Importante traguardo di Sport One che festeggia otto anni di attività oltre al prestigioso traguardo dell’articolo numero mille. Il doveroso commento a quattro mani di Andrea La Rosa e Gianluca Puzzo.

Ritrovarsi otto anni dopo a scrivere ancora su SportOne e con mille articoli pubblicati fa impressione. Perché quello che era nato come uno sfogo, un passatempo, è via via diventato un segno del tempo che passa, un archivio sportivo non indifferente e un esercizio di un’arte quasi dimenticata, la scrittura. Lo sport mondiale si muove talmente rapido, divorando i suoi eventi con tale famelicità che è impossibile stargli dietro come vorremmo e quanto vorremmo, ma in questi anni su Sport One abbiamo trovato modo e tempo di scrivere comunque tanto e bene: abbiamo raccontato (anche a voce!) le carriere di alcune stelle assolute, da Coppi a Schumacher, da Kiraly a Gretzky, abbiamo ricostruito i fatti salienti di tutte le edizioni olimpiche, estive e invernali, raccontato più di un centinaio di Gran Premi di F1, otto Super Bowl, altrettante finali di Stanley Cup e World Series, la Generazione di Fenomeni, un po’ di calcio e di basket NBA, perfino il vocabolario dell’hockey su ghiaccio e alcuni pezzi tecnici sul football americano (lo scramble, gli offensive linemen…). Abbiamo ampliato nel tempo i nostri settori, aggiungendo delle interessantissime (e quasi profetiche, alla luce della Super Lega) analisi di marketing sportivo, pezzi di spessore sul doping e anche qualche recensione di film di argomento sportivo. Qualche volta siamo usciti fuori tema, molte volte abbiamo riportato qualche errore o refuso, ma se guardo indietro, e se considero le decine di ore che oggi sarebbero necessarie per leggere tutti i nostri pezzi, posso affermare senza tema di smentita che abbiamo fatto un lavoro enorme. Senza obblighi, senza paletti e senza forzature, solo dando sfogo alla passione mia e degli amici che nel tempo si sono lasciati coinvolgere, e che non smetterò mai di ringraziare. Tra di loro, un grazie particolare va ad Andrea La Rosa, che in alcuni periodi ha tenuto vivo SportOne praticamente da solo, con tenacia, voglia di migliorarsi e passione. È juventino, lo so, ma nessuno è perfetto.
Viva Sport One!
(Gianluca Puzzo)
Ricordo perfettamente il mio primo articolo.
Era la fine del mese di marzo 2015 e dopo il Gran Premio di Malesia, prima gara vinta da Vettel a quel tempo neo-pilota della Ferrari, sentii telefonicamente Gianluca per condividere l’esito della gara e contestualmente da parte sua arrivò l’invito a scrivere qualcosa per l’occasione, parlandomi di SportOne.
Da lì in avanti, un progressivo e continuo confronto di idee e contenuti, sfociato attualmente nel costante aggiornamento di notizie che oggi conta almeno un centinaio di articoli l’anno, tra anteprime, sintesi, commenti e approfondimenti vari, prendendo spunto da quanto accade nei weekend di corsa, a volte prendendo il largo anche verso altre discipline.
Il motivo è soprattutto il piacere, ma c’è anche una passione per la F1 nata da bambino, nelle amare vicende del weekend di Imola ’94, oltre alla leggerezza del rapporto con Gianluca Puzzo che grazie alla sua esperienza, riesce sempre a trasmettermi preziosi suggerimenti.
Di sfondo la passione per lo sport, i cui valori per lo spettatore o appassionato di una precisa disciplina non hanno nulla di materiale quanto invece un benessere psico-fisico all’interno di un giorno o forse un determinato periodo, argomento soprattutto da evidenziare nel recente periodo contraddistinto dal Covid-19, utile a trasmettere qualcosa di diverso da leggere.
E poi c’è l’impegno anche verso i lettori, il cui gradimento dei contenuti è testimoniato dai numeri di un semplice blog, talvolta da commenti circa chiarimenti o semplici contributi nell’aggiungere qualcosa o sottolineare un preciso avvenimento.
Infine sento di ringraziare anche tutti coloro che nel recente passato hanno contribuito al blog, perché in questo traguardo c’è anche tanto del loro tempo.
Viva Sport One.
(Andrea La Rosa)


Bravissmi
Non so dire se ho letto tutti i vostri articoli, non so se ne ho letti 1000 ma è molto probabile che ne abbia letti 999 o giù di lì. La mia certezza è di averli letti con tanto interesse e questo è esclusivamente merito vostro, dell’impegno profuso, delle capacità dimostrate. Quindi, ancora grazie e complimenti nella speranza di leggerne altri 1000 e più di 1000.