F1 ’21: anteprima Imola

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Secondo appuntamento stagionale sul circuito di Imola nuovamente inserito nel calendario; l’evento è denominato Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia Romagna.

Un graditissimo ritorno quello del circuito di Imola, inizialmente non inserito tra gli eventi del calendario 2020 e successivamente scelto dopo le modifiche apportate ad inizio anno, che ha visto lo spostamento del Gran Premio d’Australia a fine novembre e l’esordio in Bahrein.
L’anno scorso il tracciato è stato molto apprezzato dai piloti, inoltre anche i team, tramite i rispettivi canali social hanno accolto con entusiasmo la notizia di correre sul circuito dell’Emilia Romagna che torna ad ospitare per la seconda stagione un Gran Premio con tale denominazione.
Rispetto al passato campionato, i team si presentano in maniera diversa, con un numero notevole di dati raccolti durante il weekend dello scorso novembre.
Qui si respira la Formula 1 di un tempo nonostante le modifiche e lavori che hanno ammodernato il circuito, inevitabile è il ricordo di Ayrton Senna e Roland Ratzenberger, che qui nel 1994 persero la vita.
L’anno scorso dominarono le Mercedes, a sorpresa la Renault con Ricciardo salì sul podio.

In pochi avevano pronosticato che le seppur limitate modifiche regolamentari all’aerodinamica avrebbero potuto accendere non solo l’equilibrio a centro gruppo, ma anche nella lotta al vertice, fino a insidiare la Mercedes inarrivabile degli ultimi anni.
A questo proposito è interessante il confronto tra la classifica costruttori 2020, e i peggioramenti delle prestazioni (sempre dovute alle modifiche aerodinamiche) delle attuali monoposto, dati che in qualche modo portano a ripensare la gerarchia della passata stagione almeno in qualifica; cosa diversa sul passo gara dove intervengono tanti altri fattori.
Se l’anno scorso la classifica costruttori terminò con l’ordine Mercedes, RedBull, McLaren, Racing Point (oggi Aston Martin), Renault (oggi Alpine), Ferrari, Alpha Tauri, Alfa Romeo, Haas e Williams, sono interessanti quei dati che indirettamente indicano anche quanto siano migliorate le squadre rispetto alle più dirette rivali.
Nello specifico nelle qualifiche del Bahrein, i tempi hanno registrato la Ferrari a +0.541, poi Alfa Romeo +1.217, Red Bull +1.319, Alfa Tauri +1.361, McLaren +1.385, Alpine +1.832, Williams +2.022, Mercedes +2.121, Aston Martin +2.279, Haas +2.338.
Ovviamente da qui in avanti bisognerà considerare come, contrariamente al recente passato, molte squadre non svilupperanno le rispettive monoposto più del dovuto, considerato il parallelo lavoro che nel prossimo anno porterà in pista delle vetture completamente rivoluzionate.

Si ritorna in pista dopo la lunga sosta in Bahrein, al centro dell’attenzione il duello tra Mercedes e Red Bull e di conseguenza Hamilton-Verstappen, che nel corso della prima gara hanno dato vita ad un bel duello incerto fino agli ultimi giri.
Quello di Imola è un circuito dalle caratteristiche diverse, per cui sarà da verificare il comportamento delle monoposto; al momento sembra in leggero vantaggio la stessa Red Bull, che tra l’altro guarda con attenzione i margini di Sergio Perez, autore di una bella rimonta in Bahrein lasciando intravedere tutte le potenzialità, mentre in casa Mercedes serve una scossa a Bottas.
Duello al limite, per questo attenzione al tema dell’affidabilità che potrebbe rivelarsi determinante nel corso della (auguriamoci) lunga stagione, da scongiurare nel caso di Verstappen i sette ritiri avvenuti nelle ultime due stagioni.
È ancora presto per capire quale sia la monoposto col ruolo di terza forza, la McLaren all’esordio ha dimostrato una certa solidità già raggiunta la scorsa stagione, ma la Ferrari è certamente migliorata rispetto al disastro sportivo dell’anno passato, c’è anche l’Alpha Tauri che nelle qualifiche in Bahrein ha lasciato intravedere dei lampi a dimostrazione che può essere della partita.
Tutti elementi che dimostrano come ogni risultato può essere importante non solo ai fini delle classifiche, ma soprattutto nel morale della squadra, ad esempio in casa Ferrari sono notevolmente migliorati i pit-stop.
La seconda gara del campionato servirà anche a capire i valori tra questi team dove (sempre all’esordio) è sembrata attardata l’Alpine, dove Fernando Alonso da vecchio leone risponde presente.
Infine nell’ultimo terzetto, l’Alfa Romeo chiamata a dimostrare la buona prestazione di due settimane addietro ai margini della zona punti, davanti alla Williams che nel frattempo sembra aver superato la Haas, dove Mick Schumacher e Mazepin sono chiamati a fare chilometri per accumulare esperienza, obiettivo dichiarato dalla squadra in prospettiva 2022.

Il programma del weekend.
Venerdì 16 aprile
(I sessione di prove libere – ore 11;30)
(II sessione di prove libere – ore 15;00

Sabato 17 aprile
(III sessione di prove libere – ore 12;00)
(Qualifiche – ore 15;00)
Domenica 18 aprile
(Gara – ore 15;00)

Autore

Andrea La Rosa

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