes. Sainz ne approfitta salendo sul podio del Gran Premio. Bel duello tra Verstappen e Norris a pochi giri dal termine, i due si toccano e aprono la strada alla vittoria di Russell, seguito da Piastri e Sainz che insperatamente sale sul podio, per Leclerc invece la gara è compromesso dopo la prima curva per un contatto con lo stesso Piastri, che lo relega in fondo pur terminando ai margini della top-ten.

Gran Bretagna (Silvertone) : prosegue il momento a dir poco negativo, contraddistinto fin dalla libere dall’incertezza se usare o meno la SF-24 aggiornata, si scegliere di utilizzare la versione portata ad “Imola” constatando un passo indietro e un problema di direzione verso lo sviluppo.
Qualifiche anonime, e gara bellissima segnata dall’incertezza meteo che bagna il circuito a più riprese, tra l’altro in maniera non omogenea. Leclerc si ferma troppo presto e per la seconda volta consecutiva finisce fuori dalla top-ten, mentre Sainz non va oltre il quinto posto.
Una grande rabbia e occasione mancata, perchè la Red Bull torna terrestre e McLaren con Mercedes diventano veloci da lottare per il vertice, vince Hamilton dopo oltre due anni e mezzo dall’ultima volta.

Grazie a tutti per gli sforzi profusi in questa stagione. Non sono bastati, ma il prossimo anno lo saranno, ne sono sicuro. Grazie ancora per non aver mai mollato, non aver vinto il titolo fa veramente male. Volevo tanto farcela anche per chiudere alla grande il periodo in squadra insieme a Sainz.

C. Leclerc, team radio dopo l’ultimo Gp d’Abu Dhabi

Ungheria (Budapest) : strepitosa vittoria della McLaren che fissa una doppietta e concretizza una supremazia già palesata nelle precedenti gare.
Red Bull in affanno, Verstappen quinto e purtroppo alla festa manca la Ferrari che non va oltre il quarto e sesto posto rispettivamente di Leclerc e Sainz.
Doveroso sottolineare la grande gara di Leclerc, rialzatosi dopo un brutto periodo e tra l’altro alle prese con un incidente nelle libere che non gli aveva permesso di provare il passo gara. Eccezionale il suo primo stint su gomma media, unico pilota a tenere il ritmo di chi stava davanti, poi una strategia discutibile essendo stato l’ultimo a montare le hard ed il primo a toglierle, infine il terzo stint infinito su gomma media suscitando anche lo stupore di Hamilton in team radio sulla scelta.

Belgio (Spa-Francorchamps) : non pronosticata doppietta Mercedes con Russell che fidandosi delle proprie sensazioni da pilota, tira fuori dal cilindro una straordinaria strategia ad una sola sosta rispetto alla concorrenza, determinante per la vittoria finale poi tolta da una squalifica comminata per problemi al peso minimo della vettura, probabilmente causata proprio dall’eccessivo consumo delle gomme. Dunque sale Hamilton sul gradino più alto del podio, secondo Piastri e terzo Leclerc mentre Verstappen (quarto), ringrazia perchè nell’equilibrio delle vittorie non si materializza un vero e proprio rivale nella classifica piloti; solamente sesto Sainz.

Olanda (Zandvoort) : al rientro dalle vacanze estive sorride la Ferrari perché contrariamente alle previsioni di una gara in difesa, entrambi i piloti sfoderano una prestazione superlativa nonostante le posizioni lontane dalle vittoria. Vince Norris per manifesta superiorità su Verstappen, ma Leclerc sale sul podio oltre ogni aspettativa dopo una grande gara, perfetta di strategia in undercut e successivamente in difesa su Piastri con una McLaren più performante, quinto Sainz in rimonta dopo essere partito più indietro.

Italia (Monza) : cuore in gola dentro una strategia folle e una vittoria magica, perchè Leclerc e la Ferrari di fronte alle Mclaren più forti sul passo gara, provano e riescono nell’azzardo di compiere una sola sosta e andare avanti fino al traguardo, a differenze proprio di Piastri e Norris.
Vittoria pazzesca di Leclerc, e merito anche a Sainz che seppur quarto, negli ultimi giri dà il suo contributo alzare il muro di fronte agli avversari impegnati nella rimonta; Red Bull sparite e Mercedes mai protagoniste.

Azerbaigian (Baku) : a Leclerc per vincere non basta un’altra pole e nemmeno una prima parte di gara condotta in testa, perchè dopo il pit-stop la McLaren di Piastri (bravo a difendersi) si dimostra maggiormente performante con la gomma dura, vincendo la gara proprio davanti il monegasco, Sainz sulle barriere insieme a Perez per un contatto a due giri dal termine.
La McLaren supera la Red Bull nella classifica costruttori, mentre Verstappen in mancanza di un vero e proprio rivale in termini di numeri di classifica piloti che sia costante di rendimento, continua a ringraziare mantenendo un buon margine seppur vedendo diminuire gara dopo gara, il suo vantaggio iniziale.

Singapore: l’esito certifica la stagione di alti e bassi, perché dopo le premesse da vertice espresse nelle sessioni di prove libere, manca il colpo in qualifica con Sainz partito decimo per un’incidente in preparazione al giro veloce in Q3, Leclerc nono per problemi di temperature alle gomme nel momento decisivo per la griglia di partenza.
Premessa di una gara complicata, dapprima per il rischio d’incidenti alla partenza e la difficoltà di compiere i sorpassi per la caratteristiche del circuito cittadino.
Al traguardo vince incontrastato Norris che accorcia su Verstappen (secondo), Leclerc è quinto, Sainz invece settimo.

