F1 ’24: IN AUSTRIA NE APPROFITTA RUSSELL

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Incredibile epilogo a pochi giri dal termine del Gran Premio, con Verstappen e Norris (poi ritirato) protagonisti in duello poi a contatto; ne approfitta Russell e la Mercedes che tornano insperatamente alla vittoria, sul podio anche Piastri e Sainz. Fuori dalla top-ten Leclerc alle prese con una gara calvario dopo un contatto nella prima curva.

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i erano cercati. Verstappen e Norris regalano spettacolo nel weekend austriaco fino l’incredibile episodio a pochi giri dal termine che lascerà strascichi soprattutto nella loro reciproca stima, in un Gran Premio dove le strategie e tante soste erano alla vigilia, la chiave per ribaltare il risultato.
Riprendiamo dall’inizio il filo di un lungo weekend caratterizzato dalla gara sprint.

GARA SPRINT
Nella qualifica della sprint race, il più veloce è stato Verstappen davanti Norris per 93 millesimi, in seconda fila Piastri e Russell, poi Sainz – Hamilton.
Pasticcio alla Ferrari per Leclerc, penalizzato a monte dalla decisione di ritardare quanto possibile il momento di scendere in pista per l’unico giro lanciato del Q3, poi quando mancavano tre minuti allo scadere del tempo, è stato tradito da un problema di procedura prima di lasciare la pit-lane, pochi secondi fatali costatigli la possibilità di effettuare il suo giro.
Furioso il pilota dopo essersi aperto in team radio sull’accaduto, in una conversazione contrapposta con l’adrenalina del pilota ed il muretto che probabilmente, non ha voluto svelare in mondovisione il vero problema poi analizzato dal giornalista e opinionista Roberto Chinchero: “Sul display posto sul volante è apparso il messaggio che segnala l’entrata in funzionamento del sistema, una sorta di warning necessario poiché il mantenimento del motore ad un regime di giri che evita lo spegnimento è limitato ad alcuni secondi per motivi di sicurezza. Il pilota deve intervenire tempestivamente, azionando la frizione e completando una procedura manuale che permette al motore di restare acceso. Leclerc, distratto probabilmente dalla coda che si muoveva molto lentamente e dal poco tempo a disposizione per poter tornare in pista, non ha seguito correttamente i vari passi richiesti dalla procedura e la power unit si è spenta. A quel punto Charles ha dovuto eseguire la procedura di riaccensione, operazione eseguita con successo, ma che è costata al monegasco una quindicina di secondi”.
In gara il solito Verstappen, capace di rispondere all’unico attacco di Norris nei primi giri, di cui ne ha approfittato Piastri per sopravanzare al secondo posto, quarto Russell, quinto Sainz, sesto Hamilton, settimo Leclerc ed ottavo Perez.

IL GRAN PREMIO
Poche ore dopo la gara sprint, sono andate in scena le qualifiche del Gran Premio, dove Verstappen e la Red Bull avevano confermato essere tornate sul loro pianeta.
Sua la pole davanti a Norris staccato di quattro decimi in una pista corta, seconda fila per Russell e Sainz, poi Hamilton e Leclerc che dopo il semaforo verde, ha visto la gara totalmente compromessa per un contatto a sandwich nella prima curva con Piastri, dovendo sostituire l’ala anteriore e ripartire dal fondo durante la corsa.
Un Gran Premio con tante soste e diverse mescole di gomme utilizzate, che Verstappen aveva condotto in testa fin dall’inizio, con un giallo dell’investigazione non punita al pilota olandese quando dopo la prima sosta nel rientro in pit-lane, sopraggiungeva Norris che aveva dovuto alzare il piede prima di mettersi sulla sua piazzola.
Gara accesa nella seconda parte, quando un errore al cambio gomme di Verstappen ed un successivo bloccaggio, ha permesso a Norris di avvicinarsi e attaccare l’olandese per due volte senza successo, poi alla terza Verstappen ha chiuso troppo in difesa durante la frenata fino l’epilogo finale della doppia foratura tale da danneggiare soprattutto la gara di Norris ritirato; per Verstappen una penalità di 10” ininfluente nella quinta posizione visti il distacco dagli altri, mentre a Norris 5” per il track limits.
A cogliere l’occasione è stato Russell tornato alla vittoria con la Mercedes (quarto Hamilton), sul Piastri e Sainz.
Non avere tre piloti solitamente in zona punti (compreso Leclerc) ha aperto lo spazio a sorprese, come il sesto e ottavo posto di Hulkenberg e Magnussen che muovono notevolmente la classifica costruttori della Haas, nono Ricciardo con la Racing Bulls e decimo Gasly dopo una lotta col compagno di squadra (anche a suon di team radio) per fortuna senza conseguenza per l’Alpine.
Nella classifica piloti, Verstappen allunga il divario rispetto ai più diretti rivali.

