NFL ’18-’19 Conference Finals: due generazioni a confronto

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Domenica è tempo di Conference Finals, ma tra Saints-Rams e Chiefs-Patriots non c’è in palio solo il Super Bowl: la vera sfida è il ricambio generazionale.

Patrick Mahomes, qb dei Kansas City Chiefs e probabile MVP stagionale

Sarebbe miope ridurre le due finali di Conference in programma domenica a un semplice, per quanto importante, passo verso il titolo NFL. L’obiettivo delle quattro squadre ancora in corsa è quello, certo: andare al Super Bowl e, possibilmente, vincerlo. Ma dietro gli obiettivi più ovvi ce n’è un altro, quasi altrettanto importante a livello individuale e storico: la questione del ricambio generazionale. In questi anni ci hanno provato in molti, e in molti hanno fallito: Kaepernick, Luck, Smith, Rivers, Ryan, Smith III. Tutti (e molti altri) hanno provato a detronizzare Peyton Manning, Brady e Brees dal loro Olimpo dei quarterback. Alla fine, ci sono riusciti, ma solo per brevi periodi, solo Manning jr. e Russell Wilson,

capaci di ritagliarsi pezzi di gloria a dispetto di questo tris d’assi. Sembra incredibile che, in un gioco violento come il football, ci siano carriere capaci di arrivare ai 40 anni, ma tant’è: Peyton si è ritirato, Brees ne ha 40 e Brady addirittura 41 ed entrambi domenica si giocheranno un pezzo della loro leggenda. Sulla loro strada i due migliori talenti della nuova generazione: Pat Mahomes, 23 anni, e Jared Goff, 24. Mahomes, probabilme MVP stagionale, sfiderà Brady nella partita più attesa, quella dei Patriots a Kansas City. L’unico precedente in stagione è stato vinto dai Patriots, che hanno anche molto positivamente impressionato nella vittoria sui Chargers. Le perplessità maggiori, però, sono legate al rendimento esterno della difesa, che lontano dal Gillette Stadium

non ha mai dato grandi prove di sé, in questa stagione. Dall’altra parte c’è un attacco stellare, in cui Mahomes farà di tutto per vincere e per convincere i suoi (pochi) detrattori ad assegnargli il premio di MVP, ma c’è anche una difesa parecchio allegra, specie nelle secondarie. Facile prevedere, quindi, una partita ad alto punteggio, in cui i punti sarà fondamentale farli, piuttosto che non prenderli, visto che nessuna delle due difese pare in grado di tenere sotto i 20 punti due qb del genere. Mahomes avrà dalla sua la freschezza, l’entusiasmo e il pubblico, Brady potrà contare su un’esperienza infinitamente maggiore, sulla sua leggendaria freddezza e sull’inarrestabile fame di vittoria che ancora lo fa andare avanti. Alla fine, la differenza potrebbero farle i turnover offensivi o i kicker, viste anche le condizioni climatiche complicate in cui si giocherà.

Niente neve a New Orleans, invece, visto che si gioca al coperto, ma temi molto simili. I Saints hanno vinto 45-35 l’ultimo precedente e vengono da una di quelle vittorie, contro gli Eagles, che fanno molto morale. Brees contro Goff, ma anche le coppie di running back potrebbero far sterzare la partita, Kamara-Ingram contro Gurley-Anderson (che sorpresa il suo ritorno!), mentre sul lato difesa i Rams sembrano più attrezzati, con Peters e Talib elementi ideali per disinnescare i ricevitori di Brees. La cosa più bella di queste semifinali è che, qualunque incrocio salterà fuori, sarà in ogni caso affascinante; pensate a Brees-Brady al Super Bowl, o a un duello tra giovani per prendersi lo scettro di erede. Semplicemente fantastico. Quanto ai pronostici, non ci tiriamo indietro neppure ora, e scommettiamo sul nuovo che avanza.

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Gianluca Puzzo

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