F1 ’25: DIREZIONE MIAMI

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Dopo la pausa di due settimane, si corre a Miami per il primo dei tre Gran Premi previsti negli Stati Uniti, in un weekend caratterizzata dalla gara sprint che oltre a garantire azione e molti punti, costringerà i team a massimizzare la conoscenza nell’unica sessione di prove libere. Verstappen ancora terzo incomodo tra le McLaren? Ferrari nel segno di Leclerc in attesa della scossa di Hamilton?

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ntrato nel calendario 2022 con un accordo decennale, Miami è diventata l’undicesima località statunitense ad ospitare un Gran Premio di Formula 1 che vede in quello americano, un mercato in piena espansione con la possibilità (anche e soprattutto economica) di ospitare ben tre appuntamenti, dove i prossimi saranno ad Austin il 19 ottobre e Las Vegas il 22 novembre.
Il Miami International Autodrome è un circuito cittadino non permanente, nato dopo che gli organizzatori avevano sperimentato ben settantacinque circuiti in trentasei diverse varianti nel centro di Miami, successivamente tra complicazioni dovute ai piani di costruzione nella zona del porto, si è scelta la proposta intorno all’Hard Rock Stadium che rende iconico l’appuntamento.
Nel 2022 e 2023 vinse Verstappen, mentre l’anno scorso Norris e la McLaren diedero l’indizio sul cambiamento delle gerarchie verso una Red Bull non più dominante come in quel recente periodo.

Spero che gli aggiornamenti arrivino presto e che migliorino la vettura, anche se prima del GP di Spagna credo che sarà difficile colmare il gap. Dobbiamo vedere lì cosa succede con le ali nuove, vedremo come saremo messi dopo quel weekend.

Charles Leclerc, dopo lo scorso Gp d’Arabia Saudita

Dopo le prime gare di questa lunghissima stagione che terminerà a dicembre, la leadership nella classifica costruttori appare abbastanza delineata, mentre incerta quella dei piloti dove Verstappen continua a fare la propria parte rimanendo in scia pur con una macchina tecnicamente inferiore, rispetto alla McLaren che pur vincendo, fin qui sembra accontentarsi senza affondare il colpo con distacchi e prestazioni capaci moralmente di affossare i rivali.
Piastri dal Gran Premio d’Arabia Saudita è il nuovo leader, senza duellare in pista col compagno di squadra Norris, alle prese con difficoltà nei momenti di massima concentrazione, tali da mancare il colpo in quelle qualifiche tali da generare delle difficili rimonte in gara.
Il quattro volte campione del mondo della Red Bull, può davvero essere il terzo incomodo ma resta un mistero, o forse di facile interpretazione, le difficoltà della scuderia per non avere il supporto, soprattutto in termini di punti, del secondo pilota (ricordiamo Tsunoda ha recentemente sostituito Lawson) per una RB21, cucita e modellata in ogni angolo su misura del quattro volte campione del mondo.
Della partita non potrà che esserci la Mercedes, seppur un passo indietro in Arabia Saudita rispetto alle prime posizioni, mentre c’è curiosità intorno alla Ferrari che soprattutto nel segno di Leclerc, a piccoli passi, sta mostrando segni di ripresa dove il recente podio ha portato fiducia e una maggiore consapevolezza nei propri mezzi.
Da Maranello e non solo, ci si aspetta un maggiore contributo da un sette volte campione del mondo come Hamilton, che a parte lo squillo nella gara sprint in Cina, ha palesato difficoltà di adattamento alla macchina cui gli va dato atto, nelle dichiarazioni, di essere sempre molto schietto, autocritico e mai in contrasto con le scelte del team, addossandosi spesse volte le cause di questo avvio poco in linea con le aspettative.
Dietro i primi quattro top-team, al momento c’è un solco dove Williams e Haas lotteranno per quei punti utili alla quinta posizione della classifica costruttori, mentre più indietro, è molto vicino il divario con quattro team (Aston Martin, Racing Bulls, Sauber e Alpine) il cui programma della gara sprint che mette in palio i punti per le prime otto posizioni, può essere un’opportunità per muovere la classifica.
Tra queste la monoposto più in difficoltà, è parsa proprio l’Aston Martin a fronte degli investimenti faraonici, scivolata senza più risalire nella seconda metà dei costruttori, dove pur migliorando la guidabilità rispetto alla precedente macchina, non ha fatto passi avanti ma anzi, nemmeno migliorando il confronto col tempo fatto registrare nello scorso Gp in Arabia Saudita con quello del 2024, rappresentando l’immagine più chiara dei tanti problemi nella consapevolezza di non potersi permettere un’altra stazione senza segnali di crescita.
Il programma del weekend (ora italiana).
Prove libere 1
Venerdì 2 Maggio – ore 18;30
Qualifiche gara sprint
Venerdì 2 Maggio – ore 22;30
Gara sprint
Sabato 3 Maggio – ore 18;00
Qualifiche
Sabato 3 Maggio – ore 22;00
Gran Premio
Domenica 4 Maggio – ore 22;00

Autore

Andrea La Rosa

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