F1 ’24: VERSO LAS VEGAS

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Seconda gara negli Stati Uniti che conclude il tour continentale verso gli ultimi due appuntamenti; per Verstappen sarà la prima occasione per chiudere i giochi che rimangono aperti nella classifica costruttori, nel frattempo non mancano notizie che riguardano i team in questo finale di stagione, compresa quella che vedrà le monoposto 2025 presentate il prossimo 18 febbraio in un evento unico, per celebrare il 75° anniversario della classe regina.

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n un calendario sempre più lungo e aperto verso orizzonti che qualche anno addietro sembravano impensabili, trova posto Las Vegas che già nel biennio 1981-82 sul circuito urbano del Caesars Palace, ricavato nel parcheggio dell’omonimo hotel casinò, aveva ospitato la Formula 1, tracciato su cui ci piace ricordare una vittoria di Michele Alboreto alla guida della Tyrrell.
Poi un lunghissimo stop, un’idea dimenticata anche per la presenza seppur a singhiozzo di un altro Gran Premio in calendario che richiamasse gli Stati Uniti, fino ai venti contemporanei che hanno aperto le strade del Las Vegas Strip Circuit, tracciato cittadino semi-permanente ricavato dalle arterie locali ad eccezione di un tratto che, insieme all’area del paddock e della pit-lane, rappresentano la zona permanente.
Un circuito lunghissimo per la media di quelli presenti in calendario (6.201m), dietro solamente a quello di Spa-Francorchamps, contraddistinto da tre lunghi rettilinei e ampie possibilità di sorpasso, dove l’aspetto televisivo restituisce chiaramente un’immagine avveniristica, anche per la scelta di correre in notturna ed il contrasto del paesaggio urbano in Nevada.

Siamo concentrati completamente sul progetto del prossimo anno, e lo siamo da mesi, ormai. Non arriverà più nulla.

