Nel Gran Premio d’Ungheria vince Verstappen, sul podio con le Mercedes che replicano il risultato di Le Castellet; quarto Sainz. Scacco matto della Red Bull, mentre Leclerc in testa a metà gara, conclude in sesta posizione dopo una sbagliata scelta di gomme.

La sintesi della gara, dopo una qualifica su pista asciutta ma segnata dalla pioggia che sabato mattina aveva stravolto le condizioni del tracciato.
Pole a sorpresa di Russell affiancato da Sainz, seconda fila per Leclerc e Norris, poi Ocon-Alonso ed Hamilton, difficoltà per le Red Bull con Verstappen decimo (noie alla power-unit), solo undicesimo Perez.
Nel pre-gara occhi puntati sui radar del meteo, perchè piove a pochi chilometri dell’Hungaroring, si parte su pista asciutta nonostante alcune gocce di pioggia, asfalto meno gommato e raffiche di vento a dare fastidio, condizioni variabili pure secondo la temperatura d’asfalto, diverse le strategie ipotizzabili sul passo gara, importante nel giro di formazione portare subito in temperatura la gomma; Russell con la soft, media per i ferraristi.
Al semaforo verde Russell tiene la posizione, paziente il via di Sainz e Leclerc, senza rischi Verstappen, subito virtual safety-car per la rimozione di detriti sull’asfalto.
Spinge Russell con gomma più performante, due secondi il divario da Sainz, sesto Verstappen al giro n.7 che successivamente mette pressione ad Hamilton dietro Norris, sorpasso al giro n.12: Hamilton quarto, Verstappen quinto.
Team radio di Leclerc, chiede al box se Sainz può andare più veloce per avvicinarsi a Russell in difficoltà con le gomme ai box nel giro n.17, rientra anche Verstappen, davanti Leclerc è incollato dietro Sainz al pit-stop nel giro successivo.
Resta fuori Leclerc poi box al giro n.22, dopo la prima sosta guida Russell, poi Leclerc, Sainz e Verstappen risalito quarto.
Nel giro n.27 Leclerc molto vicino a Russell, sotto il secondo e zona DRS, duello al limite mentre Sainz e Verstappen dietro si avvicinano.
Strenua difesa di Russell fino al sorpasso compiuto al giro n.31 con Leclerc che prende distanza, nel frattempo cadono gocce di pioggia ad animare la seconda parte di gara senza incidere sulle prestazioni.
Russell vede avvicinare Sainz che non riesce a provare il sorpasso, più vicino Verstappen ai box nel giro n.39 a giocare il jolly dell’undercut che trova, perchè il muretto Ferrari
richiama Leclerc in difesa avendo a disposizione come nuova solamente un set di gomma dura meno performante rispetto alla media di Verstappen, sorpassi e controsorpassi fino al sorpasso decisivo.
Al giro n.46 guida Sainz, poi Hamilton, Verstappen, Leclerc e Russell.
Secondo pit-stop per Sainz al giro n.48 (gomma morbida), Ferrari con strategie diverse a questo punto nella speranza che nel finale crollino le prestazioni altrui.
Nel giro n.50 il leader è Hamilton che spera nella pioggia, rientra due giri dopo e Verstappen va in testa, difficoltà per Leclerc in difesa su Russell, fino al sorpasso subito nel giro n.54, terzo pit-stop per una gara da ricostruire che rientra sesto dietro Perez, sorpasso di Hamilton su Sainz e Russell per salire in seconda posizione.
Virtual safety-car a pochi giri dal termine per il ritiro di Bottas, pioggia a poche curve dalla bandiera a scacchi senza cambiare le posizioni.
L’ordine di arrivo.
1. Verstappen (Red Bull) – 70 giri –
2. Hamilton (Mercedes) + 7″834
3. Russell (Mercedes) + 12″337
4. Sainz (Ferrari) + 14″579
5. Perez (Red Bull) + 15″688
6. Leclerc (Ferrari) + 16″047
7. Norris (McLaren) + 1’18″300
8. Alonso (Alpine) + 1 giro
9. Ocon (Alpine) + 1 giro
10. Vettel (Aston Martin) +1 giro
fuori dalla zona punti
11. Stroll (Aston Martin) + 1 giro
12. Gasly (Alpha Tauri) + 1 giro
13. Ricciardo (McLaren) + 1 giro
14. Schumacher (Haas) + 1 giro
15. Zhou (Alfa Romeo) + 1 giro
16. Albon (Williams) + 1 giro
17. Magnussen (Haas) + 1 giro
18. Latifi (Williams) + 1 giro
19. Tsunoda (Alpha Tauri) + 2 giro

