
I Panthers si aggiudicano nettamente gara 5 a Edmonton e conquistano così la possibilità di vincere la seconda Stanley Cup consecutiva davanti al loro pubblico, martedì in gara 6. Nella quinta partita ancora sugli scudi Brad Marchand, autore di una doppietta, e la difesa di Florida, che non concede mai a Edmonton gli spazi per sviluppare il suo gioco.
Adispetto della fatica, dopo una stagione infinita di oltre cento partite giocate, i Florida Panthers ritrovano magnificamente le loro armi migliori in un match chiave, il quinto di queste splendide Finals. Ora sono in vantaggio 3-2 nella serie e martedì, quando è in programma gara 6, hanno la grande chance di centrare il titolo bis davanti al loro pubblico. Nulla è ancora finito, certo, ma la china da scalare per gli Oilers ora si fa davvero molto difficile, con una gara 6 da acqua alla gola solo per ritrovarsi a gara 7, a Edmonton, contro la squadra che ha vinto ben 10 partite in trasferta in questa postseason (record NHL) e contro i fantasmi della gara 7 2024, persa proprio sul filo di lana dopo una grande rimonta. Gli Oilers sono apparsi per lunghi tratti a corto di energie mentali (non fisiche), incapaci di andare oltre uno sterile controllo del gioco e una leziosità a tratti fastidiosa anche per il loro pubblico, che ha rumoreggiato a più riprese. È arrivato il tanto atteso primo gol nelle Finals di McDavid, del tutto ininfluente sul match, ma sta soprattutto emergendo in modo prepotente la candidatura a MVP di Brad Marchand, già campione con i Bruins, autore di una doppietta stanotte e di ben sei reti in queste Finals. Con buona pace di chi aveva criticato i Panthers per aver preso sulla deadline un presunto “ex giocatore”.
Gli Oilers sono apparsi per lunghi tratti a corto di energie mentali (non fisiche), incapaci di andare oltre uno sterile controllo del gioco e una leziosità a tratti fastidiosa anche per il loro pubblico, che ha rumoreggiato a più riprese.
Gara 5 parte in modo molto più equilibrato delle precedenti, con Pickard confermato tra i pali di Edmonton e Bobrovsky chiamato alla prima parata già dopo 30 secondi, su Brown lanciato in breakaway tra le maglie di una difesa ancora fredda. Il primo scossone arriva quasi a metà parziale, dopo 9’11”, quando Marchand si ritrova incredibilmente solo davanti a Pickard dopo un ingaggio, infilandolo senza problemi. Nel finale di tempo arriva il primo dei deludentissimi power play della serata di Edmonton, 2′ senza neppure un tiro, mentre a 1’54” dalla sirena i Panthers, molto più concreti, raddoppiano con Sam Bennett, lestissimo su rebound.
Il secondo periodo inizia con due superiorità numeriche praticamente consecutive a favore degli Oilers, che però non vanno oltre un palo colpito da McDavid; i giocatori di casa insistono nel cercare soluzioni da fuori o assist d’alta scuola, venendo però regolarmente stoppati dalla difesa dei Panthers e, col passare del tempo, divenendo anche oggetto dei rumoreggiamenti dei loro stessi tifosi, evidentemente spazientiti da tanta inconcludenza. Tornate in parità numerica, le due squadre danno vita a una lunga fase di gioco molto confuso, pieno di errori di costruzione dovuti soprattutto alla frenesia. Incredibile a dirsi, questo sarà il primo periodo a reti bianche di tutte le Finals 2025!
La firma di Marchand sulla partita arriva dopo 5’12 del terzo periodo, al termine di una magnifica azione personale condita anche da un dribbling d’alta scuola che ubriaca la difesa degli Oilers: 0-3 e partita praticamente chiusa. Dopo un paio di minuti arriva la rete della speranza per i tifosi di Edmonton, con McDavide che, splendidamente imbeccato da Bouchard, mette a sedere Bobrovsky e insacca la sua prima rete in queste Finals (e 150° punto in carriera nei playoff), ma è solo un fuoco fatuo, visto che 40″ dopo Reinhart insacca l’1-4, ristabilendo le tre reti di distanza. Nel finale, con l’uomo in più dovuto all’empty net, gli Oilers coglieranno nuovamente il palo e segneranno con Perry il 2-4, prima di subire il definitivo 2-5 da Luostarinen a porta sguarnita. La sirena suona mentre sul ghiaccio volano pugni e strattoni, ma per Edmonton sarebbe il caso di conservare le energie per gara 6.