FERRARI NEL LIMBO
Tra problemi e sfortuna, seconda nei costruttori, quarta al momento nelle gerarchie in pista, per Vasseur è sicuramente il primo momento di difficoltà sotto la sua piena gestione.
Sul più bello, quando dopo Montecarlo sembrava esserci la possibilità di innescare quel salto di qualità per competere a qualcosa di ben oltre il podio, i risultati delle ultime gare rappresentano una doccia fredda anche considerati gli aggiornamenti sulla SF-24.
In Canada è stata una Caporetto, a Barcellona è stato un toccato un punto bassissimo nelle prestazioni mentre a Spielberg, pur riproponendo il pacchetto rivisto solamente nell’apertura di feritoie per estrarre calore dai radiatori, sono riemersi i fantasmi della precedente gestione.
Il margine riscontrato in qualifica è quello da far rischiare una depressione, soprattutto in considerazioni degli sbandierati sviluppi che hanno riscontrato un inatteso passo indietro, impietoso il confronto rispetto alla passata stagione, quando il distacco nel giro era distante un solo decimo dalla pole di Verstappen, mentre oggi oltre ad essere ben oltre, McLaren e Mercedes sono state costantemente davanti.
Il riscontro dell’involuzione della Ferrari pare abbastanza chiaro, ovvero gli aggiornamenti hanno prodotto un tale carico aerodinamico che le sospensioni non sono in grande di reggerlo, generando un saltellamento come effetto collaterale, per questo non dovrebbe sorprendere nelle prossime gare, un ritorno per esempio, al fondo usato ad inizio campionato e conseguentemente un ritardo nella comprensione e sviluppo da qui al termine del campionato.
Intanto al vertice della catena, lascerà il posto Enrico Cardile in direzione Aston Martin che avrebbe provato il tutto per tutto per convincere Newey, mentre a Maranello prenderà il suo posto Loic Serra recentemente arruolabile a tempo pieno dopo il periodo di gardening a seguito del trasferimento dalla Mercedes.
Ricordiamo essere una pratica utilizzata in Formula 1, tranne accordi tra le scuderie, per impedire che un dipendente nel trasferimento da un’azienda all’altra, possa portare con sé informazioni o segreti aziendali (almeno i più recenti), soprattutto quando è probabile una dimissione verso un concorrente.
Dunque il dipendente continua ad essere retribuito, ma deve rispettare le condizioni contrattuali di lavori, come la riservatezza del lavoro intellettuale almeno fino alla scadenza del periodo di “preavviso”.
Quello dell’ingegnere francese è stato un contributo importante nel recente periodo di dominio delle Frecce d’Argento, quindi un trasferimento di peso con l’augurio che possa finalmente dare una sterzata alle prestazioni, quasi un estremo rimedio per riportare la Rossa al vertice con Serra, che prenderà le mansioni di direttore tecnico con specialità della casa, quali comprensione gomme e sviluppo delle sospensioni grandi talloni d’Achille degli ultimi anni, carenze emerse anche in Austria.
Come riportato da molti siti specializzati in motorsport, Cardile non esce dalla Ferrari perché potrebbe giungere a Maranello il genio di Newey, quanto invece il nuovo disegno del team principal Vasseur nel volere ridisegnare e proseguire tale lavoro con uomini diversi.
Intanto servirebbe una scossa immediata, per salvare la seconda parte di campionato che altrimenti potrebbe rivelarsi peggio dell’agonia sportiva riservataci dalla nazionale italiana all’europeo.

