Negli ultimi giorni se ne sono scritte e dette di ogni tipo sulla Ferrari, ma sfugge un particolare: mancano 19 gare, potenzialmente 494 punti per la classifica piloti e 836 tra i costruttori.

Per certi versi, quanto accaduto nei primi due Gp dell’anno sembra ripercorrere il 2018, per questo motivo la parola chiave in casa Ferrari non può che essere una ed una sola: calma.
Ci sono due temi caldi, che potrebbero avere un deciso risvolto proprio dal prossimo Gran Premio della Cina, riguardanti i piloti e l’affidabilità della monoposto.
Partiamo dal primo.
Vettel (quattro volte campione del
mondo), sembra continuare a patire un’ansia da prestazione che lo rende lontano parente dall’implacabile pilota Red Bull. In Bahrain, oltre al testa-coda nel duello con Hamilton che ne ha compromesso la gara, c’è da segnalare un errore in qualifica che potrebbe averne compromesso la pole. Infatti durante la Q2, con una frenata al limite spiattella leggermente la gomma con cui effettuato il successivo primo tentativo per la pole.
Lavoro fantastico, hai un futuro lunghissimo davanti a te.
Hamilton a Leclerc, prima del podio in Bahrain
Risultato? Gomma nuova in Q3 per un unico giro veloce, al contrario dei rivali che appunto, hanno due opportunità, il primo con la gomma dapprima utilizzata in Q2, e dopo il tutto per tutto col nuovo set.
Leclerc, all’esordio di Melbourne con la tuta rossa, viene richiamato nelle fasi finali a non superare il compagno di squadra, salvo poi prendersi la pole in Bahrain ed essere ad un passo dalla prima vittoria. Risultato? È stato più veloce col merito di non alzare mai toni mediatici, come invece accadde nel 2007 in Mclaren, tra il “rookie” Hamilton ed Alonso.
L’affidabilità.
È vero, la macchina viene progettata e realizzata dall’uomo, ma è sfiga pura e semplice se l’inconveniente avviene a pochi giri dal termine in una gara che aveva ormai poco da dire.
Quanto accaduto, continuerà a succedere, fa parte della competizione.
Ricordiamo come una simile disdetta costò il mondiale 2017 ad Hamilton, vinto da Rosberg.
Il campionato è ancora lungo, calma.

