Vecchia diatriba tra i concreti e gli esteti dello sport, quella che riguarda l’importanza del risultato. È proprio l’unica cosa che conta davvero, nello sport? Ma se così fosse nessuno andrebbe a vedere dal vivo i propri beniamini, spendendo anche cifre ragguardevoli; gli basterebbero pochi click per conoscere il risultato e buonanotte. Uscendo però dall’annosa questione, quella di ieri notte a Chicago era una partita da vincere a tutti i costi per i Blackhawks, pena il ritrovarsi poi a dover vincere tre partite di fila, due delle quali in trasferta.
La missione è stata compiuta, 2-1, ma da qui a dire che Chicago sia tornata a essere lo squadrone visto nella seconda parte della serie contro Anaheim ne passa. A dominare una bella fetta di questa gara 4, infatti, è stata Tampa Bay, a cui si può imputare solo la colpa (non da poco, però) di non aver concretizzato l’enorme mole di gioco e di pressing sviluppata per almeno due terzi di partita dai ragazzi di Cooper, cui mancava tra i pali il titolare Ben Bishop, ben sostituito dall’esordiente Vasilevskiy. Gli Hawks sono stati ripagati con la vittoria dalla sfortuna che gli aveva fatto cogliere due pali e una traversa, ma dei due portieri chi ha fatto gli straordinari è stato certamente Crawford.
Con i Lightnings a fare la partita e i padroni di casa a provare solo qualche sporadico sprint offensivo, il primo gol arriva dopo 6′ e 22″ del secondo periodo, con capitan Toews lesto e fortunato a deviare un disco sotto porta. Per vedere il pareggio di Tampa non bisognerà attendere solo 13 secondi, come in gara 3, ma 5′, giusto il tempo per gli ospiti di stringere alle corse gli Hawks, che alfine capitolano per un tiro ravvicinato di Killorn, lasciato libero per un attimo di incertezza seguito a un fallo di Seabrook non fischiato dagli arbitri.
Nel terzo periodo il pressing di Tampa cala un po’ di intensità, forse per stanchezza, e i ragazzi di Quenneville ne approfittano per far capolino fuori dal loro terzo difensivo, cogliendo infine il gol della vittoria con Saad dopo 6′ e 22″. I Lightnings si buttano di nuovo avanti con generosità, ma non hanno più nella testa la lucidità dei primi due periodi e il loro assedio finale produce una sola grande occasione per il pareggio, letteralmente divorata dal loro capitano fin qui latitante, Steven Stamkos, a pochi secondi dalla sirena finale. Sirena il cui suono assordante viene coperto, per una volta, dall’enorme sospiro di sollievo dei giocatori e dei tifosi di Chicago, consci di aver agguantato una vittoria importante quanto faticosa.
La serie torna in parità, quindi, e torna anche in Florida, dove sabato, nella notte italiana, si giocherà gara 5. Chi la vincerà avrà a disposizione il primo match ball per alzare la Stanley Cup.