
Come tradizionalmente accade da molti anni, il Gran Premio di Spagna rappresenta anche lo spartiacque rispetto alla prima fase di campionato, cui si aspettano aggiornamenti dai team nelle rispettive vetture anche in virtù della nuova direttiva sulla flessibilità delle ali.
Il Gran Premio di Spagna rappresenta un tuffo nella storia del motorsport, basti pensare che il primo Gran Premio risale al 1951 sul circuito di Pedralbes.
Poi un’alternanza di tracciati come Montjuic, Jerez de la Frontera e l’attuale Montmelò (venti chilometri a nord-est di Barcellona) che ospita la Formula 1 ininterrottamente dal 1991, particolarmente apprezzato dai piloti per l’alternanza di rettilinei a chiusura di curve ampie e veloci tali da permettere sorpassi.
Non sono mancati gli ammodernamenti, anche in conseguenza del drammatico weekend 1994 di Imola, recentemente è avvenuto un ritorno al passato, con la rimozione della variante introdotta nel 2007 a suo tempo per ridurre la velocità di percorrenza nell’ultima curva, tornando quindi al disegno originario nell’anno della sua introduzione in Formula 1.
Negli ultimi tre anni ha sempre vinto Verstappen con la sua Red Bull, risultati che nelle statistiche delle vittorie per pilota l’hanno notevolmente avvicinato al record in parità di Micheal Schumacher e Lewis Hamilton a quota sei, equilibrio nei successi di scuderie dove guida la Ferrari (8), immediatamente seguita da Mercedes (7), Williams e Red Bull (6), McLaren (4).
A meno di clamorosi sviluppi, potrebbe essere l’ultimo appuntamento in questa sede perché il Gran Premio di Spagna del 2026 si correrà a Madrid in un iter procedurale che nelle ultime settimane, ha già svelato il disegno del “Madring”, in una posizione facilmente raggiungibile nell’area IFEMA-Valdebebas distante pochi minuti dall’aeroporto e non è molto lontano dal centro di Madrid.
Inevitabilmente l’obiettivo sarà anche quello scenografico tramite le riprese televisive, sulla scia per esempio di Baku, nel promuovere anche lo scenario e di conseguenza l’aspetto turistico della capitale spagnola.
Il potenziale della SF-25? La macchina è stata forte in questo fine settimana e penso che siamo piuttosto a posto con cordoli e buche. Ma non mi aspetto magie su altre piste, vedremo.
C. Leclerc, al termine dello scorso Gp di Monaco
A questo punto del campionato e col parallelo lavoro per la macchina del 2026, potrebbe esserci importanti sviluppi (forse gli ultimi), anche in virtù dell’attesa direttiva sulla flessibilità delle ali che entrerà in vigore proprio da questo weekend.
Un’evoluzione quella dei materiali, che ha estremizzato l’aero elasticità soprattutto delle ali anteriori con risultati importanti, una via aperta dalla McLaren e seguita da tutti i top-team, fino all’esasperazione evidentemente bloccata e annunciata dalla Federazione, dopo l’invocazione di controlli più stringenti.
In pista il team Papaya dopo aver scavato un enorme divario nella classifica costruttori, può concentrarsi su una classifica piloti molto corta e un rispetto mai venuto meno secondo le regole interne, dinamica che fin qui, ha concretizzato qualsiasi risultato possibile.
Dietro è bagarre nel ruolo di seconda forza, con la Mercedes in fase negativa dopo un avvio convincente, la Red Bull che continua a fare leva sul solo Verstappen e senza il concreto supporto di Tsunoda in termini di punti, oltre una Ferrari che giunge con fiducia e positività dopo il podio di Montecarlo.
La Rossa sembra pienamente nelle mani di Leclerc, senza più aggettivvi per commentarne la prestazione, l’orgoglio, il cuore, la frustrazione ma soprattutto la mentalità dimostrata a Montecarlo, affranto per un secondo posto quando tutti i ferrarisiti, avrebbero firmato per un podio visto il contesto.
Hamilton invece, tranne qualche lampo, ha fin qui mostrato problemi, uno scarso ambientamente e adattamento, come avvenuto ancora pochi giorni addietro sempre nel Gp di Monaco, dove non sono mancat scintille e noie di comunicazione col suo ingegnere di pista circa le informazioni durante i momenti concitati.
A centro gruppo sarà un altro banco di prova per la Williams, in continua crescita per quattro volte in top-ten con entrambe le vetture nelle ultime altrettante gare, poco sotto Haas e Racing Bulls si giocano la sesta posizione, indietro l’altro duello tra Aston Martin e Alpine, mentre rimane più indietro la Sauber.
Di seguito il programma.
Prove libere 1
Venerdì 30 Maggio – ore 13;30
Prove libere 2
Venerdì 30 Maggio – ore 17;00
Prove libere 3
Sabato 31 Maggio – ore 12;30
Qualifiche
Sabato 31 Maggio – ore 16;00
Gran Premio
Domenica 1 Giugno – ore 15;00