Incredibile! E’ stata una dura battaglia alla fine della gara, stavo tenendo la terza posizione ma poi ho visto in TV che tra Max e Lando volavano le scintille, e poi ho visto quello che è successo.

George Russell, pilota Mercedes

MERCATO
A questo punto della stagione vanno progressivamente a comporsi i puzzle che occuperanno la prossima griglia di partenza.
Le ultime notizie riguardano la conferma di Gasly con l’Alpine, dunque il francese rimarrà un punto fermo in attesa di sapere chi prendere il sedile di Ocon in odore di Haas che nel frattempo, dovrà sciogliere il nodo se continuare con Magnussen oppure dare l’opportunità al pilota della Ferrari Academy Oliver Bearman.
Trattasi evidentemente della prima decisione di Flavio Briatore nel ruolo di consulente dopo avere accettato la proposta di Luca De Meo, presidente del gruppo Renault.
Rimanendo in Alpine, la lista per sapere chi sarà l’altro pilota è abbastanza corposa, a cominciare da Carlos Sainz che dopo Ferrari nella consapevolezza di avere avuto le porte chiuse dai top-team, vorrà scegliere la migliore soluzione.
Ci sono le candidature di due piloti già sotto contratto come Mick Schumacher e Jack Doohan, più i piloti attualmente in Sauber quali Bottas e Zhou, quest’ultimo chiaramente molto apprezzato e supportato dal mercato cinese.
Si muove anche la Racing Bulls dove confermato Tsunoda, a sostituire Ricciardo dovrebbe essere il terzo pilota Lawson che anagrafica a parte, bene aveva fatto l’anno scorso quando chiamato in causa proprio al posto dell’infortunato pilota australiano.
In Aston Martin continuerà il percorso di Stroll, per una coppia che insieme ad Alonso rimarrà almeno fino al primo anno del prossimo ciclo regolamentare.
Alla Williams sembra lontano da una riconferma Sargeant con un possibile approdo in Indycar, mentre qualora Sainz non approdasse a Grove, sarebbe pronto il 24enne brasiliano Drugovic.

CONFRONTO E SCINTILLE
Rimanendo in tema di mercato, ormai da molte settimane la Mercedes è uscita allo scoperto del sogno proibito chiamato Max Verstappen, magari approfittando dalle instabili posizioni interne alla Red Bull.
Se la Ferrari sta lavorando per avere il progettista migliore ed una coppia di piloti di assoluto valore nel 2025, le Frecce d’Argento si trovano in un momento di rinnovamento nella consapevolezza di quanto sia fondamentale la programmazione, soprattutto davanti un nuovo regolamento.
Bisognerà anche colmare il vuoto che lascerà un sette volte campione del mondo, così intervistato negli scorsi giorni da Sky Sport F1 Italia, il team principal e azionista Toto Wolff, ha espresso parole da tappeto rosso verso l’olandese: “Max al 100% in Red Bull? Se lo dice Horner glielo lasciamo dire, vediamo e parliamo. Io ho sempre detto che dobbiamo lavorare su un’altra macchina e spingere per essere competitivi perché se la macchina va bene tutti vogliono venire in Mercedes. La priorità ora è lavorare per Lewis e George poi vediamo se avremo una macchina per vincere il Mondiale e capire se Max ci pensa.
Poi ancora: “Oggi come oggi è Max che vince le gare. La RB20 è solida, ma basta vedere come sta andando Perez. Verstappen fa tutta la differenza.”
Ancora scintille tra Horner e Verstappen senior, con la stessa Mercedes a fare da terzo incomodo.
Una guerra fredda resa pubblica all’inizio della stagione, a seguito dei presunti comportamenti inappropriati del team principal nei confronti di una dipendente, dove indirettamente sono uscite allo scoperto le granitiche anime dentro e fuori dal box.
Adesso l’ultimo episodio, relativo a Jos Verstappen che avrebbe dovuto guidare una Red Bull del 2012 in una parata di ex piloti, e lo stesso padre di Max dichiaratosi pubblicamente deluso per essere stato escluso dall’evento.
Un clima incandescente dove addirittura, sempre Jos avrebbe rifiutato persino una stretta di mano col team principal che nel frattempo, a proposito di mercato, continua ad essere fiducioso sul fatto che Max possa rimanere al suo posto nelle prossime stagioni.
Come detto la Mercedes rimane alla finestra dietro le pubbliche serenate di Toto Wolff, intanto è arrivata una cinica battuta di Horner in conferenza stampa: “Se vuole proprio Verstappen per l’anno prossimo, penso che Jos sia disponibile”.
Un assist per il manager Mercedes, che indirettamente sapendo del rapporto padre-figlio, ha colto il consiglio non richiesto: “Horner ormai sta blaterando. Anche Jos Verstappen non sarebbe affatto male come acquisto”.
Clima da resa dei conti, scintille interne ed i preparativi per un piatto freddo da servire come vendetta ai veleni mai dimenticati di Abu Dhabi 2021, quando Verstappen a danno di Hamilton, vinse all’ultimo giro il suo primo titolo mondiale dopo una safety-car e la decisione di quel direttore di gara (poi licenziato) di fare sdoppiare esclusivamente i piloti tra i due contendenti al titolo, Verstappen che nel frattempo aveva cambiato le gomme agevolato di fatto, verso l’obiettivo.

