Si aprirà ufficialmente il 10 settembre, con la sfida tra i campioni in carica di New England e i Pittsburgh Steelers, la stagione NFL 2015-2016, quella che culminerà nel 50° Superbowl della storia, in programma il 7 febbraio a San Francisco. Dei principali scambi di mercato abbiamo già detto nel post di due giorni fa; ora è tempo di entrare nel dettaglio di quel che sarà e nel (rischioso) vortice dei pronostici. Iniziamo con le quattro division della American Football League, conference in cui militano i Patriots campioni e che sembra essere complessivamente la più debole delle due. Difficile, insomma, che le due protagoniste della finale AFC non siano comprese tra New England, Indianapoli e Denver.
AFC EAST
New England non avrà Brady per le prime 4 giornate, causa squalifica post Deflategate, ma la sua riserva, Garoppolo, ha fatto vedere grandi cose nei match di preseason. I Patriots hanno tutto sulla carta per vincere ancora una volta questa division, ma le colonne hanno un anno in più e, forse, non più tanta “fame”. I rivali potrebbero quindi avvicinarsi e insidiarli, primi tra tutti i Buffalo Bills, rinforzati da McCoy e Harvin ma ancora deboli sul fronte quarterback. Terza forza potrebbero essere i Dolphins, se Tannehill confermerà i grandi progressi fatti vedere la scorse stagione e se la difesa saprà cristallizzarsi intorno al neo acquisto Suh. Ultimi i Jets, che malgrado i molti milioni spesi sul mercato, ha ancora il problema del quarterback (tra Geno Smith e Fitzpatrick…) e uno spogliatoio a dir poco esplosivo.
AFC NORTH
I Baltimore Ravens sembrano essere sempre un passo davanti agli altri, pur avendo cambiato il quarto offensive coordinator in altrettante stagioni. Baltimora non sembra forte abbastanza per ambire al titolo, ma Joe Flacco e l’equilibrio complessivo dovrebbero bastare per un posto nei playoff, magari in rimonta finale, visto che giocherà in trasferta 5 delle prime 7 partite. A contendersi il secondo posto saranno prevedibilmente Bengals e Steelers: Cincinnati deve confermare, dopo un mercato un po’ modesto, di essere ancora forte come lo scorso anno, mentre Pittsburgh potrebbe avere ancora problemi dalla propria difesa, profondamente rinnovata. Se invece troverà la quadratura del cerchio, considerando la forza del suo attacco, potrebbe fare la voce grossa. Ultimi dovrebbero essere i Cleveland Browns, malgrado il calendario li favorisca con una partenza molto morbida (Jets, Titans e Raiders), sempre che “Johnny-Football” Manziel non si decida a farci vedere di che pasta è fatto.
AFC SOUTH
Gli Indianapolis Colts dovrebbero vincere con agio quella che appare come la division più debole della NFL. La dirigenza dei Colts ha affiancato a Luck l’esperienza di Gore e Johnson, quindi strada teoricamente spianata fino al bye dei playoff. La seconda piazza dovrebbe essere appannaggio dei soliti incompiuti Texans, dotati di una linea difensiva terrificante ma molto fragili in attacco, specialmente se Arian Foster non dovesse recuperare al più presto dall’infortunio. Dietro Indianapolis e Houston è difficile scegliere la migliore tra Tennessee e Jacksonville: la prima ha un qb nuovo tutto da scoprire, Mariota, la seconda aspetta la crescita dei suoi numerosi giovani talenti.
AFC WEST
Tagliati fuori i Raiders da ogni discorso playoff (sarà un miracolo se arriveranno a 5 vittorie), la lotta rimane serrata tra Denver, Kansas City e San Diego. I Broncos vogliono celebrare degnamente l’ultima stagione di Peyton Manning, magari con una postseason da protagonisti. I Chargers vogliono dimostrare che la grande sorpresa dello scorso anno è diventata una certezza, e in più hanno preso un running back sensazionale come Melvin Gordon, esordiente dal brillante futuro. Infine i Kansas City Chiefs, che hanno scelto di cambiare poco e di puntare ancora sui loro leader Jamaal Charles e Justin Houston, ma che forse hanno qualcosa in meno delle altre due.