Definito (quasi) il tabellone della fase finale dell’europeo di calcio 2024 che avrà sede in Germania, ancora tre posti da assegnare tramite gli spareggi previsti a marzo; Italia qualificata ma rischia subito un girone di ferro. Scopriamo i risultati delle qualificazioni tra conferme, sorprese e prospettive.

Tutto (o quasi) pronto per Euro 2024 con la Germania nazione ospitante, che utilizzerà molte sedi già protagoniste nei campionati del mondo 2006 a noi tanto cari. Di seguito le fasce da cui il 9 ottobre 2022 furono sorteggiati sei gruppi da cinque nazionali e quattro da sei.
Qualificata di diritto: Germania
Fascia Nations League: Olanda, Croazia, Spagna e Italia.
Prima fascia: Danimarca, Portogallo, Belgio, Ungheria, Svizzera e Polonia.
Seconda fascia: Francia, Austria, Rep. Ceca, Inghilterra, Galles, Israele, Bosnia ed Herzegovina, Serbia, Scozia e Finlandia.
Terza fascia: Ucraina, Islanda, Norvegia, Slovenia, Irlanda, Albania, Montenegro, Romania, Svezia e Armenia.
Quarta fascia: Georgia, Grecia, Turchia, Kazakistan, Lussemburgo, Azerbaigian, Kosovo, Bulgaria, Far Oer e Macedonia del Nord.
Quinta fascia: Slovacchia, Irlanda del Nord, Cipro, Bielorussia, Lituania, Gibilterra, Estonia, Lettonia, Moldavia e Malta.
Sesta fascia: Andorra, San Marino, Liechtenstein.
Nei mesi a seguire fino ai giorni scorsi, sono stati disputati gli incontri che hanno decretato conferme e sorprese, in generale delle partite che hanno dimostrato come le squadre cuscinetto siano sempre più una rarità.
Ricordiamo come in quel sorteggio iniziale, alcuni vincoli furono introdotti ad esempio per ragioni politiche, infatti coppie di nazionali come Armenia-Azerbaijan, Bielorussia-Ucraina, Gibilterra-Spagna, Bosnia ed Erzegovina, Kosovo e Serbia non furono sorteggiate nello stesso girone.
Motivi di sedi invernali consigliarono di non inserire nello stesso gruppo, nazionali con alte possibilità di essere influenzate dal rischio neve, inserendo nello stesso calendario al massimo due nazionali tra Bielorussia, Estonia, Fær Øer, Finlandia, Islanda, Lettonia, Lituania e Norvegia.
Contenute le distanze delle trasferte in una stagione che vedono i club impegnati su molti fronti, infatti per l’Azerbaijan è stata considerata la possibilità d’incontrare solamente una tra Gibilterra, Islanda e Portogallo, idem l’Islanda con Armenia, Cipro, Georgia e Israele, il Kazakistan all’estremo est con Andorra, Inghilterra, Fær Øer, Francia, Gibilterra, Islanda, Malta, Irlanda del Nord, Portogallo, Irlanda, Scozia, Spagna e Galles; esclusa la Russia dopo l’invasione bellica in territorio ucraino.
Le prime due classificate (riportate in maiuscolo) hanno staccato il pass, più articolato il discorso degli spareggi (in corsivo le nazionali ammesse), basato sull’importanza di ben figurare nella Uefa Nations League, competizione pochi anni addietro introdotta per limitare le amichevoli e disputare sempre partite con un fine competitivo, in questo caso consentendo a quante più nazionali possibili, secondo il sistema delle Leghe in relazione al proprio ranking, la possibilità di potere accedere all’europeo.
Pertanto al netto delle prime due nazionali qualificate nei gironi, agli spareggi sono state ammesse ulteriori dodici nazionali secondo i risultati ottenuti nella Nations League 2022-23 relativi alle Leghe A, B e C, per ogni approfondimento che risulterebbe lungo e noioso, rimandiamo agli articoli 16 e 17 del regolamento ufficiale, rispettivamente riferimento della selezione e abbinamento degli incontri.
Ad ogni modo un’occasione per quelle nazionali raramente o mai qualificate ad una fase finale, per mettersi in mostra o assaporare una qualificazione partendo da incontri di pari livello della Nations League, dove solamente una rappresentativa delle singole leghe (tre in totale) avranno accesso all’europeo.
Fatte queste premesse, analizziamo l’andamento di ciascun gruppo.
