Nel Gran Premio della Turchia vince Hamilton matematicamente campione del mondo. Sul podio Perez e Vettel, quarto Leclerc.

Bellissimo il Gran Premio della Turchia, col risultato finale in discussione fino al termine per le condizioni della pista.
Qualifiche segnate dalla pioggia che ha reso ancor più impraticabile l’asfalto posato qualche settimana addietro e da tutti lamentato per la mancanza di aderenza.
In pole c’è Stroll in prima fila con Verstappen, poi Perez-Albon e Ricciardo-Hamilton, solamente nono Bottas, lontanissime le Ferrari in sesta fila.
Piove prima del gara, Giovinazzi durante il giro di schieramento verso la griglia di partenza finisce sulla ghiaia ma riesce a ritornare in pista, problemi anche per Russell che nella pit-lane danneggia l’ala anteriore e parte proprio dalla corsia box.
Non piove più ma pista bagnata al semaforo verde, parte forte Stroll davanti a Perez, Vettel guadagna ben otto posizioni tenendo dietro Verstappen, dietro non mancano testacoda e uscite di pista.
Al giro n.5 Stroll guida con 5″ su Perez, terzo Vettel a 15″ che vede dagli specchietti Verstappen minaccioso, poi Albon ed Hamilton, tante le correzioni dei piloti per tenere le monoposto in pista, gara bellissima.
Indietro Leclerc che al giro n.7 monta le gomme intermedie, box per Vettel ed Hamilton in quello successivo, i tempi indicano gli ottimi tempi, è la gomma giusta, tutti ai box.
Nel giro n.13 si ritira Giovinazzi e la posizione dove ferma la monoposto introduce la virtual safey-car, andatura lenta per tutti, successivamente si riparte e nel corso del giro n.17 in testa c’è sempre Stroll, poi Perez pressato da Verstappen, dietro Albon che supera Hamilton e Vettel alle prese con un duello purtroppo mai visto in questa stagione.
Davanti Verstappen prova il sorpasso su Perez ma è difficile superare perchè perdendo la traiettoria più asciutta c’è meno aderenza, ci prova nel giro n.17 ma va in testacoda spiattellando le gomme, torna ai box per sostituirle e riparte, ma lo stesso olandese viene messo sotto investigazione
per aver oltrepassato la corsia d’uscita box nel primo pit-stop.
In terza posizione sale Albon che guadagna su Perez, molto indietro l’altra Mercedes di Bottas.
Si asciuga la pista, i piloti cambiano traiettorie alla ricerca dell’acqua per non consumare eccessivamente le gomme intermedie, è un momento chiave insieme alla decisione o meno di passare alla gomma d’asciutto.
La pista resta umida, box Leclerc al giro n.32, Vettel in quello dopo e anche Albon precedentemente in testacoda.
Si ferma anche Strool, mentre Hamilton recupera su Perez (entrambi non si fermano) e lo supera portandosi nel corso nel giro n.38 in prima posizione.
Difficoltà per Stroll nel giro n.40, superato da entrambe le Ferrari, poi Leclerc supera Vettel.
In testa Hamilton, poi Perez e Verstappen, pista libera per Leclerc che prove il recupera con pista libera e gomme in condizioni migliori.
Indiavolato Leclerc che nel giro n.44 raggiunge Verstappen e lo supera, poi box per il pilota RedBull.
Magistrale la gestione gomme di Hamilton, Leclerc mette nel mirino Perez per la seconda posizione ma commette un errore lo allontana dalla Racing Point.
Hamilton tiene fino alle fine, mentre succede di tutto nell’ultima curva, Leclerc affianca Perez ma va lungo, ne approfitta Vettel che conquista il podio.
Bandiera a scacchi, questo l’ordine d’arrivo.
1. Hamilton (Mercedes) _ 58 giri _
2. Perez (Racing Point) + 31″633
3. Vettel (Ferrari) + 31″960
4. Leclerc (Ferrari) + 33″858
5. Sainz (McLaren) + 34″363
6. Verstappen (Red Bull) + 44″837
7. Albon (Red Bull) + 46″484
8. Norris (McLaren) + 61″259
9. Stroll (Racing Point) + 72″353
10. Ricciardo (Renault)+ 1’35″460
11. Ocon (Renault) + 1 giro
12. Kvyat (Alha Tauri) + 1 giro
13. Gasly (Alpha Tauri) + 1 giro
14. Bottas (Mercedes) + 1 giro
15. Raikkonen (Alfa Romeo) + 1 giro
16. Russell (Williams) + 1 giro


Non posso fare altro che ringraziare tutti.
Lewis Hamilton, pilota Mercedes.