REGOLAMENTO 2026
I tanti movimenti dietro le quinte sono dettati dal non farsi trovare impreparati in vista del prossimo ciclo regolamentare, dove chi azzeccherà inizialmente il progetto, avrà il vantaggio di stare davanti come avvenuto recentemente a Mercedes prima, e Red Bull dopo.
L’ambizione della Formula 1 è quella di spingere le monoposto con una power-unit elettrica al 50% della potenza, da qui modifiche aerodinamiche pur mantenendo l’attuale principio dell’effetto suolo.
Alla viglia del weekend canadese, la Federazione aveva diffuso i render della monoposto tipo, poi sono stati pubblicati i regolamenti tecnici tra il Gp di Spagna e questo in Austria, adesso nonostante i documenti siano visibili la Federazione non potrà che essere al lavoro che accogliere le osservazioni dei team e apportare delle modifiche dove necessario.
Aspetto quest’ultimo, che inevitabilmente potrebbe innescare polemiche secondo la provenienza delle richiesta.
Si ritorna in pista tra pochi giorni sul circuito di Silverstone che il 7 luglio ospiterà il Gp di Gran Bretagna, seguiranno quelli di Budapest e Spa-Francorchamps rispettivamente il 21 e 28 luglio, poi la pausa estiva ed una compressa seconda parte di campionato che riprenderà il 25 agosto a Zandvoort.

CLASSIFICA PILOTI
1. Verstappen (Red Bull) 237pt
2. Norris (McLaren) 156pt
3. Leclerc (Ferrari) 150pt
4. Sainz (Ferrari) 135pt*
5. Perez (Red Bull) 118pt
6. Piastri (McLaren) 112pt
7. Russell (Mercedes) 111pt
8. Hamilton (Mercedes) 85pt
9. Alonso (Aston Martin) 41pt
10. Tsunoda (Racing Bulls) 19pt
11. Stroll (Aston Martin) 17pt
12. Hulkenberg (Haas) 14pt
13. Ricciardo (Racing Bulls) 11pt
14. Bearman (Ferrari) 6pt
15. Gasly (Alpine) 6pt
16. Magnussen (Haas) 5pt
17. Ocon (Alpine) 3pt
18. Albon (Williams) 2pt
19. Zhou (Sauber) 0pt
20. Bottas (Sauber) 0pt
21. Sargeant (Williams) 0pt

* Assente nel Gp d’Arabia Saudita causa appendicite, sostituito da Bearman.

CLASSIFICA COSTRUTTORI
1. Red Bull 355pt
2. Ferrari 291pt
3. McLaren 268pt
4. Mercedes 196pt
5. Aston Martin 58pt
6. Racing Bulls 30pt
7. Haas 19pt
8. Alpine 9pt
9. Williams 2pt
10. Sauber 0pt

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Andrea La Rosa

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