La postseason scatta lunedì prossimo: ancora da assegnare tre posti su sedici, ma la corsa alle wild card è oscurata dalla caccia ai record di questi sensazionali Boston Bruins.

La NHL è a sei giorni dall’inizio dei playoff (scatteranno il 17 aprile), con le franchigie impegnate nello sprint finale costituito da circa due partite da giocare a testa (qualcuna ne ha ancora tre, altre solo una, a seconda del calendario).
Sui sedici posti complessivi destinati alla postseason, otto per ciascuna Conference, ne sono già stati assegnati matematicamente tredici, con le due Wild Card ancora in bilico a Est e con un solo posto ancora in ballo a Ovest.
Iniziamo dalla Eastern Conference, dominata fin dall’inizio con numeri pazzeschi dai Boston Bruins, che il biglietto per la postseason lo hanno già staccato da mesi. I gialloneri stanno disputando una stagione da record, hanno una striscia aperta di sei vittorie consecutive e due match ancora da giocare, entrambi contro squadre che non hanno più nulla da chiedere alla loro stagione, Washington Capitals e Montreal Canadiens. Questo sprint finale rappresenta per i Bruins un’occasione irripetibile per aggiornare il libro dei record NHL in due delle voci più prestigiose a livello di squadra: il maggior numero di punti (sono a 131, devono arrivare a 133) e di vittorie (sono già ex equo a 63) in stagione. Nel caso in cui riuscissero a vincere anche le rimanenti gare ancora nel loro calendario, i Bruins arriverebbero a quota 135 punti e 65 vittorie (su 82 match di regular season), numeri da record che scalzerebbero squadroni leggendari come i Canadiens degli anni Settanta o i Red Wings dei Novanta. In teoria, basterebbe loro anche una vittoria e una sconfitta in overtime (che, ricordiamo, vale comunque un punto), ma è certo che i Bruins non si accontenteranno di puntare al minimo sindacale. Con questi numeri stratosferici, sarebbe quindi scontato dare per già vinta la Stanley Cup? Niente affatto, visto che la postseason è storicamente una sorta di stagione a sé stante, e ricordando come i due esempi più recenti di squadre super dominanti in stagione regolare si siano trasformati in altrettanti amarissimi fallimenti nei playoff, vedi Tampa Bay nel 2019 (128 punti e 62 vittorie), fuori al primo turno, e i Florida Panthers dello scorso anno, fuori al secondo turno (0-4 proprio dai Lightining) dopo una regular season con 58 vittorie e 124 punti. In realtà, dietro queste sorprese, c’è una precisa ragione fisica e mentale: quando una squadra insegue un record gioca al massimo fino all’ottantaduesima partita, mentre le seconde linee, magari già certe della loro posizione di rincalzo in tabellone, approfittanbo delle ultime settimane di regular season per far recuperare, fisicamente e mentalmente,
i propri uomini migliori, così da presentarli tirati bene a lucido fin da gara uno del primo turno. Starà quindi alla forza dei Bruins avere la capacità di “resettarsi” nella testa e di trovare nuove energie per affrontare i durissimi playoff NHL.
Restando a Est, le altre cinque squadre già qualificate sono Toronto e Tampa Bay, rispettivamente seconda e terza dell’Atlantic Division a distanza siderale da Boston, e le prime tre classificate della Metropolitan Division, Carolina Hurricanes, i redivivi New Jersey Devils e i New York Rangers, incredibilmente tutte racchiuse in soli due punti. È importante segnalare come a Est sia già certo un incrocio di primo turno nei playoff, quello tra Toronto e Tampa, che tante emozioni ha regalato in passato. La corsa alle due Wild Card della Eastern Conference vede ancora coinvolte quattro squadre: Florida Panthers (92 punti ma una sola partita ancora da giocare), New York Islanders (91 e -1), Pittsburgh Penguins (90 e -2) e Buffalo Sabres (87 punti ma ancora 3 partite da giocare).
Passiamo ora alla Western Conference, dove sette posti degli otto disponibili sono già stati assegnati dalla matematica ed in cui i valori, non essendoci una “fuoriserie” come Boston, appaiono essere molto più livellati, con soli sette punti di differenza tra la migliore e la peggiore delle qualificate. I campioni in carica di Colorado non sono ancora certi di poter chiudere in testa la loro Central Division, visto che si ritrovano a pari punti (104, ma con una partita in più da giocare) con i Dallas Stars. La differenza tra le due posizioni non è risibile, visto che chi vince la division affronta l’ultima delle wild card. A quota 102, con due match ancora in calendario, troviamo i Minnesota Wild, matematicamente qualificati ma che difficilmente potranno scalare posizioni nella griglia delle teste di serie. Nella Pacific Divions sono già quattro le squadre certe di giocare la postseason: Vegas Knights, Edmonton Oilers, L.A. Kings e Seattle Kraken. I Kings, con due punti di vantaggio su Seattle e una sola gara da giocare (contro due), potrebbero essere risucchiati tra le Wild Card, assieme a una tra Winnipeg, Calgary e Nashville, terzetto che si disputerà fino all’ultima giornata l’unico posto ancora disponibile.