Riavvolgiamo il nastro con tutte le vicende del weekend di Imola contraddistinto dalla straordinaria partecipazione di pubblico nonostante la pioggia. Domina Verstappen che vince la sprint race ed il Gran Premio, festa Red Bull col secondo posto di Perez. Incubo Ferrari che probabilmente ha pagato troppa enfasi, alcuni episodi hanno fatto la differenza e adesso serve mantenere la calma e ripartire subito.

C’è un dettaglio che non va dimenticato: i punti non tengono in considerazione del solo potenziale ma soprattutto chi arriva al traguardo sapendo anche gestire le tante situazioni che orbitano in un weekend.
Fatta questa premessa, la quarta gara della stagione sul fronte delle novità aerodinamiche non ha portato grossi cambiamenti, proprio perché il format della “garetta” del sabato ha reso le prove libere del venerdì mattina ad essere l’unica sessione utile pre-qualifica, per cui in molti non avrebbero avuto il tempo di avere un chiaro quadro della situazione.
I team hanno rinunciato a importanti pacchetti puntando su quanto a disposizione, con una messa a punto e precisi aggiornamenti finalizzati alle caratteristiche del circuito dedicato ad Enzo e Dino Ferrari.
Su queste premesse è stato un weekend entrato immediatamente nel vivo, dove la pioggia del venerdì ha obbligato i piloti a guidare in condizioni mai provate, allarme in Ferrari sulla monoposto di Sainz nella quale è stata montata precauzionalmente la seconda power-unit dopo avere riscontrato un’anomalia in quella d’inizio campionato, comunque riutilizzabile in avanti.
Prima delle qualifiche disputate nel successivo pomeriggio (utili alla gara sprint) è stato sostituito il cambio nella Red Bull n.1 di Verstappen, in una sessione con moltissima azione per le iniziali condizioni di umido cui era importante la sensibilità del pilota nel trovare subito il limite, proseguita con la crescente pioggia che ha causato numerosi incidenti contraddistinta da ben cinque interruzioni.
Il più lesto è stato Verstappen, poi Leclerc, seconda fila inedita formata da Norris e Magnussen, dietro Alonso e Ricciardo, settima l’altra Red Bull di Perez, solo decimo Sainz a muro in Q2 probabilmente tradito dalle prime gocce di pioggia.
Obiettivo raggiunto per Liberty Media, per uno scenario che grazie al nuovo regolamento ha visto cinque macchine diverse nelle altrettante prime posizioni.
Male Mercedes fuori dai primi dieci come non accadeva da Suzuka 2012, a segnare le quotazioni a ribasso della W13 già problematica di suo.
Al via della gara sprint di 100 km (21 giri), Leclerc è stato protagonista di una partenza a fionda, poi subito safety-car per l’incidente di Zhou a contatto con Gasly.
Ripresa al giro n.5 col ferrarista Leclerc a tenere la testa e tifo da stadio per Sainz in rimonta, tre giri dopo Perez quarto davanti Magnussen, Ferrari meglio nella parte guidata impegnata a tenere la rivale poco sopra il secondo per evitare la possibilità del DRS.
Al giro n.11 Perez in terza posizione davanti Norris, dietro Sainz salito quinto posizione.
Tutto per tutto Verstappen, fino al giro n.16 col divario sceso sotto il secondo, RB16 più equilibrata anche nel consumo delle gomme e migliore nelle velocità di punta, in difesa Leclerc che ha accusato problemi di graining e nulla ha potuto al penultimo giro.
I primi otto al traguardo che secondo il format hanno preso punti, il cui ordine di arrivo ha significato l’ordine di partenza domenicale: 1. Verstappen, 2. Leclerc, 3. Perez, 4. Sainz, 5. Norris, 6. Ricciardo, 7. Bottas, 8. Magnussen.
Notta fonda per Mercedes, undicesimo Russell e quattordicesimo Hamilton.
La domenica ancora tante incognite, perché l’arrivo della pioggia ha reso impossibile ogni previsione, fondamentale avere pazienza e sapere attendere, sono stati diversi i giri compiuti dai piloti prima dello schieramento in griglia di partenza, per capire all’inizio quale gomma montare (intermedia per tutti).
Allo spegnimento dei semafori Verstappen ha tenuto la testa, scivolato quarto Leclerc e ancora sulla ghiaia Sainz toccato da Ricciardo, partenza da incubo per le Ferrari e subito safety-car.
Ripartenza al giro n.5 con pochi sussulti, in fuga Verstappen protetto da Perez, mentre Leclerc si è ripreso la terza posizione su Norris nel giro n.8.
Fase iniziale di gara che ha visto la pista progressivamente asciugarsi, ma col rischio di un nuovo scroscio di pioggia manifestando una situazione critica per i piloti che hanno cercato le zone più bagnate per non danneggiare le gomme e allungarne la vita quanto possibile.