Gruppo A
SPAGNA (21), SCOZIA (17), Norvegia (11), Georgia (8), Cipro (0)
Passa il turno la Spagna che, nonostante il trascorrere degli anni, dimostra capacità di un ricambio generazionale sempre di altissimo livello, festa a metà perché l’infortunio occorso a Gavi nell’ultima gara contro la Georgia, potrebbe condizionare la partecipazione del 19enne centrocampista del Barcellona agli impegni della prossima estate, quali Europeo e Giochi Olimpici con chiare ambizioni di medaglie.
La Scozia dimostra di volontà di tornare nel calcio che conta, dove l’ultima giornata certifica la terza fascia nel sorteggio dei gironi di Euro2024, collocazione che non spaventerà l’orgoglioso popolo scozzese.
Un vero peccato non vedere ancora una volta all’opera in un grande torneo nazionale, la stella di Haaland in qualità di trascinatore della sua Norvegia, come negli ultimi mondiali costretta a guardare gli altri dalla televisione, la Georgia di Kvaratskhelia giocherà gli spareggi per accedere a quella che sarebbe la prima partecipazione della propria storia.
A Cipro non si poteva chiedere di più, anni addietro quella contro i georgiani era essere una sfida maggiormente equilibrata, adesso il divario è aumentato per la disponibilità a Tbilisi non solo di del napoletano l’anno scorso miglior calciatore della Serie A, ma ulteriori atleti che disputano campionati maggiormente competitivi oltre i confini.
Gruppo B
FRANCIA (22), OLANDA (18), Grecia (13), Irlanda (6), Gibilterra (0).
Senza storia la qualificazioni della Francia, evidentemente memore di avere preso sottogamba la scorsa edizione, quando da logica favorita, venne sconfitta a sorpresa ai rigori dalla Svizzera.
Passa il turno l’Olanda come seconda classificata, mentre la Grecia al terzo posto, assente dalla fase finale di un europeo dal 2012, avrà l’ultima opportunità tramite gli spareggi.
All’Irlanda non basta l’orgoglio di partite sempre molto agonistiche e belle sotto il profilo del tifo soprattutto in casa, orfana in questo momento di calciatori capaci di fare la differenza come in passato per esempio, avveniva grazie alla disponibilità (per esempio) di Robbie Keane, Shay Given, John O’Shea, Damien Duff. Kevin Doyle.
Di Gibilterra invece le storie dei calciatori che conciliano col romanticismo ormai perso del calcio.
Gruppo C
INGHILTERRA (20), ITALIA (14), Ucraina (14), Macedonia del Nord (8), Malta (0)
Girone senza intoppi per l’Inghilterra, capace di cogliere l’assist del beffardo sorteggio sbrigando (con gli interessi) della bruciante sconfitta contro l’Italia nell’ultima edizione ai calci di rigore disputata tra l’altro in casa.
All’opposto gli azzurri, hanno vissuto un percorso turbolento contraddistinto innanzitutto dalla mancanza di ricambio generazionale, perché sono pochi i calciatori di livello internazionale capaci di fare la differenza quando sale il livello dell’avversario e soprattutto l’intensità emotiva delle partite, senza dimenticare le dimissioni in corso d’opera dell’ex ct Mancini poi volato in Arabia Saudita, in ultimo lo scandalo scommesse tale da rendere indisponibili alcuni calciatori.
Oggettivamente Spalletti ha fatto ciò che poteva, in un girone complicatosi non solo per due sconfitte contro gli inglese, ma dal pareggio in trasferta contro la Macedonia del Nord nella partita di andata.
L’Italia passa da seconda classificata, a pari punti con l’Ucraina ma col vantaggio dello scontro diretto vinto all’andata, graziata (verrebbe da dire) da un calcio di rigore che nei minuti finali poteva starci.
C’è da dire che contrariamente a quanto avviene nella nostra Serie A, in quel caso l’arbitro ha tenuto fede alla linea di giudizio adottata per tutto l’incontro.
Un boccata d’ossigeno per il movimento assente ai recenti mondiali, tuttavia visto il risultato dell’Italia comparato con le qualificate degli altri gironi, relega gli Azzurri in quarta fascia nel sorteggio della fase finale, preannunciando un girone di ferro.
Tanto, tanto orgoglio per l’Ucraina che nonostante tutte le difficoltà extra-calcistiche, ha onorato l’impegno come meglio non poteva, sfiorando il sogno che potrebbe passare dagli spareggi.
