Ritorna l’appuntamento di Baku, in calendario dal 2016 come Gran Premio d’Europa poi ribattezzato “d’Azerbaijan”.
Circuito atipico quello della capitale azera (lungo 6 km), perché nonostante sia ricavato da strade cittadine, sono possibili i sorpassi nel lunghissimo rettilineo che porta alla griglia di partenza.
La gomme a disposizione saranno a mescola morbida: soft, supersoft e ultrasoft.
L’anno scorso furono le Mercedes ad ottenere la prima fila seguite dalla Ferrari, in gara si ricordano le scintille tra Hamilton e Vettel, col ferrarista penalizzato di dieci secondi a seguito di un contatto col pilota Mercedes, dopo un eccessivo rallentamento in regime di safety-car.
Ne approfittò Ricciardo che ottenne un’insperata vittoria, seguito da Bottas e da Stroll.
Con quel risultato il canadese della Williams, oltre ad essere il primo podio in carriera, per le statistiche di fine campionato fu l’unico pilota a salire sul podio con una monoposto diversa da Mercedes, Ferrari e Red Bull.
Attese di riscatto per Ferrari e Mercedes, mentre è alto il morale per la Red Bull che senza la frenesia di Verstappen avrebbe potuto piazzare una doppietta alla roulette di Shanghai; nella speranza che l’olandese possa limitare l’atteggiamento aggressivo, la giovane età non è più una scusa.
Per il ruolo di quarta forza del mondiale, sembra delinearsi la sfida tra Renault e McLaren.
Se per i francesi, l’obiettivo sarà quello di proseguire il costante passo che ha visto i propri piloti fin qui sempre a punti, la McLaren (che ricordiamolo monta power-unit Renault) ha ritrovato un po’ di competitività dopo i precedenti anni bui.
Nella pancia del gruppo, le Haas puntano a superare le Toro Rosso distanti solo un punto, mentre l’Alfa Romeo-Sauber continua il percorso di crescita, trovandosi al momento davanti a Force India e Williams alle prese con un difficile avvio di campionato.
Considerati i valori in pista, il team indiano difficilmente potrà difendere il quarto posto, diventa importante andare a punti con più frequenza per lasciare le parti basse della classifica.
Problemi più seri affliggono la storica scuderia britannica alle prese con la scarsa competitività della monoposto, chissà non si pensi ad un ritorno di Kubica, al momento relegato nel ruolo di terzo pilota.
Semaforo verde previsto per domenica 29 aprile, ore 14;10 italiane.