Fred Vasseur, team principal Ferrari

Siamo giunti all’ultima fase di questo lunghissimo campionato, dove soprattutto nella testa dei piloti emerge il carattere, la capacità di concentrazione e di capitalizzare ogni dettaglio per il risultato finale.
Nel momento di difficoltà emergono gli uomini oltre le macchine, così la pioggia di San Paolo è stata terreno fertile di tale circostanza, dove la vittoria di Verstappen ha dimostrato la forza oltre i mondiali vinti quando guidava la macchina nettamente più forte.
Già, perché in questo 2024 dopo aver fatto bottino pieno nelle prime gare, durante il successivo periodo dove la Red Bull ha probabilmente pagato l’instabilità interna (vedi la partenza di alcune figure determinanti come Adrian Newey), ha sempre massimizzato ogni risultato, anche essendo talvolta poco tenero con la sua stessa squadra, sfruttando in classifica il fatto di non avere un vero e proprio rivale in pista tale da segnare risultati consecutivi e impensierirlo, visto l’equilibrio di vittorie tra Mercedes, Ferrari e McLaren che, in certi momenti, ha preferito scegliere una linea di equilibrio tra i propri piloti.
Invece Verstappen ha retto la pressione, persino le tantissime critiche a cominciare dai suoi comportamenti in pista poco ortodossi nei confronti di Norris (vedi Città del Messico), arrivato in Brasile anche con la spada di Damocle della penalità da scontare per la sostituzione di un componente della power-unit, poi la sfortunata qualifica che l’aveva relegato nelle retrovie, meritando un sincero applauso perché gli episodi a favore (vedi bandiera rossa quando non aveva ancora effettuato il pit-stop) aiutano soprattutto gli audaci.
Norris è reduce dalla disastrosa prestazione brasiliana, vincitore della gara sprint per ordine di scuderia dato a Piastri, mentre i tanti errori nel Gran Premio l’hanno addirittura relegato dietro Leclerc impegnato in quella fase a mettere toppe ad una Ferrari mai competitiva sul bagnato.
Una lettura dopo quella bandiera a scacchi, è stata quella di Alain Prost sicuramente esperto di battaglie al limite (con Senna): “Per vedere Norris campione del mondo, avresti bisogno di dargli una macchina dominante e costanti ordini di squadra. Solo così potrebbe lottare per il titolo. Eppure è inutile, riuscirebbe a fallire anche così”.
Certo essendo i piloti dei personaggi pubblici, sono nel mirino in qualunque loro azione, soprattutto social; in tal senso ha destato una certa confusione quanto accaduto a Norris il giorno San Paolo, quando successivamente alla dichiarazione di “fortuna” verso l’impresa di Verstappen, forse per rimediare aveva dapprima postato una storia Instagram definendone la guida “simply lovely” accompagnata da due emoticon sorridenti, rimossa poco dopo e mettendo dei like ad una serie di commenti negativi sia su di sé che su Verstappen, manifestando un’incertezza emotiva (ci auguriamo) legata al momento.
Un atteggiamento che viceversa, sta risultando essere il miglior alleato di Verstappen, spesso poco simpatico per essere un animale da gara con comportamenti spesso al limite e forse oltre, il numero 1 sulla sua Red Bull non è un caso, già a Las Vegas ci sarà il primo match-point per il quarto titolo.
C’è bagarre per il titolo costruttori perché McLaren, Ferrari e Red Bull sono molto vicine tra loro, certo gli errori di Sainz non hanno aiutato la rossa, perché senza gli incidenti in Brasile i seppur pochi punti, oggi consentirebbero altri ragionamenti, ad ogni modo un motivo per seguire questo acceso finale di campionato.
Sempre per la Red Bull, a seguito di un controllo a sorpresa nella fabbrica da parte di delegati della Federazione per analizzare i documenti interni sul T-Tray, dispositivo recentemente discusso per la variazione dell’altezza da terra della parte frontale del fondo, il caso è stato chiusa non riscontrando alcuna violazione.
Fase finale di stagione dove in parallelo, è in pieno svolgimento il lavoro per la monoposto 2025 e pertanto, il team principal Fred Vasseur, ha confermato che non arriveranno più aggiornamenti sulla SF-24, situazione presumiamo analoga per tutti (o quasi) i team.
Per la Mercedes, non avendo possibilità di schiodarsi dall’attuale quarta posizione, queste ultime gare saranno motivo per ben concludere una stagione che prima della pausa estiva sembrava potere offrire ben altri obiettivi, la W15 ha sofferto le curve lente in sequenza, i successivi aggiornamenti non hanno curato questo aspetto che sarà priorità della vettura in cantiere, tra l’altro caratteristica che ha condizionato in negativo le prestazioni secondo lo stile di guida di Hamilton.
In Aston Martin nonostante gli enormi investimenti, rimane con tutto il rispetto, in sospeso o forse solamente logico, il motivo che vede Stroll oramai da molti anni in Formula 1, nonostante la disponibilità di molti giovani piloti che in questo momento stanno spingendo per trovare un sedile, certo ha scaturito un sorriso il grossolano errore nel giro di formazione in Brasile, quando andato fuori pista a bassa velocità, invece di rientrare dalla striscia di asfalto posizionata sulla via di fuga, ha preferito “tagliare” sulla ghiaia senza considerare come la quantità di pioggia, avesse trasformato quella superficie come sabbie mobili.