Fuori la Macedonia del Nord sempre difficile da incontrare, lo dimostrano i due pareggi in casa contro Inghilterra e Italia, infine Malta che chiude con sole sconfitte ed una differenza reti di meno diciotto, cui obiettivamente non si poteva chiedere di più.
Gruppo D
TURCHIA (17), CROAZIA (16), Galles (12), Armenia (8), Lettonia (3).
Rispetto alla classifica finale quello della Turchia è stato un percorso migliore, invece c’è stato tantissimo equilibrio nelle ultime giornate per contendersi la seconda posizione che ha premiato la Croazia, nazionale tradizionalmente complicata d’affrontare soprattutto quando si gioca la fase finale di un grande torneo come appunto l’Europeo.
L’Armenia per quanto possibile ha reso la vita difficile dovendo alla fine rimandare la qualificazione, una sola vittoria per la Lettonia relegata in ultima posizione.
Gruppo E
ALBANIA (15), REP. CECA (15), Polonia (11), Moldavia (10), Far Oer (2).
Finale vietato ai deboli di cuore con quattro nazionali che a due giornate dal termine si sono giocate la qualificazione diretta.
I dettagli hanno fatto la differenza, lo sa bene per esempio la Rep. Ceca che alla terz’ultima giornata in casa e con un calcio di rigore batterono le orgogliose Far Oer, contrariamente la Moldavia che sul più bello è mancata di quel cinismo per ambire al colpo grosso.
L’Albania ritorna per la seconda volta nella sua storia ad una fase finale dell’Europeo, i maligni diranno perché agevolata anche dall’allargamento dei posti a disposizioni rispetto a qualche edizione addietro, ma nello sport nulla è scontato, soprattutto nel calcio attuale dove il livello, fatta eccezione per poche nazionali al top, si è molto livellato; la Polonia si giocherà l’ultima chance tramite gli spareggi.
Gruppo F
BELGIO (20), AUSTRIA (19) Svezia (10), Azerbaigian (7), Estonia (1).
Ammesse alla fase nazionale il Belgio e l’Austria che noi italiani ricordiamo bene nel passato europeo, troppo deboli per entrambe sia l’Azerbaigian che l’Estonia, quest’ultima nonostante l’ultimo posto in graduatoria, frutto di un solo punto e una differenza reti di meno venti, potrà giocarsi l’accesso tramite gli spareggi a dimostrazione di quanto sia importante non prendere sottogamba il torneo della Nations League.
Tra le cinque nazionali, l’unica sulla carta a poter dare fastidio alle prime due poteva essere la Svezia, fuori dall’europeo nonostante una lunga tradizione di qualificazione nelle fasi finali di grandi tornei (mondiale incluso), la netta e pesante sconfitta alla penultima giornata in trasferta contro l’Azerbaijan è il de profundis alla ricerca di un’identità per ritornare ai tempi migliori.
Per il Belgio è probabilmente l’ultima occasione per una generazione di calciatori che ha risollevato la storia della proprio nazionale, mentre l’Austria sarà una pericolosa outsider da evitare nel sorteggio dei gironi della fase finale dell’europeo.
Gruppo G
UNGHERIA (18), SERBIA (14), Montenegro (11), Lituania (6), Bulgaria (4).
Passa l’Ungheria alla quinta partecipazione, corsi e ricorsi storici tra Serbia e Montenegro un tempo unite che hanno lottato per l’altro posto a disposizione, in sintesi è stata confermata la gerarchia preannunciata dopo il sorteggio, con Lituania e Bulgaria che non hanno mai impensierito le prime due alla qualificazione.
Gruppo H
DANIMARCA (22), SLOVENIA (22), Finlandia (18), Kazakistan (18), Irlanda del Nord (9), San Marino (0).
Passano il turno la Danimarca e la Slovenia, dove la gerarchia a pari punti è stata decisa dagli scontri diretti nonostante la migliore differenza reti della Slovenia (unica partecipazione nel 2000), entrambe nazionali che spinte dall’orgoglio e dalla voglia di ben figurare, sono destinate a ben figurare nella fase finale dell’europeo.
Agli spareggi il Kazakistan che realizza una crescita inaspettata ma pianificata, ricordiamo il suo esordio nelle competizioni Uefa dalle qualificazioni ai mondiali del 2006, circa dieci anni addietro il peggior bilancio alle qualificazioni di euro 2012 quando chiuse il girone con soli cinque punti, fino ai progressi dei giorni attuali con calciatori, destinati ad essere nel mirino dei principali campionati.
