I primi tre giorni delle Conference Finals NHL ci hanno detto due cose importanti: che sembra davvero l’anno buono per gli Washington Capitals e che gli Winnipeg Jets non si sono affatto accontentati di aver eliminato i Predators.
Partiamo col raccontare la straordinaria doppietta dei Capitals in Florida: 10 reti fatte in due partite, contro sole 4 subite avendo di fronte uno dei migliori attacchi della NHL. Non che ci sia molto da raccontare, in realtà, visto il dominio pressoché totale che Ovechkin e soci hanno messo sul ghiaccio. In gara 1 Vasilevsky è stato chiamato ai miracoli fin dai primi minuti, capitolando dopo 7′ e mezzo su tiro di Kempny. Nel finale di primo periodo Nikita Kucherov segna un gol capolavoro per il pareggio di Tampa, ma la rete viene annullata per un incredibile errore dei suoi compagni: per una svista nei cambi, i Lightning avevano un uomo in più sul ghiaccio! La delusione è talmente forte che i padroni di casa si distraggono e, nei pochi secondi mancanti alla prima sirena, concedono il 2-0 ai Capitals, segnato da Ovechkin. Nel secondo periodo gli ospiti allungano ancora, chiudendo virtualmente la gara sul 4-0 con Beagle ed Eller. Nell’ultima frazione arriveranno le reti inutili di Stamkos e Palat.
In gara 2 altra dura lezione per Tampa, costretta a rincorrere già dopo 28″ di gioco per il gol di Wilson. La reazione arriva veemente ed in 3′, tra il settimo e il decimo, gli uomini di Cooper ribaltano il risultato grazie alle reti di Point e Stamkos. Dal secondo periodo in poi, però, Washington prende possesso della gara, senza più lasciarlo fino alla fine e segnando cinque reti consecutive: Smith-Pelly, Eller, Kuznetsov, Ovechkin e Connolly mettono la firma sul 6-2 finale e sullo 0-2 nella serie che da domani si sposta proprio a Washington, per due partite che potrebbero già chiuderla con un clamoroso sweep.
Passiamo alla finale di Western Conference, di cui si è giocata solo gara 1, vinta nettamente dai Jets per 4-2 sui Vegas Golden Knights. L’inizio è subito scoppiettante, con i Jets padroni assoluti del ghiaccio e avanti 3-0 dopo soli 7′ e 35″. La terza rete è molto contestata per un’interferenza ai danni di Fleury a mio parere sacrosanta, ma gli arbitri danno torto a Vegas, che così incassa il gol e in più perde anche il proprio timeout. La reazione è segnata dalla rete del 3-1 di McNabb, ma il pallino del ritmo è sempre nelle mani dei padroni di casa. Nel secondo periodo la gara si incattivisce con scontri duri e una rissa coi fiocchi dopo 6′ e 20″, tutto il contrario della lucidità che serverebbe agli Knights per ritrovare il bandolo della matassa. E così Winnipeg la chiude d’autorità con il 4-1, poi arrotondato nel 4-2 finale. Stanotte, in gara 2, vedremo se Vegas saprà reagire.