Philadelphia incassa a Seattle la terza sconfitta consecutiva, Dallas perde male a Buffalo mancando l’ennesima prova di maturità, ma entrambe strappano comunque il pass matematico per i playoff, assieme a Baltimore, vincitrice a Jacksonville. 49ers sul velluto anche contro i Cardinals, mentre i Chiefs si rialzano contro i Patriots, che a fine stagione saluteranno Belichick.

Avevamo aperto il post sulla NFL della scorsa settimana chiedendoci se, dopo 5 W consecutive di cui l’ultima, fragorosa, sugli Eagles, fosse finalmente arrivato il tempo della continuità per i Dallas Cowboys. La risposta che giunge da Buffalo è no, vista la meritatissima sconfitta (31-10) incassata dai Bills, che in otto giorni hanno raccolto gli scalpi per nulla scontati di Chiefs e Cowboys. La prestazione dei Cowboys è stata davvero mediocre, con un attacco incapace di produrre e una difesa spaccata dalle corse di Cook, autore di 221 yard e due td. Volendo guardare il bicchiere mezzo pieno, Dallas può comunque festeggiare la qualificazione matematica alla post season, ma la prossima settimana, in quel di Miami, si giocherà un’altra bella fetta della sua credibilità in ottica di corsa al titolo, visto lo scarso rendimento di questa stagione lontano da Arlington (7-0 in casa, 3-4 in trasferta). Turno dolceamaro anche per Philadelphia, che stacca il biglietto per i playoff ma lo fa dopo una sconfitta, 20-17 a Seattle, la terza di fila, di fronte ad una squadra che aveva perso le ultime quattro. Il punteggio è stato meno severo di quelli subiti contro Dallas e San Francisco, ma va detto che anche il livello dell’avversaria era inferiore; sottotono la prova di Jalen Hurts, che a fine partita ha rilasciato anche delle dichiarazioni non proprio eleganti verso i propri compagni rei, a suo dire, di non impegnarsi abbastanza. Il prossimo turno vedrà gli Eagles in casa contro i NY Giants, partita che non possono perdere.
Volano ai playoff anche i Baltimore Ravens, unici sicuri finora nella AFC, e lo fanno con una vittoria netta in quel di Jacksonville, 23-7 sui Jaguars, arrivata grazie a 13 punti segnati nell’ultimo quarto e ai consueti turnover dei Jaguars, giunti alla terza sconfitta consecutiva. I Ravens sono solidi, imperniati su una grande difesa e su un gioco di corse che vive sull’imprevedibilità di Jackson e Edwards; se li si lascia macinare yard e cronometro sono pericolosi per tutti, mentre il discorso cambia se li si costringe a rincorrere nel punteggio mettendo la palla in aria. Il passo dei Ravens è di quelli importanti: quattro vittorie consecutive e otto nelle ultime nove uscite, l’unico scricchiolio giunge dall’infermeria di Baltimore, che si sta riempiendo a livelli di guardia (tre infortunati solo contro i Jaguars). Tra gli altri match del quindicesimo turno, spicca l’ennesimo show dei 49ers, 45-29 in Arizona, con i soliti Purdy e McCaffrey sugli scudi, Deebo Samuel autore di una presa da td in un fazzoletto e Ward che intercetta due volte Kyler Murray. Per loro, dopo la qualificazione matematica ai playoff della settimana scorsa, ora c’è la certezza del primo posto nella NFC West, e martedì prossimo, nel giorno di S.to Stefano, sono attesi dal big match proprio contro i Ravens. Restando nei quartieri alti della classifica, iDolphins dominano i Jets, lasciandoli addirittura a zero, Detroit scaccia via i dubbi con un sontuoso 42-17 su Denver e risorgono anche i Chiefs, che dopo due sconfitte di fila vincono al Foxboro contro i Patriots (che a fine stagione chiuderanno l’era Belichick cambiando coach). Infine, vittoria importantissima in overtime per Cincinnati sui Vikings, con i Bengals lanciatissimi in un testa a testa contro Cleveland (vittoriosa sui Bears) a dispetto dell’assenza di Burrow.