Allo stesso modo ci proverà la Finlandia per ripetere la prima qualificazione della passata edizione.
Entrambe le nazionali hanno giocare un bel girone di qualificazione, superiori all’Irlanda del Nord di cui ricordiamo la partecipazione ad Euro 2016, mentre per San Marino nonostante la solita pesante differenza reti, pur allungando la striscia di partite internazionali senza vittorie (adesso 136), la grande soddisfazione di concludere la fase con tre gol fatti, consecutivi, come mai nella sua storia.
Gruppo I
ROMANIA (22), SVIZZERA (17), Israele (15), Bielorussia (12), Kosovo (11), Andorra (2).
Agli spareggi la nazionale israeliana, che inevitabilmente coinvolta sul piano emotivo sulle vicende geo-politiche e soprattutto belliche delle ultime settimane, ha perso il treno dei primi due posti, dapprima pareggiando contro la Svizzera, poi sconfitta sempre contro la Romania nonostante il vantaggio iniziale.
Ultimo posto per Andorra che porta a casa due pareggi utili per il morale e soprattutto il ranking rispetto alle pari grado.
Gruppo J
PORTOGALLO (30), SLOVACCHIA (22), Lussemburgo (17), Islanda (10), Bosnia ed Erzegovina (9), Liechtenstein (0).
Le due classificate erano sono state definite prima dell’ultima giornata.
Ha dovuto ricredersi chi pensava ad un Portogallo disarmato del post-Ronaldo, perché non solo il fuoriclasse 38enne continua ad aggiornare i record di gol e presenze con la sua nazionale, resta al centro del progetto rimanendo faro della squadra che annovera calciatori di primo livello, la qualificazione tra l’altro a punteggio pieno, è un risultato tutt’altro che scontato visto l’esito dell’ultimo mondiale.
Passa la Slovacchia che conferma la partecipazione alla fase finale dell’europeo per la terza volta consecutiva, applausi per la rappresentativa di Lussemburgo (circa 640.000 abitanti) tutt’altro che cuscinetto, a lungo in lotta per la qualificazione e mina vagante degli spareggi, con calciatori che disputano campionati competitivi o comunque fanno parte di settori giovanili prestigiosi, insieme a naturalizzati oppure originari di altri Paesi che portano sempre una marcia più viste le contenute dimensioni territoriali.
Ci proverà con gli spareggi anche l’Islanda di cui ricordiamo l’exploit fino ai quarti di finale di Euro 2016 e la partecipazione ai mondiali 2018, per una generazione di calciatori che ha lasciato una scia di talento e nuove pagine da scrivere.
Lotteria play-off anche per la Bosnia ed Erzegovina dovrà passare dagli spareggi, dove i risultati proiettano più luci che ombre in una nazionale che negli ultimi anni, non ha avuto il ricambio generazionale di calciatori come Dzeko e Pjanic ancora presenti ma avanti negli anni e quindi agli sgoccioli di carriera.
Questa gli accoppiamenti secondo le Leghe di riferimento per gli ultimi tre ponti disponibili.
Semifinali il 21 marzo e finale il 26 marzo.
Lega A
Polonia – Estonia
Galles – Finlandia
Lega B
Israele – Islanda
Bosnia ed Erzegovina – Ucraina
Lega C
Georgia – Lussemburgo
Grecia – Kazakistan
Infine riportiamo le fasce da cui saranno sorteggiati il 2 dicembre, i sei gironi da quattro nazionali della fase finale, che ai sensi dell’articolo 23 del regolamento hanno tenuto conto dei seguenti criteri: posizione finale nel girone, punti, differenza reti, gol segnati, gol segnati in trasferta, numero di vittorie, numero di vittorie in trasferta, totale punti disciplinari più basso (3 punti per cartellino rosso anche per doppia ammonizione, 1 punto per singolo cartellino giallo per un giocatore in una partita), posizione nel ranking generale di UEFA Nations League.
Fascia 1: Germania, Portogallo, Francia, Spagna, Belgio, Inghilterra.
Fascia 2: Danimarca, Ungheria, Austria, Albania, Turchia, Romania.
Fascia 3: Scozia, Slovacchia, Slovenia, Repubblica Ceca, Olanda, Croazia.
Fascia 4: Italia, Serbia, Svizzera, vincitrici spareggi.
Euro2024 è già iniziato.