Può consolarsi perchè a Las Vegas diventerà il canadese più longevo nella Formula 1, superando un tale Jacques Villenueve che quantomeno, nei suoi anni, non solo vinse un mondiale nel 1997 ma soprattutto dimostrando ben altra stoffa quando ha guidato macchine competitive.
In generale la macchina resta un cantiere aperto tra aggiornamenti andati male e dietrofront, nonostante nel mese di ottobre, era stato apportato il più grande pacchetto evolutivo della stagione, per questo le ultime gare serviranno anche come test a quelle soluzioni che potremmo rivedere sulla prossima monoposto, intanto negli scorsi giorni a sorpresa, è arrivata la separazione con Dan Fallows che non ricoprirà il ruolo di direttore tecnico, pagando nonostante la rinascita delle prestazioni nel 2023, i pessimo risultati attuali che hanno fatto indietreggiare l’Aston Martin nelle gerarchie.
Lotta serrata per la sesta posizione, perché l’incredibile doppio podio delle Alpine approfittando del meteo brasiliano, ha scombussolato i piani di Haas e Racing Bulls, una motivazione che renderà affascinante il seguito dell’azione in pista.
Della crescita Alpine, sempre a San Paolo aveva parlato Flavio Briatore, chiamato oramai mesi addietro per indirizzare la scuderia in un momento di tempesta che adesso sta raccogliendo i primi frutti: “Quest’anno abbiamo fatto la pulizia in casa, le pulizie pasquali, stiamo pulendo tutto e abbiamo fatto uno step a livello di aggiornamenti solo per non disturbare la macchina 2025. Ho autorizzato solo questo ed è andata bene perché a differenza di tanti team, che quando fanno uno step vanno indietro invece che andare avanti, noi siamo andati avanti. Bravi gli ingegneri e bravi tutti, dobbiamo tornare ad avere persone che lavorano per un racing team e non per una corporate, per cui abbiamo rimesso le cose come dovevano essere. Il team che ha base a Enstone è completamente indipendente, per cui siamo tornati ai tempi di com’era la Renault prima. Gli ingegneri sono solo quelli di F1 e tutto il resto che doveva uscire è uscito, siamo arrivati che c’erano 1150 persone, adesso siamo 850. Il rischio dipende sempre dalla forza del team, per cui quando sei competitivo è più facile prendersi dei rischi.”
Nel frattempo lo scorso 12 novembre, è stato ufficializzato l’accordo con la Mercedes per la fornitura delle power-unit dal 2026 al 2030, con la scuderia francese che dopo molte indiscrezione, chiude ufficialmente il programma motori diventando team-cliente della casa di Stoccarda.
Una scadenza che lascia aperta un eventuale rientro a lungo termine, qualora la Formula 1 dovesse decidere di semplificare ulteriormente la struttura di quelli che saranno i propulsori del successivo ciclo regolamentare.
La Williams con l’obiettivo di ben concludere dopo i tanti incidenti a San Paolo costati importanti economie, ma soprattutto il problema dei limitati ricambi e una lotta contro il tempo per valutarne la situazione a tre gare dal termine, tanto che le vetture potrebbero avere configurazioni diverse.
Infine la Sauber che oramai, vorrà finire al più presto quest’annata che la vede relegata in fondo alla classifica senza nessun punto, la scuderia prossima a diventare Audi, ha salutato gli attuali piloti Zhou e Bottas, perchè ad affiancare nel 2025 il già annunciato Hulkenberg proveniente dalla Haas, sarà il giovane brasiliano Gabriel Bortoleto che tanto bene sta facendo in Formula 2 dopo essere stato protagonista nelle categorie minori.
Bortoleto ha un contratto fino al termine dell’anno con la McLaren che, sicura dall’attuale coppia di piloti anagraficamente bassa, non ha ostacolato il trasferimento in Sauber, questa la nota ufficiale del team papaya: “Gabriel Bortoleto uscirà dal programma McLaren Driver Development al termine della stagione 2024 per perseguire una nuova opportunità nella sua carriera. È stato un piacere lavorare con Gabriel nell’ultimo anno e aver potuto contribuire al suo successo e alla sua crescita come pilota attraverso il programma McLaren Driver Development. Abbiamo una forte line-up di piloti con Lando e Oscar, e quindi siamo sempre stati chiari sul fatto che non avremmo ostacolato l’opportunità di Gabriel di progredire mentre non siamo nella posizione di offrirgli un sedile con la McLaren. Ci auguriamo di continuare a sostenere Gabriel nella sua campagna per il titolo FIA di Formula 2 del 2024 e gli auguriamo il meglio per la sua carriera oltre la F2″.
Non ultimo per importanza, la questione affidabilità e le penalità incombenti, perché la rotazione delle power-unit ancora a disposizione, può diventare una variabile decisiva per il campionato costruttori, considerato che Verstappen settimane addietro in Brasile, anticipando gli altri, potrebbe indirettamente avere smarcato la sua ultima sostituzione/penalità oltre il limite delle unità consentite.
Può dirsi tranquillo Sainz che sempre a San Paolo partito dalla pit-lane dopo l’incidente in qualifica, aveva montato un nuovo blocco completo di motore, ibrido e trasmissione; al limite Leclerc e le McLaren.
Il programma del weekend con l’orario italiano.
Venerdì 22 Novembre
Prima sessione di prove libere – ore 03;30
Seconda sessione di prove libere
– ore 07;00
Sabato 23 Novembre
Terza sessione di prove libere – ore 03:30
Qualifiche Gran Premio – ore 07:00
Domenica 24 Novembre
Gran Premio – ore 07:00

Autore

Andrea La Rosa

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Andrea La Rosa

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