F1 ’21: Presentazione Alpine

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Con l’Alpine (ex Renault) sarà molto interessante la lotta a centro gruppo, visti i progressi mostrati dalla casa francese, per nulla intenzionata a fare da comparsa.

In Formula 1 (come ex Renault) dal 1977 al 1985, dal 2002 al 2011 e dal 2016, 400 gare disputate, 35 vittorie, due campionati piloti e costruttori (2005/2006).

Piloti:
Fernando Alonso (spagnolo, 39 anni, 314 Gp disputati, 32 vittorie, 97 podi, 22 pole position, due volte campione del mondo 2005/2006);
Esteban Ocon (francese, 22 anni, 67 Gp disputati, 1 podio).

La Renault cambia il suo vestito, con gli occhi puntati sul ritorno di Fernando Alonso che oltre all’interesse mediatico, porterà sicuramente vivacità intorno al team cresciuto a piccoli passi ma progressivamente negli ultimi anni, adesso pronto a lottare nella zona alta della classifica.
Una ristrutturazione che passa anche dalle cariche aziendali, visto l’ingresso di Davide Brivio, figura di successo nel mondo della MotoGp, a conferma delle manovre in atto e la volontà di tornare ad essere protagonisti non solo come comparsa nella zona punti.
Dicevamo di Alonso purtroppo recentemente sfortunato perché vittima di un incidente in bicicletta per fortuna senza gravi conseguenze, assente alla presentazione ufficialmente per le restrizioni degli spostamenti da una nazione all’altra,
impegnato nella convalescenza cui auguriamo la presenza ai test così come alle prime gare in programma.
Al suo fianco il confermato Esteban Ocon che l’anno scorso ha contribuito all’importante risultato nella classifica costruttori, con un balzo in avanti di punti nonostante la conferma della stessa posizione.
Il ruolo di terzo pilota è stato affidato Danil Kvyat che dopo i saluti dall’Alpha Tauri, ha la possibilità di rimanere

aggrappato ad un ipotetico posto in Formula 1. La nuova A521 cambia innanzitutto la colorazione della livrea, abbandonando totalmente il giallo/nero tipico della Renault, verso il blu metallizzato che rimarca le tonalità del marchio Alpine, ed un abbinamento che in generale prende spunto dal tricolore francese nella zona del retrotreno, sul muso ma anche in altre aree.
In sintesi un aspetto molto bello, gradevole ma soprattutto elegante.
La monoposto rappresenta come per le altre squadre, un’evoluzione della vettura della passata stagione e in questo caso la R.S. 20 scesa in pista l’anno scorso con i colori Renault, l’obiettivo è quello di accedere più volte nella top-ten non solo in gara ma soprattutto in qualifica potendo partire da situazioni più vantaggiose, dove ci si aspetta una maggiore costanza nei risultati.
Non è passata inosservata la modifica alla configurazione degli scarichi secondari situati sul retroreno, così come è diversa la distribuzione dei bargeboards confermata la soluzione del muso stretto con il naso a forma ogivale già presentata nel 2020, per il resto c’è molto della passata stagione.
Appare voluminoso il cofano, le cui forme sembrano in controtendenza rispetto alle precedenti monoposto fin qui presentate.
In generale oltre al richiamo della livrea sull’identità francese, resta difficile individuare le modifiche e aree di lavoro, spesso i team preferiscono pubblicare un render anche per scopi commerciali rimandando alla pista tutte le novità per non dare preventivamente notizia ai rivali delle proprie soluzioni.
Tra queste le (poche) modifiche imposte dal regolamento circa la perdita del carico aerodinamico, gli accorgimenti riguarderanno soprattutto il fondo della monoposto, visibile ai zoom fotografici direttamente dai box.


Autore

Andrea La Rosa

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