Ciao 2021

C

Ultimo articolo dell’anno solare di Gianluca Puzzo e Andrea La Rosa, per salutare un’annata contraddistinta da risultati sportivi probabilmente irripetibili, numeri importanti per Sport One in termini di articoli pubblicati e lettori. Infinitamente grazie.

Dodici mesi fa, ancora chiusi in lockdown e senza certezze sull’arrivo dei vaccini, con lo sport ancora fermo o appena ripreso, in sordina e a porte chiuse, chi avrebbe mai immaginato di essere alla vigilia di un anno indimenticabile (e forse irripetibile) per lo sport italiano? Tantissime vittorie, anche in discipline storicamente ostiche per noi e in situazioni ambientali molto complicate. Eppure, la sensazione che mi resta attaccata da questo 2021 al tramonto è quella di una ritrovata fratellanza sportiva italiana, figlia di tante immagini inedite di festeggiamenti condivisi, di reciproche attribuzioni di merito, come se questa pandemia avesse tolto un po’ di egoismo ai nostri atleti, portandoli ad aprirsi di più. Non si era mai visto un tennista invitato sul bus della nazionale di calcio com’è stato Berrettini durante i festeggiamenti dell’Italia fresca campionessa d’Europa. E, per restare al tennis, la storia un po’ da libro Cuore dello stesso Berrettini, infortunatosi tra le lacrime alle ATP Finals di Torino, sostituito casualmente da un altro italiano, Sinner, che si farà più che onore e che in più di un’occasione spenderà parole al miele sul suo connazionale sfortunato. E alle Olimpiadi l’abbraccio commovente tra Tamberi e Barshim dopo aver deciso di comune accordo di condividere la medaglia d’oro nel salto in alto maschile, e poi lo stesso Tamberi che attenderà in pista la finale dei 100 metri per festeggiare insieme a Jacobs la più incredibile notte nella storia dell’atletica leggera italiana. E poi le belle storie delle nazionali di pallavolo, che escono malconce dalle Olimpiadi e vanno poi a vincere gli Europei, risollevandosi grazie a campioni nuovi o ritrovati. Bellissima, in particolare, l’immagine della nazionale femminile, una squadra multietnica, con il capitano e la giocatrice più rappresentativa entrambe di colore, senza che nessuno si sogni più di farne un problema, e in generale un gruppo di ragazze forti ma anche belle, talentuose ma anche sorridenti, vincenti e autoironiche. Alla faccia di chi ancora parla di “figure patriottiche”, come se fosse una caratteristica indicata sulla carta d’identità.
Ma siccome “tempus fugit”, il 2021 ha chiuso anche un paio di Carriere sportive con la C maiuscola, quelle di Valentino Rossi e Federica Pellegrini. Celebrati com’era giusto che fosse, con un pizzico di emozione e soprattutto di malinconia all’idea di non vederli più gareggiare. La Divina è stata più “social”, con interviste a lei e al compagno sui loro piani familiari, con ospitate alle Iene e feste varie. Il dottor Rossi un po’ più privato, per quanto questa parola possa adattarsi ad uno sportivo di caratura mondiale, ma certo ora sarà meno emozionante seguire le telecronache di Guido Meda e praticamente impossibile trovare a breve qualcun altro per cui alzarsi in piedi sul divano.
Per Sport One, infine, il 2021 è stato un anno molto ricco di soddisfazioni, in cui abbiamo festeggiato gli otto anni di vita e celebrato il millesimo post pubblicato. E altre sorprese sono in arrivo, sia online che su carta, sapevatelo!
Buon 2022 a tutti.
(Gianluca Puzzo)

Una premonizione la vittoria dei Maneskin all’Eurovision, come il tatuaggio sul petto di Damiano a ricordarci con positività il Ballo della Vita anche se in fondo, pur con tutti i buoni propositi possibili ed immaginali, bisognava essere fuori di testa per immaginare un 2021 come quello vissuto.
Risultati che in questi dodici mesi, abbiamo commentato e riassunto negli ultimi mensili report, omaggiando i protagonisti di questa splendida cavalcata in un calendario sportivo compresso all’inverosimile.
E nemmeno ci importa di chi abbia insinuato sulla casualità, nel dire o pensare su chissà come sarebbe andata senza quei rinvii, alla faccia del Covid virus che per lunghe settimane, solamente rapportandoci al lato migliore, ci ha fatto cantare l’Inno dai balconi e terrazzi trascorrendo le giornate nel vedere e rivedere quegli avvenimenti sportivi con protagonista il nostro tricolore, come se fossero dei porta fortuna a cui aggrapparci.
Sono contento per tutti quei bambini che per la prima volta hanno gioito, sono scesi per strada con la bandiera italiana, perché tutto scorre, passa e resta nella memoria.
Come i risultati della nazionale di calcio e quelle di volley, gli atleti dei Giochi Olimpici e Paralimpici, di tantissimi come l’incredibile annata dei ciclisti Sonny Cobrelli ed Elia Viviani, per la prima volta nella storia due tennisti azzurri nella top-ten del ranking Atp riprendendo a soffrire senza differenze di orari per la Davis immaginando gli “alè” di Galeazzi, per una generazione che promette soddisfazioni, e come sappiamo ogni promessa è un debito.
Siamo tornati a fare nottate per le imprese di Luna Rossa, e vale ricordare l’intonazione di Vittorio Grigolo del nostro inno ad Imola prima del Gran Premio di F1, perfettamente sincronizzato col passaggio delle Frecce Tricolore.
Un passaggio da brividi che consiglio rivedere nelle piattaforme web.
Già, se proprio volessimo tornare cupi, è purtroppo mancata la Ferrari che da molti mesi lavora alla prossima macchina, con la speranza di tornare a battagliare per il mondiale come storia e tradizione impone, perché se chiedi ad un bambino di colorare una macchina, non potrà che farlo di rosso.
Nuovi appuntamenti e imprese devono essere scritte, nel 2022 non vedremo più Valentino Rossi in moto ma tiferemo per la Ducati di Bagnaia, come la nazionale italiana che per accedere ai mondiali dovrà ritrovare la perfetta alchimia delle notti magiche.
Le ultime righe rappresentano l’augurio verso la normalità, dove le recenti aperture soprattutto nella seconda parte dell’anno solare rappresentano un positivo segnale nell’attuale consapevolezza, che ancora per qualche tempo, servirà convivere col Covid guardandolo con rispetto, prestandone attenzione ma senza più averne paura ed in questo senso, l’anno si conclude con l’emblematico messaggio di speranza di Alex Zanardi, che dopo un anno e mezzo dall’incidente in handbike è tornato a casa dove proseguirà tra le sue mura il suo difficile percorso di riabilitazione.
(Andrea La Rosa)

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Andrea La Rosa

2 commenti

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  • Complimenti per i 1000 articoli e,naturalmente, ci aspettiamo un nuovo anno ricco di vostri commenti agli avvenimenti sportivi e di sorprese.Auguri

  • Capita spesso di dimenticare episodi di grande interesse sportivo e umano, come non fossero mai accaduti. Ecco l’importanza dei vostri due articoli di oggi, tenere viva la nostra memoria per non dimenticare la grandezza di questo anno indimenticabile (forse irripetibile). Congratulazioni a SPORT ONE per i 1000 articoli pubblicati che rappresenta un traguardo importante. Gianluca annuncia sorprese imminenti per noi lettori: non vedo l’ora. In attesa, complimenti e BUON 2022 a tutti voi.

Andrea La Rosa

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