Stati Uniti (Austin) : torna la gara sprint e la Ferrari supera definitivamente i problemi di bouncing riscontrati nella fase centrale del campionato, certificando soprattutto avere il passo per essere prima forza anche nel circuito considerato più ostico per le caratteristiche della SF-24, nella gara di diciannove giri Sainz conclude al secondo posto, quarto Leclerc.
Nel Gran Premio dopo la partenza dalla seconda fila, Leclerc infila al semaforo verde i duellanti Verstappen-Norris vincendo con largo margine, Sainz completa una doppietta sensazionale.

Messico (Città del Messico) : ancora grande Ferrari, stavolta è Sainz che timbra pole e vittoria in un Gran Premio fortemente voluto anche per lasciare il segno nelle sue ultime apparizioni in rosso, la doppietta sfuma negli ultimi giri perchè Leclerc viene superato da Norris pienamente in lotta per il titolo piloti, approfittando delle difficoltà di Verstappen.
Certo quasi recriminare per una mancata doppietta, rappresenta la misura di una Ferrari risorta da Monza in avanti, adesso pienamente in lotta per la classifica costruttori rispetto alla McLaren dove Piastri fatica moltissimo, e una Red Bull scalata distante persino dal podio.

Brasile (San Paolo) : tanta azione col weekend che ripropone il format della gara sprint dove la McLaren torna ad essere prima forza, vincendo nei ventiquattro giri mentre Leclerc limita i danni al terzo posto, anche grazie ad una penalità inflitta a Verstappen in regime di virtual safety-car.
Poi arriva la pioggia tale da modificare il programma, con le qualifiche disputate poche ore prima del Gran Premio, dove Verstappen nonostante la partenza dalla retrovie, anche approfittando di una bandiera rossa quando chi gli stava davanti aveva già effettuato il pit-stop, vince la gara in maniera fantastica aumentando il vantaggio su Norris.
Ferrari anonime, Leclerc quinto mette una pezza, Sainz sulle barriere.

Las Vegas: le Mercedes rinascono con una straordinaria doppietta, Ferrari seconda forza sul podio (terzo Sainz e quarto Leclerc) guadagnano punti sulle McLaren che restano davanti nella classifica costruttori. Dopo la gara volano purtroppo gli stracci tra compagni di squadra, con Leclerc che accusa Sainz di non avere rispettato gli ordini di scuderia che l’hanno penalizzato.
A Verstappen è sufficiente il quinto posto, per laurearsi campione del mondo per la quarta volta (consecutiva).

Qatar (Lusail) : nella gara sprint sono le McLaren a fare la voce grossa, la situazione cambia nel Gran Premio, perchè vince Verstappen seguito da uno straordinario Leclerc capace di massimizzare un risultato oltre le previsioni, frutto di costanza e solidità nell’approfittare di una safety-car e una pesante penalizzazione a Norris per non avere limitato la velocità in regime di doppia bandiera gialla, risultato che permette alla Ferrari di giocarsi il titolo costruttori nell’ultimo weekend e matematicamente, la possibilità per il monegasco del secondo posto nella classifica piloti; anonimo purtroppo Sainz penalizzato anche da una foratura per detriti in pista.

Abu Dhabi: Nell’ultimo atto tutte le variabili negative possibili colpiscono la Ferrari, specialmente la macchina di Leclerc dapprima per la sostituzione del pacco batteria che ne comporta la penalizzazione di dieci posizioni sulla griglia, poi lo stesso monegasco è vittima di problemi alimentari e una qualifica horror con il track-limit in Q2 che ha significato la partenza dall’ultima posizione; di contro una McLaren perfetta con entrambe le macchine in prima fila, terza posizione per Sainz.
Nel Gran Premio vince Norris che dopo la partenza, ha avuto sulle spalle le sorti della McLaren per l’incidente di Piastri, la Ferrari conclude sul podio con Sainz secondo, e Leclerc terzo autore di una strepitosa rimonta.

CLASSIFICA PILOTI

1. Verstappen (Red Bull) 437pt
2. Norris (McLaren) 374pt
3. Leclerc (Ferrari) 356pt
4. Piastri (McLaren) 292pt
5. Sainz (Ferrari) 290pt*
6. Russell (Mercedes) 245pt
7. Hamilton (Mercedes) 223pt
8. Perez (Red Bull) 152pt
9. Alonso (Aston Martin) 70pt
10. Gasly (Alpine) 42pt
11. Hulkenberg (Haas) 41pt
12. Tsunoda (Racing Bulls) 30pt
13. Stroll (Aston Martin) 24pt
14. Ocon (Alpine) 23pt
15. Magnussen (Haas) 16pt
16. Albon (Williams) 12pt
17. Ricciardo (Racing Bulls) 12pt
18. Bearman (Ferrari/Haas) 7pt**
19. Colapinto (Williams) 5pt***
20. Zhou (Sauber) 4pt
21. Lawson (Racing Bulls) 4pt****
22. Bottas (Sauber) 0pt
23. Sargeant (Williams) 0pt

*Assente nel Gp d’Arabia Saudita causa appendicite, sostituito da Bearman;
** Presente anche nei Gp d’Azerbaigian e Brasile al posto di Magnussen;
*** Sostituisce Sargeant dal Gp d’Italia;
**** Sostituisce Ricciardo dal Gp degli Stati Uniti.

CLASSIFICA COSTRUTTORI

1. McLaren 666pt
2. Ferrari 652pt
3. Red Bull 589pt
4. Mercedes 468pt
5. Aston Martin 94pt
6. Alpine 65pt
7. Haas 58pt
8. Racing Bulls 46pt
9. Williams 17pt
10. Sauber 4pt

Autore

Andrea La Rosa

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