Al giro n.16 il primo a rientrare avendo poco da perdere è stato Ricciardo facendo registrare subito tempi migliori, a quel punto riferimento per tutti.
Dopo la girandola dei pit-stop Verstappen ha mantenuto la testa, Leclerc è rimasto dietro Perez provando a mettere pressione.
Nel giro n.34 la Direzione Gara ha finalmente deciso l’utilizzo del DRS, nella speranza di animare alcune situazioni tuttavia rimaste invariate, immagine storica (se pensiamo l’anno scorso) al giro n.41 con Verstappen che ha doppiato Hamilton in enorme difficoltà.
Secondo pit-stop per Leclerc al giro n.50, a cercare il giro veloce in gara con la gomma nuova, risposta cautelativa delle Red Bull.
Vicinissimo il ferrarista a Perez poi giratosi alla Variante Alta sbattendo sulle barriere, fortunato a ripartire ma è stato necessario un altro pit-stop che gli ha fatto perdere tempo, risalendo in sesta sotto la bandiera a scacchi.
Si è dunque concluso a favore di Verstappen e della Red Bull il Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia Romagna, che accorciano rispettivamente nelle classifiche piloti e costruttori.
Verstappen fa il pieno di punti tra gara spint, Gran Premio e giro veloce in gara.
Pesa emotivamente in casa propria il primo errore in campionato di Leclerc probabilmente ingolosito dal mirino del secondo posto, bisognerà mantenere la calma anche valutando come team il giro di troppo nel passaggio dalla gomma intermedia quella d’asciutto.
La RB16 si è dimostrata superiore della Ferrari che esce da Imola con un freddissimo bagno d’umiltà, il campionato non si vince oggi ma è la dimostrazione di quanto lungo e tirato sarà ogni Gran Premio.
Sul podio la McLaren con Norris mai impreparato quando c’è la possibilità di andare oltre il potenziale del mezzo, dimenticando il pessimo avvio di campionato.
Quinto Russell che con questa Mercedes ottiene un risultato insperato, stravincendo il duello con Hamilton in evidente difficoltà sempre impantanato per tutta la gara fuori dalla zona punti.
Non sembra versi luce, rispetto al recente passato i numeri dicono ben altro, le Frecce d’Argento ad Imola sono apparse addirittura involute, bisognerà lavorare e abituarsi ad inseguire in una dimensione dovranno essere massimizzati i risultati.
Non è sfuggita alle telecamere la tensione sfociata tra Hamilton e Wolff dopo il risultato delle PL1, a dimostrazione di quanto sia complicata la situazione alla quale nessuno era abituato.
Passo in avanti dell’Alfa Romeo quinta con Bottas, a punti l’Alpha Tauri (settimo Tsunoda), l’Haas (nono Magnussen), sorride l’Aston Martin che finalmente muove la classifica facendolo tra l’altro con entrambi i piloti, lasciando in ultima posizione la Williams che ha sverniciato diverse parti della livrea per alleggerirne il peso.
Prossima gara l’8 maggio, per l’inedito Gran Premio che si svolgerà a Miami sul circuito cittadino non permanente situato a Miami Gardens.
Di seguito le classifiche piloti e costruttori dopo quattro appuntamenti.


Classifica Piloti
1. Leclerc (Ferrari) 86pt
2. Verstappen (Red Bull) 59pt
3. Perez (Red Bull) 54pt
4. Russell (Mercedes) 49pt
5. Sainz (Ferrari) 38pt
6. Norris (McLaren) 35pt
7. Hamilton (Mercedes) 28pt
8. Bottas (Alfa Romeo) 24pt
9. Ocon (Alpine) 20pt
10. Magnussen (Haas) 15pt
11. Ricciardo (McLaren) 11pt
12. Tsunoda (Alpha Tauri) 10pt*
13. Gasly (Alpha Tauri) 6pt
14. Vettel (Aston Martin) 4pt
15. Alonso (Alpine) 2pt
16. Stroll (Aston Martin) 1pt
17. Zhou (Alfa Romeo) 1pt
18. Albon (Williams) 1pt
19. Hulkenberg (Aston Martin) 0pt
20. Schumacher (Haas) 0pt**
21. Latifi (Williams) 0pt
* non partito in Arabia Saudita causa problema tecnico durante il giro di schieramento verso la griglia di partenza;
** non partito in Arabia Saudita causa incidente in qualifica;
*** due gare saltate causa Covid sostituito da Hulkenberg.
Classifica Costruttori
1. Ferrari 124pt
2. Red Bull 113pt
3. Mercedes 77pt
4. McLaren 46pt
5. Alfa Romeo 25pt
6. Alpine 22pt
7. Alpha Tauri 16pt
8. Haas 15pt
9. Aston Martin 5pt
10. Williams 1pt